da www.larena.it:
SELVA DI PROGNO. Qualcuno indica con frecce e aforismi percorsi pericolosi e non controllati
Vanno seguite soltanto le indicazioni regolamentari. A rischio i sentieri 186 e il 287 per Passo Malera
Gira per il gruppo del Carega un forsennato segnalatore di sentieri, che imbratta la montagna e mette in pericolo la vita degli escursionisti. Crea a sua discrezione nuovi tracciati e segnalazioni di particolarità da vedere, senza considerare i rischi a cui avvia persone ignare che le dovessero seguire. Roberto Piccoli, presidente della sezione Ettore Castiglioni del Cai di Tregnago, che ha in affidamento la manutenzione e la responsabilità della tabellazione di oltre un centinaio di chilometri fra il Carega e le dorsali della Val d'Illasi, è seriamente preoccupato: «C'è una normativa statale e regionale da osservare nella segnatura dei sentieri; c'è una competenza che le istituzioni hanno riconosciuto al Club alpino italiano per la sentieristica della zona di competenza; ci sono infine delle modalità da seguire per aprire nuovi sentieri o ripristinarne di vecchi, se qualcuno volesse, ma servono le autorizzazioni di Comune, Comunità montana e Parco, ciascuno per gli ambiti che gli sono propri». «Non possiamo accettare che qualcuno dalla sera alla mattina s'inventi una propria segnaletica, traendo in inganno escursionisti ignari e lasciandoli spesso in situazioni critiche», avverte Piccoli, che ha già segnalato il fatto al comando stazione del Corpo Forestale dello Stato, i cui agenti stanno già facendo delle indagini. «So per certo che se saranno individuati sentieri con pericolo partirà una denuncia, per il momento contro ignoti, fintantoché le indagini non porteranno a scoprire chi sia l'autore di questi segni assurdi»..
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Bovolone - Verona. L’Associazione opera nella zona del basso veronese dal 1991. Nata per iniziativa di un gruppo di amici appassionati di montagna, si propone come obiettivo quello di mettere in contatto fra di loro gli escursionisti e alpinisti della nostra zona. -> Info: adm91blog@gmail.com
domenica 30 dicembre 2012
da Marco:SOLO LA VERDAD TEHARA LIBRE!
Fitz Roy - photo by wikipedia |
Oggi giornata di trasferimento nel Sur patagonico. Passo la mattina in spiaggia a guardare questo cielo basso e questa luce che continua a cambiare all’andare e venire delle nuvole.
Folate di vento improvise sollevano maciate di sabbia. Mi spiace un po’ abbandonare la costa oceanica, con le sue lunghe maree e l’ampio orizzonte del mare.
Ma la montagna chiama e, come dice Schopenauer: “un uomo puo’ fare come vuole, ma non puo’ volere come vuole”. Tantovale assecondarsi.
Dal finetrino di un aereo sbatacchiato dal vento, guardo dall’alto la pampa argentina e i batuffoli di nuvole che macchiano la terra con la loro ombra.
Saranno gli orizzonti infiniti, sara’ la latitudine, sara’ il buco nell’ozono, ma a me sembra proprio che quii il cielo sia piu’ basso. E’ la sensazione piu’ forte che finore mi sta lasciando questa terra nuova.
Arrivo a El Calafate verso le 5 della tarde e subito mi dirigo verso la stazione degli autobus per organizzare gli spostamenti dei giorni seguenti. Lungo la strada mi imbatto in un punto informazioni per i trekker. Entro. divani, cartine, bagno, internet e una ragazza molto carina tutta a disposizione per me per organizzare i prossimi 10 giorni nella natura. Gratis. Esco dopo un’ora e mi rendo conto che oltre ai cani randagi, El Calafate e’ ricca di vita. Gente ovunque, negozi di alpinismo a ogni incorcio, bar, vita.
Sembra di essere aChamonix, solo che qui le montagne piu’ vicine sono a 200 Km di distanza. Si vedono i ghiacciai in fondo alla via che attraversa il paese. Ho ancora la sabbia della mattina nei capelli. Domani parto. Destinazione El Chalten, campamento Poincerot, Fitz Roy. Prima di uscire dal bar chiedo alla cameriera, che non smette di guardarmi, di scrivere qualcosa per me. Si avvicina e sorridendo mi dice che scrivera’ la frase che ha tatuata sulla spalla: Solo la verdad tehara Libre….
da Marco: CAIPI MARACUJA: 1/3 VODKA 1/3 MARACUJA 1/3 LIMONE AZUÇAR
dicembre 29th, 2012 by marco.demo
Ore 21.30, fuori dal bar Margarita e’ ancora chiaro. Sono al secondo cocktail bavuto in compagnia di Tamara, una ragazza di Puerto Madryn conosciuta poco fa, di padre turco e madre polacca. Di mestiere fa la chef cucinando cibo italiano in casa d’altri. Ha studiato come cuoca in Italia. Purtroppo se ne sta gia’ andando e quindi non mi resta che pensare alla giornata di oggi. E a voi sorbirvi il pippone alla Piero Angela.
Puerto Madryn e’ una ridente cittadina del nord este della Patagonia. Affacciata al Golfo Nuevo, atlantico, ha la particolarita’ che la profondita’ della costa consente l’attracco di navi molto grandi. Questo ha permesso lo sviluppo dell’industria mineraria e della pesca. Una fabbrica di alluminio da impiego a piu di 2000 persone. La corrente antartica, fredda, si scontra proprio davanti alla penisola di Valdes, con la corrente calda che scende dal Brasile. Lo scontro di di queste masse d’acqua genera una circolazione naturale che solleva le acque piu profonde e ricche di plancton. Ecco perche’ le balene amano questi luoghi.
L’industria del pesce di mezzo mondo manda le sue flotte al largo di ÇPuerto Madryn e il pesce, morto, di taglia non commerciale viene ributtato a mare. Per la gioia di pingioni, foche e leoni marini, che affollano le coste. Il turismo naturalistico e’ arrivato di conseguenza. Prima di tutto questo movimento, qui vivevano di lana merinos, lana di guanacho e sale. Sale che veniva trasportato a BA via nave e utilizzato per conservare la carne spedita in Europa. Il business del sale era in mano agli italiani.
Il pinguino di magellano ama il caldo. Passa 6 mesi al largo delle coste del Brasile. Maschi con maschi e femmine con femmine. 6 mesi li passa invece sulle coste della penisola di Valdes per cambiare le piume, riprodursi e covare le uova. E’ monogamo e vive 25-30 anni.
Il leone m,arino invece possiede un harem, detto arenas, di 25 femmine, che ingravida ogni 6 mesi ma una sola volta nella vita. E’ una gran fatica avere una arenas. il leone marino pesa 3 tons e alla fine del suo anno sabbatico, dopo aver lottato con altri maschi e dopo mesi di attivita’ sessuale sfrenata arriva ap erdere anche 1 ton di peso. Dopo questa avventura passa il resto della sua vita spiaggiato, guardando le fatiche degli altri maschi intenti a farsi una arenas. ignari del destino che li aspetta. Le orche vivono fino a 80 anni. Il leone maricno fino a quando un orca non se lo mangia. sulla spiaggia.
Le femmine del leone marino vivono gravide tutta la vita. La gravidanza dura 6 mesi ma nel frattempo possono essere fecondate comunque. L’ovulo fecondato, infatti, rimane in stand by fino al parto successivo e avanti cosi.
della vita delle foche non mi ricordo. Informatevi da voialtri.
Ore 21.30, fuori dal bar Margarita e’ ancora chiaro. Sono al secondo cocktail bavuto in compagnia di Tamara, una ragazza di Puerto Madryn conosciuta poco fa, di padre turco e madre polacca. Di mestiere fa la chef cucinando cibo italiano in casa d’altri. Ha studiato come cuoca in Italia. Purtroppo se ne sta gia’ andando e quindi non mi resta che pensare alla giornata di oggi. E a voi sorbirvi il pippone alla Piero Angela.
Puerto Madryn e’ una ridente cittadina del nord este della Patagonia. Affacciata al Golfo Nuevo, atlantico, ha la particolarita’ che la profondita’ della costa consente l’attracco di navi molto grandi. Questo ha permesso lo sviluppo dell’industria mineraria e della pesca. Una fabbrica di alluminio da impiego a piu di 2000 persone. La corrente antartica, fredda, si scontra proprio davanti alla penisola di Valdes, con la corrente calda che scende dal Brasile. Lo scontro di di queste masse d’acqua genera una circolazione naturale che solleva le acque piu profonde e ricche di plancton. Ecco perche’ le balene amano questi luoghi.
