mercoledì 24 marzo 2010

C'è mondo fuor di queste mura...

estratto dal sito del Comune - Biblioteche di Verona
La 6a Circoscrizione e le Biblioteche del Comune di Verona, in collaborazione con il Circolo Legambiente Fagiani nel Mondo, l'Associazione Planet Viaggiatori Responsabili, il Centro Terrioriale Permanente I. C. 15 - Borgo Venezia organizzano presso la Sala Pedrotti CTP Scuola "G. Carducci" (via Betteloni, 21)

la dodicesima rassegna di immagini e racconti di viaggio
C'è mondo fuor di queste mura...

Incontri previsti:
- mercoledì 24 febbraio ore 20,45 CONGO. MALAKI LIVE
andare in Congo non per simpatizzare con leoni, coccodrilli e giraffe, ma per fraternizzare con gli esseri umani. Con Massengo Ma Mbongolo e Letizia Farisato, dellʼAss.ne Malaki Ma Congo, accompagnatrice di viaggi di turismo responsabile.

- mercoledì 3 marzo ore 20,45 WEST PAPUA INDONESIANA
Raja Ampat: il mare dei sogni, la terra dei desidericon Martina Gambirasi e Massimiliano Muratore, coppia genovese di subacquei e fotografi marini, attenti alla salvaguardia dei mari, autori del sito www.scubaqueando.come la partecipazione della biologa Manuela Poiesi di Legambiente Verona.

- martedì 9 marzo ore 20,45 BHUTAN
il regno del dragone tuonante, con Maddalena Fortunati, insegnante di yoga; frequenta dagli anni ottanta per passione e perstudio lʼarea Himalayana, cartografa. Eʼ Presidente dellʼAssociazione Amici del Bhutan.

- mercoledì 17 marzo ore 20,45 ARMENIA
giardino dell’Eden e regno delle pietre urlanti”, con Aurelio Sabatino, regista teatrale, guida gruppi di turismo responsabile.

- mercoledì 24 marzo ore 20,45 SRI LANKA:
incursioni nell’isola risplendentedi Paolo Rossignoli,editore e fotoreporter e la parte. dellʼAss. Italia - Sri Lanka di Verona

Dove: Sala Pedrotti CTP - Scuola Ingresso libero e gratuito - Gradita la puntualità
Durante la rassegna sarà disponibile la consultazione di una "biblioteca di viaggio" con bibliografia a cura delle Biblioteche del Comune di Verona.
Informazioni e contatti: Ufficio Cultura 6a Circoscrizione - tel.045 522353-045 522353

Stefano Maurizio Venturini tel. 045 955729 - 340 9810556 www.fagianinelmondo.it

lunedì 22 marzo 2010

da www.larena.it: Riapre lo scrigno dei fossili

da www.larena.it:
" BOLCA. Centinaia le classi prenotate fino a giugno per la visita al Museo e alla Pesciara Nella laguna pietrificata di 50 milioni di anni fa le scolaresche rivivono la scienza e l'avventura
È l'equinozio di primavera quest'anno a riaprire i cancelli della Pesciara che da oggi in poi sarà visitabile dalle 14 alle 18. I gruppi possono concordare con il museo eventuali visite antimeridiane.A poco più di una settimana dalla tormenta di neve di metà marzo che ha investito la Lessinia, il sito paleontologico più prestigioso dell'Era Terziaria si ripropone ai visitatori in tutte le sue suggestioni naturalistiche. I giacimenti fossiliferi ora non sono oggetto di escavazione, ma tutte le pietre spaccate e scartate nell'ultima campagna di scavi (conclusasi ad ottobre) sono là nel "laboratorio didattico" a cielo aperto, a disposizione dei ragazzi per essere "rivisitate". Da qui a giugno Bolca attende ben 180 pullman di comitive studentesche che giungeranno dalla provincia veronese e da altre province del Veneto, Trentino, Lombardia ed Emilia Romagna. Un crescendo di turismo studentesco generato da campagne promozionali, rafforzate dal passaparola fra le varie istituzioni scolastiche.... "
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domenica 21 marzo 2010

