Il Gran Pilastro è la montagna più elevata delle Alpi Aurine, dalla forma elegante e slanciata, che spicca dal fondo della splendida val di Vizze.
Il percorso si divide in due tappe, il primo giorno un lungo sentiero, prima attraverso boschi e poi prateria, risale il fianco della valle fino al rif. Gran Pilastro, dove si pernotta. Il secondo giorno si sale in cima per un itinerario vario, mai eccessivamente tecnico, che termina con un ultimo tratto a volte su neve ghiacciata.
** indispensabile attrezzatura alpinistica completa (imbrago, piccozza, ramponi) **
E' richiesta al partecipante una completa autonomia in ambienti alpinistici.
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photo by senter.com |
Per informazioni ed iscrizioni:
Silvano Pasquali: 348 9259825
Andrea Negri: 335 7186186
Luogo e ora di partenza: Verona - ore 7:00 - punto di ritrovo da concordare
Percorso stradale: casello di VR nord – A22 del Brennero - Uscita casello Vipiteno - Val di Vizze, parcheggio per accesso rifugio (230 km, ore 2.30)
Attrezzatura indispensabile: imbrago, picozza, ramponi
Difficoltà: A – Alpinistica
Dislivello: primo giorno 1000 m. di salita; secondo giorno 800 . di salita, 1800 discesa
Tempo complessivo: primo giorno, ore 3; secondo giorno ore 2.30 per la salita e 4.30 per la discesa.
Descrizione della salita: Descrizione della salita:
Dal retro del rifugio si prosegue brevemente in leggera salita (cartello in lingua tedesca indicante HOCHFEILER) per poi rimontare per un ripido tratto attrezzato (funi e pioli ) la paretina che conduce al crestone soprastante. Si piega ora verso destra risalendo il lungo crinale sovrastante il rifugio fino a raggiungere una zona caratterizzata da rocce verticali conficcate nel terreno somiglianti a ometti. Da qui inizia il tratto più faticoso, si taglia in diagonale rimontando poi delle ripide rocce (funi), fino alla selletta che sbuca sul versante opposto, sul filo di cresta. La cima appare ora in tutta la sua imponenza. Ancora un tratto in leggera salita (esposto) per poi affrontare la ripida crestina finale - che può risultare ghiacchiata ! che porta alla croce di vetta.
ATTENZIONE: l'attività escursionistica e alpinistica è soggetta a rischi e pericoli soggettivi ed oggettivi. L'associazione Amici della montagna declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali infortuni che dovessero verificarsi in danno dei partecipanti nel corso delle escursioni programmate. Si fa presente che l’Associazione Amici della Montagna ha natura prettamente amatoriale, senza scopi di lucro, ed i suoi organizzatori e capo gita non sono professionisti, ma semplici appassionati della montagna, le cui competenze ineriscono esclusivamente alla logistica ed all’illustrazione dei percorsi escursionistici. Si esclude, pertanto, l’assunzione da parte degli stessi di qualsivoglia responsabilità riguardanti la tutela dell’incolumità dei partecipanti. Si fa, infine, presente che la partecipazione alle gite da parte di minori è ammessa solamente laddove questi siano accompagnati da genitori o da accompagnatori adulti che se ne assumano ogni responsabiità.