L’industria del pesce di mezzo mondo manda le sue flotte al largo di ÇPuerto Madryn e il pesce, morto, di taglia non commerciale viene ributtato a mare. Per la gioia di pingioni, foche e leoni marini, che affollano le coste. Il turismo naturalistico e’ arrivato di conseguenza. Prima di tutto questo movimento, qui vivevano di lana merinos, lana di guanacho e sale. Sale che veniva trasportato a BA via nave e utilizzato per conservare la carne spedita in Europa. Il business del sale era in mano agli italiani.
Il pinguino di magellano ama il caldo. Passa 6 mesi al largo delle coste del Brasile. Maschi con maschi e femmine con femmine. 6 mesi li passa invece sulle coste della penisola di Valdes per cambiare le piume, riprodursi e covare le uova. E’ monogamo e vive 25-30 anni.
Il leone m,arino invece possiede un harem, detto arenas, di 25 femmine, che ingravida ogni 6 mesi ma una sola volta nella vita. E’ una gran fatica avere una arenas. il leone marino pesa 3 tons e alla fine del suo anno sabbatico, dopo aver lottato con altri maschi e dopo mesi di attivita’ sessuale sfrenata arriva ap erdere anche 1 ton di peso. Dopo questa avventura passa il resto della sua vita spiaggiato, guardando le fatiche degli altri maschi intenti a farsi una arenas. ignari del destino che li aspetta. Le orche vivono fino a 80 anni. Il leone maricno fino a quando un orca non se lo mangia. sulla spiaggia.
Le femmine del leone marino vivono gravide tutta la vita. La gravidanza dura 6 mesi ma nel frattempo possono essere fecondate comunque. L’ovulo fecondato, infatti, rimane in stand by fino al parto successivo e avanti cosi.
della vita delle foche non mi ricordo. Informatevi da voialtri.
sabato 29 dicembre 2012
da Marco: JHONNY LA GENTE ESTA MUY LLOCHA. VIVA LA NOTCHE, VIVA LA FIESTA
dicembre 28th, 2012 by marco.demo
Lascio i bagagli in albergo e faccio un giro a piedi nel quartiere di Puerto Madero. La giornata e’ molto soleggiata e ho tutta la mattina a disposizione. La prendo comoda. Cammino molto, avanti e indietro, lungo i docks di BA che sono stati restaurati da poco e offrono una passeggiata molto piacevole. Mi gusto il sole piu’ che posso perche’ mi aspettano 18 ore di viaggio. Partenza alle 15.30.
Alla stazione dei pullmann c’e’ pieno di gente e un pullman che parte ogni 5 minuti. Il mio non arriva e comincio a temere di aver sbagliato ora, giorno o stazione. Continuo a aguardare il biglietto in cerca di spiegazioni, sempre piu’ in ansia. Alle 15.40 mi decico e chiedo indicazioni a una signora che aspetta tranquilla. Mi dice che probabilmente e’ in ritardo e di aspettare che annuncino la partenza. In ritardo, si, ma di quanto? Mi sforzo di stare tranquillo. Parto alle 16.45.
Arrivo alle 10.45 aPuerto madryn. Sono stanco e allucinato.
Esco dalla stazione e mi fermo alla prima panchnia che incontro. mi fumo una sigaretta. In 18 ore di nulla abbiamo attraversato solo 3 villaggi. Come si passano 18 ore? Guardando un film dopo l’altro, in spagnolo. Dopo 5 ore di viaggio e 2 film l’impianto TV del pullman si rompe. Sia llodato, non ne potevo piu’ di questo volume assordante che non ti lascia scampo. Ma ecco che, all’improvviso, scoppia la rivolta. La gente vuole la TV. Il pullman rallenta e si mette a viaggiare a 50 all’ora, nel frattempo la radio a tutto volume trasmette tutto il repertorio di Jennifer panettone Lopez e ogni 2 canzoni ti infilano un pezzo che sta spopolando in Argentina. Giunti in una stazione di servizio ci fermiamo e dopo 30 minuti ci raggiunge un pick up di pronto intervente con a bordo una scheda VGA. Dopo 1 ora la maledetta TV funziona nuovamente. Ripartiamo, il tempo di un filma e un paio di ripetizioni del tormentone e poi a nanna. Al risveglio e’ la solita solfa. Paesaggio immutato, 1 film, una raffica di tormentoni, questa volta con tanto di video e siamo arrivati.
La sigaretta e’ finita ma ho un solo pensiero per la testa:
JHONNY LA GENTA ESTA MUY LLOCHA.
VIVA LA NOTCHE.
VIVA LA FIESTA
VIVA LA FIESTA
VIVA L A FIESTA
VIVA LA FIESTA
VIVA LA FIESTA
VIVA LA FIESTA
TODO BICHO QUE CAMINA VA A PARAR A LA COCINA
dicembre 28th, 2012 by marco.demo
Niente balene. Sono partite ieri. Colpa del clima che cambia. Passo la giornata a cazzeggiare in spiaggia. Mi sono fatto 20 Km a piedi lungo il golfo di Puerto Madryn, ammirando l’oceano e facendo conoscenza con il vento patagonico.
Domani gita alla penisola di Valdes a vedere pinguini, leoni marini e foche elefante.
A proposito, la penisola di Valdes e’ l’unico posto al mondo dove le orche si spiaggiano volontariamente per mangiarsi le foche che prendono il sole sulla spiaggia… Qui in Argentina dicono che “tutto quel che cammina va a finire in gradella”
Alla stazione dei pullmann c’e’ pieno di gente e un pullman che parte ogni 5 minuti. Il mio non arriva e comincio a temere di aver sbagliato ora, giorno o stazione. Continuo a aguardare il biglietto in cerca di spiegazioni, sempre piu’ in ansia. Alle 15.40 mi decico e chiedo indicazioni a una signora che aspetta tranquilla. Mi dice che probabilmente e’ in ritardo e di aspettare che annuncino la partenza. In ritardo, si, ma di quanto? Mi sforzo di stare tranquillo. Parto alle 16.45.
Arrivo alle 10.45 aPuerto madryn. Sono stanco e allucinato.
Esco dalla stazione e mi fermo alla prima panchnia che incontro. mi fumo una sigaretta. In 18 ore di nulla abbiamo attraversato solo 3 villaggi. Come si passano 18 ore? Guardando un film dopo l’altro, in spagnolo. Dopo 5 ore di viaggio e 2 film l’impianto TV del pullman si rompe. Sia llodato, non ne potevo piu’ di questo volume assordante che non ti lascia scampo. Ma ecco che, all’improvviso, scoppia la rivolta. La gente vuole la TV. Il pullman rallenta e si mette a viaggiare a 50 all’ora, nel frattempo la radio a tutto volume trasmette tutto il repertorio di Jennifer panettone Lopez e ogni 2 canzoni ti infilano un pezzo che sta spopolando in Argentina. Giunti in una stazione di servizio ci fermiamo e dopo 30 minuti ci raggiunge un pick up di pronto intervente con a bordo una scheda VGA. Dopo 1 ora la maledetta TV funziona nuovamente. Ripartiamo, il tempo di un filma e un paio di ripetizioni del tormentone e poi a nanna. Al risveglio e’ la solita solfa. Paesaggio immutato, 1 film, una raffica di tormentoni, questa volta con tanto di video e siamo arrivati.
La sigaretta e’ finita ma ho un solo pensiero per la testa:
JHONNY LA GENTA ESTA MUY LLOCHA.
VIVA LA NOTCHE.
VIVA LA FIESTA
VIVA LA FIESTA
VIVA L A FIESTA
VIVA LA FIESTA
VIVA LA FIESTA
VIVA LA FIESTA
penisola di Valdes, le foche - foto by wikipedia |
TODO BICHO QUE CAMINA VA A PARAR A LA COCINA
dicembre 28th, 2012 by marco.demo
Niente balene. Sono partite ieri. Colpa del clima che cambia. Passo la giornata a cazzeggiare in spiaggia. Mi sono fatto 20 Km a piedi lungo il golfo di Puerto Madryn, ammirando l’oceano e facendo conoscenza con il vento patagonico.
Domani gita alla penisola di Valdes a vedere pinguini, leoni marini e foche elefante.
A proposito, la penisola di Valdes e’ l’unico posto al mondo dove le orche si spiaggiano volontariamente per mangiarsi le foche che prendono il sole sulla spiaggia… Qui in Argentina dicono che “tutto quel che cammina va a finire in gradella”
venerdì 28 dicembre 2012
Da Marco: BEYOND ME AND MY REPUTATION (A TRIP TO ARGENTINA) EL QUE MADRUGA DIOS LO AYUDA
photo by wikipedia - Avenida de Mayo, nal barrio de Monserrat |
dicembre 25th, 2012 by marco.demo
CHE… mal de cabeza.