da www.larena.it: Il Film Festival passa alla Comunità

photo by: http://www.filmfestivallessinia.it/it/ - la vincitrice 2009, Mercedes Stalenhoef
estratto da http://www.larena.it/:
" L'ente montano della Lessinia diventa il gestore economico della manifestazione culturale più importante dell'estate Una nuova associazione diventerà il braccio organizzativo, mentre il Curatorium Cimbricum che l'ha ideato ne resterà l'anima culturale.
Boscochiesanuova. Dopo averlo concepito e fatto nascere e crescere fino a 15 edizioni, il Curatorium Cimbricum Veronense cede la gestione economica del Film Festival della Lessinia alla Comunità montana. «Non è un abbandono di campo», mette le mani avanti Vito Massalongo, presidente del Curatorium, «ma una scelta obbligata, viste le sempre più forti ristrettezze economiche e la crisi in atto» che colpisce per primo il settore dove si fa cultura e dove difficilmente si fanno soldi, educando le coscienze ad essere critiche.Le ragioni di questo si possono trovare leggendo il conto economico 2009 del Curatorium, dove le spese per il Film Festival ammontano a 82 mila euro, su un bilancio complessivo dell'associazione di 142 mila, un volume troppo elevato rispetto alle disponibilità di bilancio e che il direttivo dell'associazione ha ritenuto insostenibile per il futuro.L'organizzazione, del resto, è diventata talmente complessa, grazie anche allo sviluppo che la manifestazione ha assunto all'estero per fama e interesse, che è quanto mai indispensabile, come più volte chiesto dallo stesso direttore artistico Alessandro Anderloni, una stabile struttura organizzativa.Del resto i rapporti istituzionali con gli enti finanziatori (Provincia, Regione, Ministero) hanno garanzia di miglior risultato se tenuti da un ente come la Comunità montana e il Parco che possono fare da «cassa» in attesa dei trasferimenti definitivi, senza che il bilancio del Curatorium sia sottoposto a rischi troppo elevati..."
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giovedì 18 marzo 2010

28 marzo 2010 : Cima Comer – Alto Garda Bresciano

meravigliosa vista dalla Cima Comer
La Cima Comer è una elevazione erbosa e ricca di affioramenti calcarei a Sud del Monte Denervo e da questo separata da una sella boscosa. Il toponimo probabilmente deriva da "gömer", cioè "vomero", forse perché le pendici Nord Ovest sono coltivabili. Le pendici rivolte a Sud Est sono invece rocciose e ripidissime.
L'itinerario, interamente nel Parco Alto Garda Bresciano, conduce all'Eremo di San Valentino e si conclude alla croce posta sulla Cima Comer. Nelle belle giornate la Cima Comer è un punto di osservazione eccezionale sul sottostante lago di Garda.

E’ indispensabile l’iscrizione !
Per informazioni ed iscrizioni:
Luciano Mozzo: 329 6478906