Ieri, dopo il ristorante, mi sono trascinato in albergo percorrendo via Uriburu e poi prendendo un taxi. Gli autisti sono veramente espansivi e se attacchi bottone ti chiedono subito di che schieramento politico sei, destra o sinistra? Il mio era un peronista convinto, con foto di Evita Peron appese nel taxi, anche sul finestrino tanto per mettere le cose in chiaro. Non ho capito se il peronismo e’ di destra o di sinistra.
Poi mi ha chiesto se ero in vacaciones in Argentina perche’ in Italia c’e’ la crisi e qui costa meno. La colpa della crisi in Italia, mi ha detto, e’ colpa delle banche che vi stanno rubando tutti i soldi.
Ho fatto una doccia, ho lavato i vestiti e poi mi sono fatto portare da un altro taxi nel quartiere di Palermo soho. La serata sara’ lunga da passare e chiedo all’autista di portarmi nella piazza del quartiere dove si fa `piu’ festa. “CHE… italiano El que madruga Dios lo ayuda” mi ha detto lasciandomi in strada davanti a una fila di bar. E fu cosi che sono tornato alla bevanda dell’estate: Mojito.
Questa notte c’e’ stato un temporale molto forte che, oltre alla correte di mezza citta’, si e’ portato via tutta l’afa, per fortuna. Sono in piazza Dorrego, nel quartiere di San Telmo e ci sono 20¨C. Bevo vino e ascolto il Tango. Questo e’ il quartiere dove si balla Tango a tutte le ore, ballerini in piazza che si fanno fotografare dai turisti.
Emigranti che hanno abbandonato tutto nella speranza di una vita migliore. Il Tango nasce in questa atmosferra di solitudine, di difficolta’ di comunicazione, di male di vivere, di malessere e nostalgia per una vita, forse felice, lasciata nel proprio paese. All’inizio si ballava tra uomini, nei bordelli. Rappresenta il sogno di trovare e possedere una donna. E’ la danza della forza virile e del desiderio sessuale. Qui dicono che il Tango e’ un pensiero triste che si balla. CHE… TANGO
Da Marco..Hasta Siempre Nadales !
photo by AdM
|
BEYOND ME AND MY REPUTATION (CIUMICIURRI)
"dicembre 24th, 2012 by marco.demo
Parto a piedi dall’hotel che e’ mattina presto e prendo per Avenida 9 de Julio, nel senso sbagliato.
Torno indietro. Sono le 10.00 e sto gia’ sudando. Avro’ percorso si e no 4 quadras. Le strade a BA si misurano in quadras, cioe’ gli incroci fra le strade disposte a scacchiera come in un castrum romano.
Arrivo al famoso obelisco, ripreso in tutti i film che hanno BA come sfondo, e prendo per Plaza de Majo dove ancora oggi ci sono postazioni permanenti di gente che manifesta per i desaparecidos e contro il governo in generale. Mi fermo un po’ e poi infilo Avenida de la Reconquista. La riconquista del denaro. entro in un quartiere che e’ tutto grattacieli, banche e polizia che gira. Inferriate alle finestre fino al primo piano. Barboni accampati un po’ ovunque. Nessuno in giro.
Buenos Aires - photo by wikipedia |
Arrivo alla Plaza de la Fuerza Aerea Argentina e proprio dietro c’e’ la stazione del treno e dei collectivos. Qui il paesaggio cambia radicalmente. Dietro la stazione partono strade impolverate che portano chissa’ dove. Gente accampata ovunque, bancarelle, sbandati, odore di cibo, gradelle di salsicce che cuociono anche se ci sono 42,5C. Ma nessuno che ti importuna. Entro in stazione e al primo piano ci sono gli sportelli delle varie compagnie di trasporto. Mi avevano consigliato di sentirne un paio per trovare il prezzo migliore. ce ne sono piu’ di 180. Partiro’ il 26 alle 15 e arrivero’ a Puerto Madryn il 27 alle 9.30..
Dall’altra parte della stazione inizia il quartiere del Barrio Norte, ricco e pieno di negozi. Prendo per l’Arroyo e dopo un’infinita’ di quadras entro nel quartiere di Recoleta. Bello qui e si capisce perche’ BA e’ nota come la Parigi del Sud America.
Entro in Plaza Lopez sfiancato dal caldo e completamente fradicio di sudore. Fa un caldo soffocante e mi siedo su una panchina sotto ad un albero gigantesco. Mentre riposo penso che ho fame. La guida consiglia un ristorante dove cuociono carne, in via Arenales, ma non riesco ad orientarmi con la cartina. un uccellino mi caga sulle braghe. Fermo un passante e gli dico in italiano che mi sono perso e che cerco via Arenales. mi guarda divertito.
“are you lost?”, “si”, “sei italiano” dice, “si ” rispondo, mi sorride “Che italiano, sono tres quadras” per di la’ mi fa col dito. Ringrazio.
Al ristorante ho mangiato “bife de lomo” chiedendo al cameriere dell’olio di oliva per condire la carne. No, mi fa lui, no oliva: CIMICIURRI.
ve lo traduco io. Deriva dal gallese, perche’ pare che anche molti gallesi siano immigrati come gli italiani: CHE, GIVE ME CURRY"
domenica 23 dicembre 2012
Strani animali della Lessinia.....
Il loro aspetto è alquanto inquietante, sembrano degli esseri preistorici piombati nei nostri giorni da migliaia di anni fa e per effetto di un incantesimo delle " fade" che popolano gli anfratti della Lessinia, sono stati lignificati.
In Lessinia si racconta una leggenda che dice che in una notte di plenilunio l'incantesimo si spezza e questi animali tornano ad essere degli esseri viventi per qualche ora.
Al sorgere del nuovo giorno però gli animali tornano di nuovo nel loro stato ligneo.
Per chi non ci crede, la sera del 26 di Gennaio potrà venire con noi a vedere con i propri occhi questa magia nella Valle delle Sfingi.....
sabato 22 dicembre 2012
venerdì 21 dicembre 2012
grande successo al pranzo AdM..
si è svolto presso la frazione del Chievo di Verona, il pranzo AdM 2012..grande successo, hanno partecipato oltre 60 soci/amici. Scambi di auguri e presentazione del calendario AdM 2013.
Vi aspettiamo alla prima ciaspolada (c'è la neve quest'anno !) del 13 gennaio !
martedì 18 dicembre 2012
lunedì 17 dicembre 2012
domenica 16 dicembre 2012
presentato il calendario Adm 2013 !
oggi al pranzo di natale AdM è stato presentato il nuovo calendario gite 2013 !
Vi aspettiamo alla prima ciaspolada !
13 gennaio – gita con le ciaspole
Monte del Passo
Bolognese Paolo tel 338 7085622 – Pasquali Silvano tel 348 5232109
Sabato 26 gennaio
notturna - gita con le ciaspole
Camposilvano – Valle Sfingi -Lessinia
Morandini Gianni tel 348 5290404 – Mozzo Luciano tel 329 6478906
17 febbraio - gita con le ciaspole
Monte Cogne da Sicina
Lagorai - Val di Cembra
Bolognese Paolo tel 338 7085622 – Pasquali Silvano tel 348 5232109
3 marzo, recupero gita ciaspole
14 aprile
Tra la Val di Ledro e l’Alto Garda - E
Bergamini Enrico tel 339 7763285
12 maggio, per famiglie
Asiago, Museo delle Trincee - T
Mantovanelli Davide tel 348 7035660
1 e 2 giugno
Pista Ciclabile Val d’Isarco – dal Passo del Brennero a Bolzano
Morandini Gianni tel 348 5290404 – Negri Andrea tel 335 7186186
23 giugno, per famiglie
Rifugio Lancia – Pasubio - T
Pasquali Silvano tel 348 5232109 – Mantovanelli Davide tel 348 7035660
7 luglio
Ferrata dei Campanili
Dolomiti – Latemar - EEA
Bolognese Paolo tel 338 7085622 –
Bergamini Enrico tel 339 7763285
19-20-21 luglio
Weissmies 4023 m
Alpinistica
Negri Andrea tel 335 7186186 – Pasquali Silvano tel 348 5232109
24-25 agosto
Via della Pace e ferrata Furcia Rossa
Dolomiti di Fanes - EEA
Bolognese Paolo tel 338 7085622 - Morandini Gianni tel 348 5290404
7-8 settembre
Ferrata degli Alleghesi
Dolomiti – Civetta
Alpinistica
Bergamini Enrico tel 339 7763285 – Mantovanelli Davide tel 348 7035660
13 ottobre, per famiglie
Chiusura attività in Val di Tovel - T
Dolomiti di Brenta
Vi aspettiamo alla prima ciaspolada !
13 gennaio – gita con le ciaspole
Monte del Passo
Bolognese Paolo tel 338 7085622 – Pasquali Silvano tel 348 5232109
Sabato 26 gennaio
notturna - gita con le ciaspole
Camposilvano – Valle Sfingi -Lessinia
Morandini Gianni tel 348 5290404 – Mozzo Luciano tel 329 6478906
17 febbraio - gita con le ciaspole
Monte Cogne da Sicina
Lagorai - Val di Cembra
Bolognese Paolo tel 338 7085622 – Pasquali Silvano tel 348 5232109
3 marzo, recupero gita ciaspole
14 aprile
Tra la Val di Ledro e l’Alto Garda - E
Bergamini Enrico tel 339 7763285
12 maggio, per famiglie
Asiago, Museo delle Trincee - T
Mantovanelli Davide tel 348 7035660
1 e 2 giugno
Pista Ciclabile Val d’Isarco – dal Passo del Brennero a Bolzano
Morandini Gianni tel 348 5290404 – Negri Andrea tel 335 7186186
23 giugno, per famiglie
Rifugio Lancia – Pasubio - T
Pasquali Silvano tel 348 5232109 – Mantovanelli Davide tel 348 7035660
7 luglio
Ferrata dei Campanili
Dolomiti – Latemar - EEA
Bolognese Paolo tel 338 7085622 –
Bergamini Enrico tel 339 7763285
19-20-21 luglio
Weissmies 4023 m
Alpinistica
Negri Andrea tel 335 7186186 – Pasquali Silvano tel 348 5232109
24-25 agosto
Via della Pace e ferrata Furcia Rossa
Dolomiti di Fanes - EEA
Bolognese Paolo tel 338 7085622 - Morandini Gianni tel 348 5290404
7-8 settembre
Ferrata degli Alleghesi
Dolomiti – Civetta
Alpinistica
Bergamini Enrico tel 339 7763285 – Mantovanelli Davide tel 348 7035660
13 ottobre, per famiglie
Chiusura attività in Val di Tovel - T
Dolomiti di Brenta
ATTENZIONE: l'attività escursionistica e alpinistica è soggetta a rischi e pericoli soggettivi ed oggettivi. L'associazione Amici della montagna declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali infortuni che dovessero verificarsi in danno dei partecipanti nel corso delle escursioni programmate. Si fa presente che l’Associazione Amici della Montagna ha natura prettamente amatoriale, senza scopi di lucro, ed i suoi organizzatori e capo gita non sono professionisti, ma semplici appassionati della montagna, le cui competenze ineriscono esclusivamente alla logistica ed all’illustrazione dei percorsi escursionistici. Si esclude, pertanto, l’assunzione da parte degli stessi di qualsivoglia responsabilità riguardanti la tutela dell’incolumità dei partecipanti. Si fa, infine, presente che la partecipazione alle gite da parte di minori è ammessa solamente laddove questi siano accompagnati da genitori o da accompagnatori adulti che se ne assumano ogni responsabilità.
mercoledì 12 dicembre 2012
da www.larena.it: Roccia, sci e cascate..a Simonini il Biasin 2012
Giancarlo Biasin - photo by www.larena.it |
MONTAGNA. I Gruppi veronesi assegnano al ventisettenne il riconoscimento, ideato 40 anni fa. Il premio per i giovani alpinisti al socio del Cesare Battisti Pergamena cultura a Valdinoci Targa alla memoria per il Cola.
Ha arrampicato sulle pareti di Marmolada, Brenta, Civetta, Sella, ma anche del monte Uddè, in Sardegna. Ha percorso, fra le altre, vie alpinistiche sui monti Bianco, Rosa, Gran Paradiso e Gran Zebrù. E poi itinerari di scialpinismo in Austria, in Lagorai e Dolomiti. Ancora: cascate di ghiaccio in Brenta, Sassolungo, Val di Daone, Rosa e Vallunga. Così Andrea Simonini, 27 anni, veronese, si è aggiudicato il Premio Biasin 2012, assegnato ai giovani alpinisti emergenti da Cai Verona, Cai Cesare Battisti, Cai Legnago, Famiglia Alpinistica, Gasv, Giovane Montagna, Gem Caprino, Gao ed El Capel Parona. Simonini è del Gruppo alpino Cesare Battisti. DECINE e decine di uscite e di giorni in montagna, negli ultimi tre anni, per assaporare il gusto di un'impresa che ha soprattutto, però, un significato interiore, per certi versi intimo. Dove la tecnica e l'aspetto atletico contano, certo, ma conta di più la passione, la ricerca di emozioni vere, a contatto con la natura, a volte quella estrema. Simonini ha cominciato la sua attività otto anni fa...
LEGGI TUTTO L'ARTICOLO su www.larena.it
Ha arrampicato sulle pareti di Marmolada, Brenta, Civetta, Sella, ma anche del monte Uddè, in Sardegna. Ha percorso, fra le altre, vie alpinistiche sui monti Bianco, Rosa, Gran Paradiso e Gran Zebrù. E poi itinerari di scialpinismo in Austria, in Lagorai e Dolomiti. Ancora: cascate di ghiaccio in Brenta, Sassolungo, Val di Daone, Rosa e Vallunga. Così Andrea Simonini, 27 anni, veronese, si è aggiudicato il Premio Biasin 2012, assegnato ai giovani alpinisti emergenti da Cai Verona, Cai Cesare Battisti, Cai Legnago, Famiglia Alpinistica, Gasv, Giovane Montagna, Gem Caprino, Gao ed El Capel Parona. Simonini è del Gruppo alpino Cesare Battisti. DECINE e decine di uscite e di giorni in montagna, negli ultimi tre anni, per assaporare il gusto di un'impresa che ha soprattutto, però, un significato interiore, per certi versi intimo. Dove la tecnica e l'aspetto atletico contano, certo, ma conta di più la passione, la ricerca di emozioni vere, a contatto con la natura, a volte quella estrema. Simonini ha cominciato la sua attività otto anni fa...
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martedì 11 dicembre 2012
da www.larena.it: Via le bici dall’Arena? Questa non l’abbiamo capita
Piazza Brà - photo by www.wikipedia.org |
Allego sotto articolo del quotidiano L'arena 8 dicembre 2012:
«Non abbiamo proprio capito l'uscita della Sopritendenza che vorrebbe togliere bici e rastrelliere dall'Arena. La nostra associazione è la prima a ribadire la necessità di un Piano della Sosta anche per le bici e a protestare quando i ciclisti sono costretti a ricorrere a pali, ringhiere e a vecchie e sudice rastrelliere (come quelle a fianco dell'anfiteatro) per legare le loro bici che altrimenti, lo ricordiamo, verrebbero rubate. Ma se i divieti non offrono nessuna alternativa si rischia di cadere in sterili anatemi o, peggio, in posizioni talebane. Del resto, basta fare due passi in più per vedere che il lato esterno di Via Anfiteatro è stato quasi per intero destinato a stalli per auto e che l'ala dell'Arena è diventata il supporto per un cartellone pubblicitario. Quelli vanno bene? Se poi ci vogliamo spostare di appena qualche centinaio di metri in linea d'aria vedremo che due tra le più belle piazze della città come Piazza Duomo e Piazza San Zeno sono diventate quasi per intero dei piazzali per automobili. Cosa che ha fato rabbrividire un nostro socio inglese dirigente dell'ECF (l'equivalente europea della nostra FIAB - Amici della Bicicletta) durante la sua ultima visita a Verona. Invece di sparare nel mucchio, e colpire il mezzo di trasporto più debole, meno invasivo e non inquinante, sarebbe meglio metterci tutti attorno al tavolo e trovare soluzioni condivise, perché la città e i monumenti sono fatti per essere vissuti e le persone in qualche modo si devono pur spostare. Altrimenti la prossima mossa quale sarà, togliere anche taxi e bus da piazza Bra? Giorgio Migliorini, presidente Amici della Bicicletta - Fiab Verona "
venerdì 7 dicembre 2012
mercoledì 5 dicembre 2012
domenica 16 dicembre 2012: Pranzo e brindisi di Natale AdM !
Vi aspettiamo tutti !
soci, amici e simpatizzanti al Ricreatorio parrocchiale del Chievo - via Angelo Aereoporto Berardi 110 - Verona.
* Appuntamento ore 11.30 - aperitivo di benvenuto
* ore 12.30 inizio pranzo
A disposizione dei bimbi ampio spazio esterno, con campetto di calcio
Quota di partecipazione 10 € (pagano solo gli adulti)
Per domenica 16 dicembre: Promozione speciale tesseramento 2013 AdM:
Tessera ordinario 10 euro
Tessera familiare 8 euro
soci, amici e simpatizzanti al Ricreatorio parrocchiale del Chievo - via Angelo Aereoporto Berardi 110 - Verona.