Luogo e ora di Partenza: parcheggio casello di Verona Sud - ore 7:30
Dislivello: 760 m
Tempo di percorrenza: 4 ore totali
Difficoltà: E - escursionistico
Descrizione percorso: da Gargnano, seguendo la strada della Valvestino e deviando ad est, si raggiunge la piazzetta di Sasso m.555 (parcheggio). Dalla piazza Fratelli Corsetti di Sasso 555 m si segue il segnavia 31 presso una fontana. La mulattiera, dopo i coltivi, entra nel bosco, e sale al bivio con il sentiero per l'Eremo di San Valentino presso un balcone roccioso a quota 700 circa da dove si vede la sponda veneta del Garda (35 min.). Si va a destra fra lecci e frassini calando nella valletta dei Guandalini su gradoni rocciosi, per poi salire a sinistra e, varcata la porta, giungere all'Eremo di San Valentino 715 m, costruito dopo la peste del 1638 sul luogo ove si erano rifugiati gli abitanti di Gargnano (15 min.). Dopo la visita si risale al bivio con il sentiero 31 (15 min.), per imboccare quest'ultimo sentiero nel bosco. Si risale così il crinale sud-ovest di Cima Comer, in una valletta e poi ad est di questa, fino al bivio con il sentiero per il Rifugio A.N.A di Gargnano (1 ora). Proseguendo diritti si risale la ripida costa boscosa e, con molte svolte, si raggiunge la panoramica sommità di Cima Comer 1280 m (40 min.). Si segue ora il sentiero sul fianco opposto, calando a nord nel bosco ad una selletta al bivio con il sentiero 36 (5 min.). Scendendo a sinistra, su sentiero segnato ma senza numero, si piega più sotto a destra nel bosco, riallacciandosi al sentiero 32 a quota 1050 (20 min.). Con questa si cala sui prati e per stradina al Rifugio ANA di Gargnano 985 m (5 min.). Scesi alla sottostante strada asfaltata, la si segue a sinistra, si ignora una prima deviazione per Sasso, superando il maso Faiol 961 ma si giunge in località Razone 940 m, al bivio con il sentiero 38 (20 min.). Si scende a sinistra nel bosco sottostante e con numerose svolte si cala a tratti ripidamente su fondo sassoso. Dopo aver incrociato qualche mulattiera si giunge direttamente a Sasso (40 min.).

25 marzo 2010 a Sona: "efficienza energetica nelle nostre case"


sabato 13 marzo 2010

10-11 aprile 2010: Dall’azzurro del Conero alle profondità delle grotte di Frasassi

Sono aperte le iscrizioni per la gita di due giorni nelle marche !
Sabato una volta arrivati nella zona del Conero, ci vedrà impegnati in una facile escursione nella zona del promontorio, nella macchia mediterranea.
Nel tardo pomeriggio ci trasferiremo presso l'Agriturismo Valdifiori - Località Torre di Murazzano, presso Sassoferrato - dove ceneremo e pernotteremo la notte del sabato.
Domenica mattina è programmata la visita alle meravigliose Grotte di Frasassi - sono a circa 15 km dall'agriturismo. La visita si effettuerà con l'accompagnamento di una guida, è alla portata di tutti, anche dei bimbi più piccoli.

E’ indispensabile l’iscrizione ! entro sabato 3 aprile
Per informazioni ed iscrizioni: Andrea Negri: 335 7186186 – 348 8727006
Al momento dell'iscrizione si richiede una caparra di 20 euro, a persona, solo per gli adulti.

Costi:
viaggio: mezzi privati
Mezza pensione Agriturismo: 55 euro per adulto, scontato per i bimbi
Visita Grotte di Frasassi: 15,50 euro, sconti per bimbi, soci CAI (gratis bimbi sotto i 6 anni)

L'agriturismo Valdifiori
Ora di partenza:
Sabato ore 7:30 - casello di Verona Sud
Verona-Ancona: circa 380 km

Attrezzatura: Per l'escursione del Sabato si consiglia l'uso di pedule/scarponi.
Il percorso turistico delle grotte, non richiede calzature particolari. Attenzione solo all'abbigliamento. La temperatura interna è di 14° C costante. Dura 70 minuti e si svolge su un percorso di 1,5 km.