* Appuntamento ore 11.30 - aperitivo di benvenuto
* ore 12.30 inizio pranzo
A disposizione dei bimbi ampio spazio esterno, con campetto di calcio
Quota di partecipazione 10 € (pagano solo gli adulti)
Per domenica 16 dicembre: Promozione speciale tesseramento 2013 AdM:
Tessera ordinario 10 euro
Tessera familiare 8 euro
Iscrizioni: Andrea Negri tel 335 7186186
martedì 4 dicembre 2012
dal sito Fiab di Verona: PUBBLICATE LE TRACCE DEI PERCORSI CICLOTURISTICI DI VERONA
estratto dal sito Fiab di Verona:
" Grazie a molti nostri soci volontari sono stati accuratamente tracciati con navigatori GPS tutti i percorsi della seconda edizione (prima edizione FIAB) della cartina provinciale degli itinerari cicloturistici che abbiamo realizzato, con il patrocinio della Provincia, insieme agli editori Tappeiner e Scripta.
Come partner per la pubblicazione delle tracce è stato scelto GPSies, uno dei servizi liberi più importanti e famosi.
Da questo sito è possibile scaricare le tracce in tanti formati per la visualizzazione dei percorsi sui navigatori o su pc.
Seguendo questo link è possibile arrivare all’indice dei percorsi AdB, che hanno lo stesso nome e numero indicato anche nella cartina e quindi più facilmente riconoscibili.
Oltre a molte altre funzionalità e opzioni, si possono vedere i percorsi, scaricarli sul proprio navigatore in molti formati (gpx, tcx, kml) , confrontarli, vedere il profilo altimertico, ecc.
Le tracce ovviamente sono relative alla situazione rilevata durante le ricerche. Consigliamo quindi prima di procedere alle escursioni di informarsi sulla percorribilità ed eventualmente pericolosità.
Consigliamo comunque l’acquisto della nostra cartina: i nostri soci possono acquistarla in sede ad un prezzo scontato rispetto agli 8€ richiesti in libreria. Meglio sempre avere la cartina per farne un uso combinato con il navigatore "
lunedì 3 dicembre 2012
da www.ilgiornaledivicenza.it/: Valli del Pasubio, è crollato un pilastro del Cornetto
la catena del Sengio Alto - photo by AdM |
Una immensa ferita ha violentato ieri mattina il monte Cornetto alto 1899 metri. Una frana staccatasi dal pilastro nord est del vajo Stretto, stimata in oltre cento metri d'altezza per cinquanta di base, ha trasformato l'orografia di una delle zone più apprezzate dagli alpinisti. Un'ondata di roccia calcolata in più di 5 mila tonnellate di roccia si è così riversata nella valle sottostante, danneggiando seriamente la strada che dal Pian delle Fugazze porta all'Ossario, immediatamente chiusa al traffico sia veicolare che pedonale. «È sotto la nostra competenza da sei mesi e sarà riaperta solo quando avrò la certezza che non ci saranno altri crolli», annuncia il sindaco di Valli del Pasubio, Armando Cunegato, alle prese con una nuova emergenza. Quasi non bastassero quelle che già gravano sul paese valligiano...
LEGGI TUTTO L'ARTICOLO..
sabato 1 dicembre 2012
da www.larena.it: Monte Noroni cava esemplare è pronta a diventare un parco
27.11.2012
L'area naturalistico-didattica di circa 40 ettari resterà di proprietà della Cementirossi, che sta definendo con i Comuni una gestione pubblica.
Morire cava e rinascere parco. Un buco nelle colline può trasformarsi da sfregio nel paesaggio ad amico dell´ambiente? Fa scuola in Italia la cava di Monte Noroni, tra Fumane e Marano, area estrattiva per la marna da cemento, utilizzata fino al 2004 dalla Cementirossi di Fumane, finita nell´occhio del ciclone per la richiesta di scavare a Marezzane (negata proprio per incompatibilità ambientale).
Cava Noroni è stata una miniera, ma ora è pronta a diventare parco naturale di circa 40 ettari, con una trentina di habitat per flora e fauna. È stata inserita da Legambiente e Aitec (associazione cementieri di Confindustria) tra i dieci casi eccellenti a livello nazionale per il recupero ambientale e fonte d´ispirazione delle «Linee guida per la progettazione, gestione e recupero delle aree estrattive». Lo studio unisce, una volta tanto, ambientalisti e produttori di cemento, e segnala 148 cave italiane (su oltre 5mila totali) che hanno intrapreso la strada della sostenibilità. Laddove c´erano ruspe e marna, insomma, al lavoro in un buco nel cuore della Valpolicella ai piedi della Lessinia, nasce un´area per valorizzare flora e fauna autoctona, monitorare biodiversità, proteggere specie naturali...
L'area naturalistico-didattica di circa 40 ettari resterà di proprietà della Cementirossi, che sta definendo con i Comuni una gestione pubblica.
Morire cava e rinascere parco. Un buco nelle colline può trasformarsi da sfregio nel paesaggio ad amico dell´ambiente? Fa scuola in Italia la cava di Monte Noroni, tra Fumane e Marano, area estrattiva per la marna da cemento, utilizzata fino al 2004 dalla Cementirossi di Fumane, finita nell´occhio del ciclone per la richiesta di scavare a Marezzane (negata proprio per incompatibilità ambientale).
Cava Noroni è stata una miniera, ma ora è pronta a diventare parco naturale di circa 40 ettari, con una trentina di habitat per flora e fauna. È stata inserita da Legambiente e Aitec (associazione cementieri di Confindustria) tra i dieci casi eccellenti a livello nazionale per il recupero ambientale e fonte d´ispirazione delle «Linee guida per la progettazione, gestione e recupero delle aree estrattive». Lo studio unisce, una volta tanto, ambientalisti e produttori di cemento, e segnala 148 cave italiane (su oltre 5mila totali) che hanno intrapreso la strada della sostenibilità. Laddove c´erano ruspe e marna, insomma, al lavoro in un buco nel cuore della Valpolicella ai piedi della Lessinia, nasce un´area per valorizzare flora e fauna autoctona, monitorare biodiversità, proteggere specie naturali...
giovedì 29 novembre 2012
5 dicembre 2012: Karin Gelten e la letteratura cilena
da http://biblioteche.comune.verona.it
Mercoledì 5 dicembre alle ore 17.00
Mercoledì 5 dicembre alle ore 17.00
presso Sala Farinati la Biblioteca Civica organizza un incontro con la letteratura cilena e il libro Mapuche.Lo spirito del vulcano:
protagonista del dibattito, Karin L. Gelten, nata a La Serena da una famiglia di origini italo-tedesche fuggita in Sudamerica all'arrivo del nazismo. A presentare Karin Gelten ai lettori veronesi sarà il giornalista Nin Guarienti.
Il romanzo, che la critica ha accostato alle opere di Isabella Allende per il clima di magia che avvolge una saga familiare alla fine dell'800, parla di amore, di solitudine, di sciamanesimo, di religioni che s'incontrano e si mescolano.
A muovere le fila dei destini dei personaggi sono le donne. Gli uomini vivono quasi nell'ombra di questa magia che parla solo con voci femminili.
Informazioni e contatti:Biblioteca Civica - tel. 045 807 9700
e-mail: bibliotecacivica.eventi@comune.verona.it
Dove: Biblioteca Civica - Via Cappello 43 - Verona
Il romanzo, che la critica ha accostato alle opere di Isabella Allende per il clima di magia che avvolge una saga familiare alla fine dell'800, parla di amore, di solitudine, di sciamanesimo, di religioni che s'incontrano e si mescolano.
A muovere le fila dei destini dei personaggi sono le donne. Gli uomini vivono quasi nell'ombra di questa magia che parla solo con voci femminili.
Informazioni e contatti:Biblioteca Civica - tel. 045 807 9700
e-mail: bibliotecacivica.eventi@comune.verona.it
Dove: Biblioteca Civica - Via Cappello 43 - Verona
martedì 27 novembre 2012
da www.larena.it: Marezzane, bocciato il ricorso di Cementirossi
25/11/2012
FUMANE e MARANO. Il Tribunale amministrativo dà ragione alla Soprintendenza sul «no» all'escavazione della collina. Il giudizio del Tar si fonda sulla non compatibilità paesaggistica dei progetti di coltivazione minerariaUn altro «no» allo scavo di Marezzane. Il Tribunale amministrativo regionale del Veneto ha respinto il ricorso presentato dalla ditta Cementirossi contro il parere negativo della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici all'escavazione della collina di Marezzane. L'udienza si è svolta il 7 novembre, ma il risultato è stato reso pubblico solo ieri e diffuso con il passaparola, anche in rete. Va ricordato che il parere negativo, espresso dalla Soprintendenza il 16 dicembre 2011, era vincolante. Per la difesa della collina e della zona si sono svolte negli ultimi anni numerose manifestazioni all'insegna dello slogan «Marezzane non si tocca»...
mercoledì 21 novembre 2012
domenica 18 novembre 2012
16 novembre 2012.. Punta Rocca.. un regalo
venerdì.. di ferie !
destinazione Marmolada. Con gli sci voglio puntare alla Punta Rocca. Parto tardi da Verona ed arrivo al Passo Fedaia. Voglio percorrere la pista (chiusa) e salire poi sul ghiacciaio, percorso forse più sicuro rispetto a quello da Pian dei Fiacconi, presenta qualche crepaccio ad inizio stagione.
Parcheggio presso quello che resta della stazione di partenza del fedaia, distrutta da un recente incendio del 27 ottobre 2012.
La neve c'è. Il primo tratto fino a circa 2400 m. circa è ghiacciato, probabilmente è piovuto nei giorni scorsi e poi è rigelato più volte, poi la neve diventa molto bella e pregusto la discesa.
Sono sempre in ombra, le temperature non sono basse, ma ho freddo alle mani. Mi scaldo con il the un paio di volte durante la salita. La giornata è spettacolare, in alto il panorama è veramente immenso..
Raggiungo il "casermone" di ferro ed acciaio della stazione superiore abbastanza tardi - verso le 15.30, sono solo in cima, c'è solo un ragazzo - molto gentile - è già pronto a scendere e mi chiede se voglio fare insieme la discesa. Accetto molto volentieri, almeno il primo tratto del ghiacciaio. Poi lo lascio andare, è più veloce !
Andrea Negri
destinazione Marmolada. Con gli sci voglio puntare alla Punta Rocca. Parto tardi da Verona ed arrivo al Passo Fedaia. Voglio percorrere la pista (chiusa) e salire poi sul ghiacciaio, percorso forse più sicuro rispetto a quello da Pian dei Fiacconi, presenta qualche crepaccio ad inizio stagione.
Parcheggio presso quello che resta della stazione di partenza del fedaia, distrutta da un recente incendio del 27 ottobre 2012.
La neve c'è. Il primo tratto fino a circa 2400 m. circa è ghiacciato, probabilmente è piovuto nei giorni scorsi e poi è rigelato più volte, poi la neve diventa molto bella e pregusto la discesa.
Sono sempre in ombra, le temperature non sono basse, ma ho freddo alle mani. Mi scaldo con il the un paio di volte durante la salita. La giornata è spettacolare, in alto il panorama è veramente immenso..
Raggiungo il "casermone" di ferro ed acciaio della stazione superiore abbastanza tardi - verso le 15.30, sono solo in cima, c'è solo un ragazzo - molto gentile - è già pronto a scendere e mi chiede se voglio fare insieme la discesa. Accetto molto volentieri, almeno il primo tratto del ghiacciaio. Poi lo lascio andare, è più veloce !
Andrea Negri
da www.larena.it: Non valgono le «calze da neve» e sistemi simili
da www.larena.it del 16/11/«Sgomberiamo il campo da un dubbio. La normative è cambiata da qualche anno a questa parte: se prima pneumatici o catene erano obbligatori solo in caso di neve o ghiaccio ora sono sempre richiesti quando la situazione è astrattamente prevedibile. E se nevica tanto si devono assolutamente utilizzare le catene, le gomme da neve non bastano». Nell'incontro organizzato ieri ai Palazzi Scaligeri dall'assessore alla Manutenzione e progettazione viabilistica Carla De Beni, Anna Maggio, comandante della Polizia provinciale, ha fornito agli automobilisti una sorta di decalogo con consigli per l'utilizzo di catene e gomme da neve. «Bisogna sempre fare riferimento alla segnaletica verticale: là dove è in vigore l'ordinanza si troverà. E anche se nel disegno vengono indicate solo le catene», ha aggiunto il comandante, «è importante sapere che l'ordinanza fa riferimento anche agli pneumatici da neve»...
mercoledì 7 novembre 2012
da www.larena.it: L´Adige un tempo scorreva verso Affi e la «prova» è scavata nella roccia
LA SCOPERTA. Una spettacolare «marmitta dei giganti» individuata dagli scalatori Eugenio Cipriani e Claudio Tessarolo. La parete sopra la frazione Canale «racconta» l´ultima glaciazione
Cercavano uno strapiombo e sono finiti dentro a una spettacolare «marmitta dei giganti». E´ accaduto l´altro giorno in Val d´Adige, vicino alla frazione di Tessari, ad una cordata di rocciatori composta dal veronese Eugenio Cipriani e dal vicentino Claudio Tessarolo, entrambi giornalisti. Il tratto dell´Adige fra la Chiusa (o Gola) di Ceraino e le quattro frazioni che compongono Brentino Belluno è da diversi decenni terreno d´azione degli arrampicatori.
Ritirandosi dalla valle oltre dodicimila anni fa, il ghiacciaio dell´Adige, ha lasciato scoperte vaste superfici rocciose soprattutto lungo il fianco destro idrografico, nel senso cioè della direzione del fiume. In prevalenza sono formazioni di calcare grigio: roccia ideale per la pratica dell´arrampicata grazie alla solidità e varietà di appigli. Il monte Cimo, con le sue decine di itinerari di più lunghezze di corda, alcuni dei quali di difficoltà estrema, è la struttura rocciosa più frequentata, ma molto apprezzate sono anche le ben più facili vie, anch´esse di più tiri, che si sviluppano sulla parete rocciosa denominata «Trapezio», sopra la frazione di Canale.
La parete venne scoperta alpinisticamente nei primi anni ´80 da Eugenio Cipriani, che vi tracciò una decina di itinerari. Solo tre di questi, però, vennero pubblicizzati. In vista della realizzazione di una guida per arrampicatori, che riguarderà tutto il territorio veronese e alla cui stesura sta lavorando lo stesso Cipriani, assieme a Cristiano Pastorello e ad altri collaboratori, lo scalatore veronese ha rimesso mano al «Trapezio» cercando nuovi spazi di salita...LEGGI TUTTO L'ARTICOLO
Cercavano uno strapiombo e sono finiti dentro a una spettacolare «marmitta dei giganti». E´ accaduto l´altro giorno in Val d´Adige, vicino alla frazione di Tessari, ad una cordata di rocciatori composta dal veronese Eugenio Cipriani e dal vicentino Claudio Tessarolo, entrambi giornalisti. Il tratto dell´Adige fra la Chiusa (o Gola) di Ceraino e le quattro frazioni che compongono Brentino Belluno è da diversi decenni terreno d´azione degli arrampicatori.
Ritirandosi dalla valle oltre dodicimila anni fa, il ghiacciaio dell´Adige, ha lasciato scoperte vaste superfici rocciose soprattutto lungo il fianco destro idrografico, nel senso cioè della direzione del fiume. In prevalenza sono formazioni di calcare grigio: roccia ideale per la pratica dell´arrampicata grazie alla solidità e varietà di appigli. Il monte Cimo, con le sue decine di itinerari di più lunghezze di corda, alcuni dei quali di difficoltà estrema, è la struttura rocciosa più frequentata, ma molto apprezzate sono anche le ben più facili vie, anch´esse di più tiri, che si sviluppano sulla parete rocciosa denominata «Trapezio», sopra la frazione di Canale.
La parete venne scoperta alpinisticamente nei primi anni ´80 da Eugenio Cipriani, che vi tracciò una decina di itinerari. Solo tre di questi, però, vennero pubblicizzati. In vista della realizzazione di una guida per arrampicatori, che riguarderà tutto il territorio veronese e alla cui stesura sta lavorando lo stesso Cipriani, assieme a Cristiano Pastorello e ad altri collaboratori, lo scalatore veronese ha rimesso mano al «Trapezio» cercando nuovi spazi di salita...LEGGI TUTTO L'ARTICOLO
sabato 3 novembre 2012
venerdì 2 novembre 2012
La Prima...2 novembre 2012 ..con le ciaspole ai Laghi di Colbricon
decisamente fuori stagione..ma ci siamo divertiti ! meta, i Laghi di Colbricon, La zona è quella molto frequentata del Passo Valles, ma non in questa stagione, in questo meteo-variabile ponte, di turisti in giro ce ne sono pochi e i rifugi/hotel sono chiusi.
Partiamo da Malga Valles sotto il panorama unico del Cimon della Pala ed "assaggiamo" subito un prato pieno di neve fresca ! nel bosco la neve scarseggia, ma il percorso è sempre facile e divertente.
Raggiungiamo il Rifugio ai laghi di Colbricon, veloce panino, anche perchè il sole è velocemente sparito dietro le cime dei Lagorai e ritorniamo a Passo Valles.
Partiamo da Malga Valles sotto il panorama unico del Cimon della Pala ed "assaggiamo" subito un prato pieno di neve fresca ! nel bosco la neve scarseggia, ma il percorso è sempre facile e divertente.
Raggiungiamo il Rifugio ai laghi di Colbricon, veloce panino, anche perchè il sole è velocemente sparito dietro le cime dei Lagorai e ritorniamo a Passo Valles.