testo estratto da wikipedia:
Le grotte di Frasassi sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano all'interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi nel comune di Genga nella provincia di
La scoperta delle grotte di Frasassi risale al 25 settembre 1971 ad opera del gruppo speleologico del CAI di Ancona guidato da Giancarlo Cappanera. Altre scoperte si susseguono negli anni 1950 e 1960 ad opere dei gruppi del CAI (Club Alpino Italiano) di Jesi e Fabriano tra cui nel 1966 una diramazione lunga più di 1 km che parte dalla Grotta del Fiume.
Nel luglio 1971 una corrente d'aria che sbocca da una piccola apertura cattura l'attenzione di 7 jesini che dopo aver ampliato la dimensione del passaggio poi chiamato "Strettoia del Tarlo" per renderlo praticabile, si inoltrano in una fitta rete di gallerie, cunicoli, pozzi e grotte per una lunghezza di circa 5 km.
La prima traccia della scoperta più rilevante, quella della Grotta Grande del Vento, si avrà nel giugno 1971, quando Rolando Silvestri [ Urbania (PU), 10 maggio 1953] e Umberto di Santo [ Camposampiero (PD), 26 luglio 1953], scalando la pendice nord del monte Valmontagnana, scoprirono uno stretto imbocco. Il 25 settembre 1971, Rolando Silvestri in compagnia degli amici del Gruppo Speleologico Marchigiano C.A.I. di Ancona, ritrovò quell'apertura nella montagna che spalancò la porta d'ingresso della grotta che fu subito battezzata Grotta Grande del Vento.
Inizialmente gli scopritori si trovarono in questa grande grotta al buio e le attrezzature non permisero loro di scendere fino alla base della cavità sottostante, quindi si stimò l'altezza della grotta lanciando un sasso e misurando il tempo di caduta. Un primo approssimativo calcolo portava all'inaspettata altezza di oltre 100 m. Successivamente si dotarono di attrezzature adeguate e esplorarono l'immenso spazio che venne chiamato "Abisso Ancona" in onore della città degli scopritori. La notizia della scoperta fu diffusa tramite stampa ed è da questo momento che inizia la notorietà al grande pubblico delle Grotte di Frasassi.
L'8 dicembre 1971 venne scoperto un collegamento tra la Grotta del Fiume e la Grotta del Grande Vento, che venne ribattezzato "Condotta dei fabrianesi".
Le scoperte si susseguirono negli anni e numerosi altri ambienti più o meno accessibili furono scoperti ed esplorati dagli speleologi. Al momento il complesso delle grotte di Frasassi conta una lunghezza di oltre 13 km. Oltre all'Abisso Ancona, sono note la "Sala 200", così chiamata perché è un corridoio di 200 m, la "Sala delle Candeline" per le numerose stalagmiti cilindriche di piccole dimensioni, la "Sala Bianca" il cui colore è dovuto a strati di calcite pura, la "Sala dell'Orsa" per il masso che grazie all'erosione millenaria dell'acqua ha assunto le sembianze di un'orsa e la "Sala dell'Infinito", così chiamata perché ha una forma irregolarmente circolare e durante le prime esplorazioni gli speleologi persero l'orientamento e si ritrovarono a girare intorno alla sala diverse volte prima di trovare un'uscita, come se fossero in un percorso infinito.