Alle prossime gite !
martedì 30 ottobre 2012
25° MARCIA DI ALPINISTI ED AMBIENTALISTI A CASERA E FORCELLA PALANTINA.
E siamo al 25° anno delle nostre marce, non abbiamo mai mancato ad un appuntamento. Ma per l'ennesima volta la nostra non sarà una presenza rituale, per rispettare una tradizione ormai consolidata o per il piacere di trascorrere una giornata insieme in uno splendido ambiente naturale. Purtroppo non è ancora arrivato quel momento.
Infatti sia Tambre in Veneto che Aviano in Friuli continuano a chiedere l'impianto di collegamento con l'Alpago e il comune di Tambre ha pronto un nuovo progetto di impianto di risalita da Colindes a Forcella Palantina del probabile costo di 20 milioni di euro. E' ora che le due regioni dicano chiaramente che quell'impianto non si può fare (in Veneto) e quindi nemmeno finanziare (da parte della regione Friuli-Promotur). Se il Veneto dovesse approvare l'impianto, in aperto contrasto con quanto previsto dalle normative relative alle aree di Rete Natura 2000 ( la Foresta Demaniale del Cansiglio, sia veneta che friulana, è area SIC e ZPS), le associazioni ambientaliste farebbero partire subito le segnalazioni alla Comunità Europea.
I pericoli di s-vendita di parte del Cansiglio sembrano per il momento sventati, dopo che il consiglio regionale veneto ha votato all'unanimità un ordine del giorno, presentato dalla consigliera Laura Puppato, che impegna la regione a conservare l'unità dell'area e, anzi, a valorizzarne gli aspetti naturalistici.
Noi andremo avanti chiedendo l'istituzione di una Riserva Naturale Regionale e continueremo ad impegnarsi affinchè il Cansiglio venga riconosciuto dall'Unesco quale Patrimonio dell'Umanità.
Nel luogo del nostro tradizionale ritrovo troveremo una sorpresa: Casera Palantina è stata bruciata qualche giorno fa, sono rimasti solo i muri. Non sappiamo se questo atto increscioso, a poche settimane dalla nostra marcia, sia stato provocato da conflitti privati o sia un'intimidazione rivolta a noi, ma in ogni caso noi condanniamo un atto violento e che non renderà certo più facile quel dialogo che ancora ricercheremo e in cui noi continuiamo a sperare.
PER CHI HA A CUORE IL FUTURO DEL CANSIGLIO QUESTO E’ UN APPUNTAMENTO A CUI NON MANCARE, DANDO INOLTRE IL PROPRIO CONTRIBUTO NEL DIFFONDERE L’INFORMAZIONE ED INVITARE ALLA PARTECIPAZIONE.
Il programma di massima è quello degli scorsi anni:
ore 9. 30 incontro al villaggio cimbro di Pian Canaie, tra Campon e Colindes ( S. Anna di Tambre)
ore 10. 00 partenza
ore 11. 30 arrivo a Casere Palantina, pranzo al sacco ed aggiornamenti
suoneranno gli amici del QUARTETTO DESUETO e Massimo di MONTAGNA VIVA con la cornamusa,
leggeremo qualche pagina di Zanzotto e Buzzati
ore 13. 00 partenza per Forcella Palantina e visita all'Ander de le Mate, la grande grotta vicina alla Forcella
ore 14. 30 inizio del rientro
NB: gli amici Friulani potrebbero partire, condizioni atmosferiche permettendo, dal Pian Cavallo e arrivare a Casera Palantina passando per la Forcella.
Per info contattare Antonio Zambon, presidente della delegazione CAI del Friuli VG 3356029058
Le sezioni CAI diMirano, Dolo e Mestre stanno organizzando un corriera. Per info e iscrizioni:
Mirano, Antonio Carlon tel 348 4509677
Dolo, Maria R. Rebeschini tel 328 2296634
Mestre,Guido Furlan tel 347 8305306
FINALMENTE SONO STATI STAMPATI GLI ATTI DEL CONVEGNO DI GIUGNO 2011 SVOLTOSI A VITTORIO VENETO "CANSIGLIO MONTAGNA DA VIVERE". Saranno distribuiti durante l'incontro, oppure potranno essere richiesti all'Ecoistituto del Veneto Alex Langer (Mestre).
Le adesioni dello scorso anno erano le seguenti, chiedo alle associazioni, alle sezioni e ai gruppi di confermarle ( PER FAVORE MANDATE LE CONFERME NON AL MIO INDIRIZZO MA A micheleboato@tin.it per un ulteriore comunicato, prima dell'incontro, con le ultime informazioni:
CAI Veneto e Friuli V G, WWF Veneto e Friuli, Legambiente Veneto e Friuli, Mountain Wilderness Italia, sezione Veneto e Friuli VG, Italia Nostra, Comitato Fadalto, Comitato per il Parco del Cansiglio, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Ecohimal Italia, Gaia Club, Amici dei Tesori del Mondo dell'UNESCO, Ruotalpina, Coordinamento Protezionista Veneto, LIPU Bird Life International, LIPU Pedemontana Trevigiana, LAC Lega Abolizione Caccia del Veneto e del Friuli, ENPA- Ente Nazionale Protezione Animali, Gruppo promotore Parco delle Marmarole, Antelao, Sorapiss- Parco del Cadore, associazione ARCAM, Associazione Amica Terra, Paeseambiente, Amici della Bicicletta di Padova, Comitato Pra Gras, Sezione CAI di Treviso, Circolo Legambiente Maserada,
Circolo Legambiente Piavenire, Movimento Nonviolento, Associazione Culturale Villa Buzzati-il Granaio, AIAB Associazione Italiana Agricoltura Biologica del Friuli, CTG Centro Turistico Giovanile di Belluno, PAS Per Altre Strade, Comitato Col del Roro, Comitato Difesa Torrente Vanoi, Comitato Prà Gras,
Sezione CAI Sacile, aps Guide Alpago Cansiglio
Per informazioni:
Ecoistituto del Veneto Alex langer 041 935666
Toio de Savorgnani 346 6139393
venerdì 26 ottobre 2012
da www.larena.it: Un'estate in vetta, stagione d'oro per la montagna
BALDO e LESSINIA. Il bel tempo ha favorito escursionisti e alpinisti. Grande affluenza, ma anche alcuni gravi incidenti Il Soccorso alpino: «Da fine luglio a metà agosto gli interventi sono cresciuti esponenzialmente»
Baldo e Lessinia. A differenza della scorsa estate, durante la quale la pioggia non ha concesso tregua ad alpinisti ed escursionisti fino ad agosto inoltrato, quella del 2012 è stata una stagione d'oro per gli appassionati di montagna, sia sulle nostre cime che altrove. «Praticamente tutte e trenta le gite programmate», spiega Alessandro Camagna, presidente del Cai Verona, «sono andate a buon fine e sempre con autobus pieni di partecipanti entusiasti, dalle escursioni più semplici alle salite di un certo impegno come quella ai ghiacciai del Monte Rosa fino ai 4.000 e più metri della Punta Parrot, gita effettuata assieme al Geaz di Zevio». La formula adottata è stata quella di accorpare all'interno di una medesima uscita il gruppo escursionistico con quello alpinistico. Una volta giunti a destinazione, i più esperti puntavano a mète impegnative, mentre i meno esperti optavano per tranquille escursioni fra boschi e prati. Bene sono andati pure i corsi della scuola di alpinismo «G. Priarolo», che quest'anno ha compiuto i sessant'anni di attività....
Baldo e Lessinia. A differenza della scorsa estate, durante la quale la pioggia non ha concesso tregua ad alpinisti ed escursionisti fino ad agosto inoltrato, quella del 2012 è stata una stagione d'oro per gli appassionati di montagna, sia sulle nostre cime che altrove. «Praticamente tutte e trenta le gite programmate», spiega Alessandro Camagna, presidente del Cai Verona, «sono andate a buon fine e sempre con autobus pieni di partecipanti entusiasti, dalle escursioni più semplici alle salite di un certo impegno come quella ai ghiacciai del Monte Rosa fino ai 4.000 e più metri della Punta Parrot, gita effettuata assieme al Geaz di Zevio». La formula adottata è stata quella di accorpare all'interno di una medesima uscita il gruppo escursionistico con quello alpinistico. Una volta giunti a destinazione, i più esperti puntavano a mète impegnative, mentre i meno esperti optavano per tranquille escursioni fra boschi e prati. Bene sono andati pure i corsi della scuola di alpinismo «G. Priarolo», che quest'anno ha compiuto i sessant'anni di attività....
martedì 23 ottobre 2012
il racconto.. Ortles-Vorgipfel - 10-11 agosto 2012
Una scelta dettata dalla passione per l'Ortles-Cevedale e per le sue splendide vie classiche in posti selvaggi e poco frequentati, al cospetto di bellissime montagne ahimè teatro del primo conflitto bellico....Si parte !!
Raggiungiamo il rifugio Quinto Alpini per pernottarvi: molto caratteristica l'atmosfera; alla "Quinto", come la chiamano i frequentatori, gestita dal bravo ed appassionato Michele, sul libro del rifugio siamo gli unici di quest'anno a scrivere destinazione Ortlles. Il mattino seguente alle 5 partiamo; saliamo la vedretta dello Zebru, molto crepacciata, fino ad arrivare al Giogo Alto(valico glaciale fra "il Piccolo" e l'Ortles).
La prima parte della cresta, già abbastanza esposta, si percorre camminando, non c'é piu la neve: una volta si passava accanto ad enormi cornici. Giunti ad un avamposto quotato 3720 mt inizia la vera cresta. Come detto, non essendoci più la neve non si riesce a tagliare sul versante sud, ora assolutamente improponibile, ma bisogna seguire scrupolosamente il filo di cresta e scalare i 3 torrioni molto aerei che la caratterizzano.
La roccia non é buona, ma gli spit nei punti più utili aiutano eccome. Con passaggi molto aerei, forse i piu esposti da me fatti, qualcuno di quarto ed oltre, giungiamo all'ultimo torrione che con un'ultimo passaggio un pò atletico in traverso ci porta con una facile cresta di sfasciumi al ghiacciaio e quindi all'anticima, Vorgipfel appunto, quotata 3845 mt.
Assieme a noi arriva anche la nebbia, ci scambiamo i complimenti per la salita, la vetta l'abbiamo entrambi raggiunta varie volte, decidiamo di scendere in fretta per la via dei Meranesi; non riusciamo pero a trovare la traccia, cosi per non sfidare la nebbia scendiamo dalla via normale, che dopo le difficoltà della Vorgipfel sembra facile, ma non da sottovalutare !
Bevuta una buona birra al Payer e già pensato alla prossima avventura, scendiamo passando sotto la temuta Nord. Una gita durata 13 ore, con i miei ritmi blandi; bella ed indimenticabile!!!
impegnato..sula cresta |
uno dei torrioni |
La prima parte della cresta, già abbastanza esposta, si percorre camminando, non c'é piu la neve: una volta si passava accanto ad enormi cornici. Giunti ad un avamposto quotato 3720 mt inizia la vera cresta. Come detto, non essendoci più la neve non si riesce a tagliare sul versante sud, ora assolutamente improponibile, ma bisogna seguire scrupolosamente il filo di cresta e scalare i 3 torrioni molto aerei che la caratterizzano.
La roccia non é buona, ma gli spit nei punti più utili aiutano eccome. Con passaggi molto aerei, forse i piu esposti da me fatti, qualcuno di quarto ed oltre, giungiamo all'ultimo torrione che con un'ultimo passaggio un pò atletico in traverso ci porta con una facile cresta di sfasciumi al ghiacciaio e quindi all'anticima, Vorgipfel appunto, quotata 3845 mt.
la cresta..verso la cima dell'ortles |
Bevuta una buona birra al Payer e già pensato alla prossima avventura, scendiamo passando sotto la temuta Nord. Una gita durata 13 ore, con i miei ritmi blandi; bella ed indimenticabile!!!
GRAZIE TEO...GRAZIE ADM
lunedì 22 ottobre 2012
domenica 21 ottobre 2012
sabato 20 ottobre 2012
da www.corriere.it: Un secolo e mezzo di scalate per unire l'Italia
DOPO 150 ANNI DI VITA, IL CAI HA 320 MILA SOCI
Nel 1863 le prime «salite nazionali» Nasce a Torino il Club Alpino. Il presidente: le montagne sono cerniere, non barriere
MILANO - Un secolo e mezzo in salita. «Le montagne sono cerniere, non barriere» avverte il Cai alle porte dell'anno - il 2013 - della grande festa. E «questo messaggio sarà riportato su tutti i materiali e gli strumenti di comunicazione e accompagnerà ogni singola iniziativa»: è la parola d'ordine delle migliaia di appuntamenti in cantiere nelle 490 sezioni (e oltre 300 sottosezioni) che, dalle Alpi alla Sicilia, uniscono in una cordata ideale oltre 320 mila soci (in costante aumento: sono circa 20 mila in più rispetto a 10 anni fa). «Nessuna autocelebrazione: invece, ripartenza», dice da Bassano, la sua città, Umberto Martini, 66 anni, venticinquesimo presidente generale del Cai, che ha avuto la sua prima tessera nel 1967...
Nel 1863 le prime «salite nazionali» Nasce a Torino il Club Alpino. Il presidente: le montagne sono cerniere, non barriere
MILANO - Un secolo e mezzo in salita. «Le montagne sono cerniere, non barriere» avverte il Cai alle porte dell'anno - il 2013 - della grande festa. E «questo messaggio sarà riportato su tutti i materiali e gli strumenti di comunicazione e accompagnerà ogni singola iniziativa»: è la parola d'ordine delle migliaia di appuntamenti in cantiere nelle 490 sezioni (e oltre 300 sottosezioni) che, dalle Alpi alla Sicilia, uniscono in una cordata ideale oltre 320 mila soci (in costante aumento: sono circa 20 mila in più rispetto a 10 anni fa). «Nessuna autocelebrazione: invece, ripartenza», dice da Bassano, la sua città, Umberto Martini, 66 anni, venticinquesimo presidente generale del Cai, che ha avuto la sua prima tessera nel 1967...
venerdì 19 ottobre 2012
da www.larena.it: Tondini disegna un capolavoro sulla nord-ovest del Civetta
PHOTO BY WWW.PLANETMOUNTAIN.COM |
«Dall'incontro delle più belle pareti con gli arrampicatori più forti», scrisse a suo tempo Dino Buzzati, «sono nati i capolavori dell'alpinismo moderno». Se il grande scrittore e giornalista bellunese fosse ancora vivo non mancherebbe certo di commentare entusiasticamente l'impresa portata a compimento da Nicola Tondini, Alessandro Baù e Alessandro Beber lo scorso settembre sulla «parete delle pareti», la nord-ovest del Civetta. Si chiama «Colonne d'Ercole» ed è senza dubbio destinata a rappresentare un riferimento per chi vorrà, da oggi in poi, misurarsi con le massime difficoltà in arrampicata libera con protezioni tradizionali sulla più alta e verticale muraglia delle Dolomiti. Insomma, una pietra miliare nel lungo cammino dell'alpinismo dolomitico, che corre non distante da quelle che per decenni hanno rappresentato a loro volta altre due pietre miliari: la «Solleder-Lettenbauer» e il diedro «Philipp-Flamm». Ma c'è un motivo in più per guardare con particolare entusiasmo a questa impresa: a realizzarla ha contribuito in maniera determinante il veronese Nicola Tondini, che si è avvicendato come capocordata nell'apertura con il padovano Baù e col trentino Beber..
mercoledì 17 ottobre 2012
La salita al monte bianco..un'impresa da alpinisti
Un utile ed articolato depliant è disponibile grazie al Coordinamento nazionale per lo sviluppo delle attività di montagna e dell’alpinismo, che comprende Ghm, soccorso, mountain wilderness, fondazione Petzl, e altri enti italiani e francesi dedicati alla montagna.
Salita al monte bianco che è diventata di attualità in questa estate causa i numerosi incidenti mortali accorsi ad alpinisti lungo le vie normali utili alla salita del Monte Bianco.
Salita al monte bianco che è diventata di attualità in questa estate causa i numerosi incidenti mortali accorsi ad alpinisti lungo le vie normali utili alla salita del Monte Bianco.
aggiornamento meteo trentino per domenica 21 ottobre ! (gnocchi in Val di Tovel)
"tempo soleggiato e stabile, con temperature sopra la media.."
Vi aspettiamo in Val di Tovel domenica ! Gnocchi per tutti !
domenica 14 ottobre 2012
22-23 ottobre 2012 - Librarverona
estratto dalla brochure PDF:Nel penultimo weekend di ottobre Verona accoglie i suoi lettori di ogni età con una iniziativa dedicata ai libri e alla letteratura, dal titolo “Librar Verona”.
L’iniziativa “Librar Verona” vuole favorire nel cuore della città di Verona, nella splendida cornice di piazza dei Signori e del Loggiato di Fra’ Giocondo, un incontro tra la letteratura, la carta scritta nella sua espressione più ampia possibile e il pubblico veronese e non solo... un momento di cultura legato al mondo del libro scritto !
L’iniziativa “Librar Verona” vuole favorire nel cuore della città di Verona, nella splendida cornice di piazza dei Signori e del Loggiato di Fra’ Giocondo, un incontro tra la letteratura, la carta scritta nella sua espressione più ampia possibile e il pubblico veronese e non solo... un momento di cultura legato al mondo del libro scritto !
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