mercoledì 10 marzo 2010

Guarda le foto...7 febbraio 2010 - Lago di Carezze e lago Grande - Lagorai

da www.larena.it: Tre province si alleano nel segno del Carega

Selva di Progno. Quattro Comuni di tre province firmano giovedì alle 11, nel municipio di RecoaroTerme, la convenzione costitutiva dell'Associazione dei Comuni del Carega. Lo faranno i primi cittadini di Recoaro Francesco Angelo Perlotto e di Crespadoro (Vicenza), Alessandro Mecenero; di Vallarsa (Trento) Geremia Gios e di Selva di Progno Aldo Gugole. Avrebbe dovuto esserci anche Giuliana Tomasoni, sindaco di Ala, ma il Comune trentino è prossimo alla scadenza amministrativa, nella prossima primavera e il sindaco ha scelto, per correttezza, che sia il neoeletto a sottoscrivere l'eventuale adesione.L'obiettivo della nuova associazione, che riunisce i Comuni confinanti con il massiccio del Carega, è di privilegiare la gestione associata dei servizi e la valorizzazione della zona montana attorno alle Piccole Dolomiti. Si comincerà cercando di promuovere la reciproca conoscenza, la tradizione culturale condivisa e valorizzando le bellezze naturali e le opportunità turistiche ed economiche dell'area.«Concorderemo insieme i futuri sviluppi dell'associazione fra Comuni», precisa Gugole, «perché quella che firmeremo giovedì è ancora un'adesione preliminare d'intenti; non c'è un programma definitivo sulle azioni da attuare. Di sicuro c'è invece», aggiunge il primo cittadino di Selva di Progno, «che i quattro Comuni confinanti con il Carega condividono diverse problematiche che sono poi quelle di tutti i paesi di montagna. Cercheremo di essere uniti per avere anche più forza nell'affrontarle e più voce in capitolo su progetti che potrebbero essere condivisi a livello interregionale e interprovinciale».Si guarda alle malghe da valorizzare, agli studi di carattere storico e sociale da approfondire, alla sentieristica da riscoprire e riproporre. I quattro Comuni sono toccati nella parte alta del loro territorio dalla conosciuta «Via Vesentina», un itinerario percorso da tempo immemorabile per la caccia prima, per la transumanza poi e anche per il contrabbando, quando il confine fra Veneto e Trentino era anche confine di Stato fra Impero e Repubblica Veneta e poi Regno d'Italia.Ci sono anche diverse opere militari, dalle strade di arroccamento costruite in occasione della Grande guerra, alle trincee, alle caserme e ai presidi di dogana e di finanza che potrebbero rientrare in un progetto unitario di intervento per il loro recupero o per un itinerario che le colleghi.Non mancano particolarità di tipo geologico, come il nome stesso di Piccole Dolomiti richiama, ma anche interessanti vie alpinistiche e percorsi attrezzati come le ferrate Biasin, Campalani e Pojesi, solo per restare sul versante Trentino che guarda al Veronese.Se poi si dà spazio alle leggende, ai miti, alla cultura cimbra che si è diffusa da un versante all'altro del Carega, non mancherebbero occasioni e motivi perché questo nuovo soggetto abbia ragione di nascere e crescere. Se in Lessinia è consolidato da tre lustri il Film Festival nato con l'occhio dell'obiettivo puntato oltre che sulla vita, la storia e le tradizioni in montagna anche sulla presenza delle minoranze linguistiche, a Pian delle Fugazze fra Vicentino e Trentino sono nati gli «Incontri di confine» e «Tra le rocce e il cielo», occasione d'incontro fra scrittori di montagna e isole etniche.Gastronomia e prodotti tipici, poi, sono gli ingredienti che insaporiscono questa associazione e imbandiscono un tavolo attorno al quale potrebbero nascere mille altre idee.

giovedì 4 marzo 2010

cambiamento di data...

... causa maltempo ci vediamo costretti a spostare la gita di domenica 7 marzo a:
domenica 14 marzo 2010: GIRO DEL SENGIO ALTO – Piccole Dolomiti

da www.larena.it: La Grotta si candida a entrare nel patrimonio dell'umanità

photoby: http://www.grottadifumane.it/
da www.larena.it:
" La Grotta di Fumane si accinge a diventare patrimonio dell'Unesco. Allo scopo, per ipotizzare un percorso giuridico finalizzato alla candidatura del sito archeologico come patrimonio dell'umanità, il presidente della Provincia, Giovanni Miozzi , l'assessore regionale ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti e l'assessore alla cultura Marco Ambrosini ieri erano in visita alla Grotta, dove hanno incontrato l'assessore comunale al turismo, Giuseppe Totolo. Il professor Alberto Castagna ha spiegato le caratteristiche del sito, come sono eseguiti gli scavi nel periodo estivo, ha illustrato gli strati e mostrato i focolari.
«È un vero gioiello», ha commentato Miozzi, «uno degli angoli più interessanti della provincia. Più giro e più mi rendo conto che i dintorni di Verona sono ricchi di sorprese. È nostro compito valorizzare questo sito poco conosciuto». Il riparo archeologico, che si trova sulla vecchia strada che porta a Molina, è molto conosciuto all'estero, dove è ritenuto di straordinaria importanza, ma non in Italia, assente anche nei testi scolastici che parlano di preistoria.
Allo scopo, ha sottolineato l'assessore Totolo, sono in previsione la cartellonistica e le indicazioni da posizionare sulle strade già all'uscita dall'autostrada....
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