venerdì 30 marzo 2012

"Il ragazzo che era in lui" di Enrico Camanni

Ritorna Nanni Settembrini e le sue "ricerche". Non è più nel suo mondo - conosciuto e frequentato - del Monte Bianco, ma si è spostato verso est, il mistero si svolge sulla Civetta, per la precisione nel mitico diedro Philipp-Flamm.
Tale mondo non è a lui sconosciuto..alcuni flash back dalla protesta studentesca del 2010 al '68 uniscono il "nostro Montalbano" e i due ragazzi "scomparsi" nel diedro..
Andrea Negri


IL RAGAZZO CHE ERA IN LUI
Enrico Camanni
Vivalda Editori, Torino – 2011
Collana: I Licheni
Pagine: 175 - Prezzo di copertina: 16,50 euro

lunedì 26 marzo 2012

Domenica 15 aprile 2012: Da San Zeno di Verona a Gaium..in bici

la valle dell'Adige

Vi aspettiamo per questo facile percorso ciclabile, abbiamo una piccola variazione al programma, partiamo dalla frazione di Chievo di Verona, riducendo il percorso previsto.
E' un percorso alla portata anche dei bambini; faremo una pausa alla mattina presso il centro di Bussolengo, il pranzo è previsto presso la frazione di Gaium, vicino a Rivoli, presso l'Agriturismo "la Colombara". Pranzeremo all'aperto, disponibile area giochi ed un ampio prato.

Per Informazioni ed iscrizioni:
Luciano Mozzo: tel 329 6478906
Andrea Negri: tel 335 7186186

Obbligatorio il caschetto per i bimbi, vivamente consigliato per gli adulti

Luogo e ora di partenza: Piazza Chievo, Verona - ore 9.00. Disponibili alcuni posti macchina in piazza, in alternativa presso il parcheggio libero di Via Puglie, a 200m dalla piazza.

Lunghezza/Dislivello: circa 40 km, andata e ritorno, facile percorso, anche alla portata dei bimbi, faremo frequenti pause.

ATTENZIONE: l'attività escursionistica e alpinistica è soggetta a rischi e pericoli soggettivi ed oggettivi. L'associazione Amici della montagna declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali infortuni che dovessero verificarsi in danno dei partecipanti nel corso delle escursioni programmate. Si fa presente che l’Associazione Amici della Montagna ha natura prettamente amatoriale, senza scopi di lucro, ed i suoi organizzatori e capo gita non sono professionisti, ma semplici appassionati della montagna, le cui competenze ineriscono esclusivamente alla logistica ed all’illustrazione dei percorsi escursionistici. Si esclude, pertanto, l’assunzione da parte degli stessi di qualsivoglia responsabilità riguardanti la tutela dell’incolumità dei partecipanti. Si fa, infine, presente che la partecipazione alle gite da parte di minori è ammessa solamente laddove questi siano accompagnati da genitori o da accompagnatori adulti che se ne assumano ogni responsabilità.

martedì 20 marzo 2012

23 marzo 2012 - Biblioteca Civica Verona - IL SEGNO SULLA PIETRA

dal sito http://biblioteche.comune.verona.it

Venerdì 23 marzo, alle ore 16.00 in Sala Farinati presso la Biblioteca Civica di Verona si terrà la proiezione di

Il segno sulla pietra.

Il Sahara sconosciuto degli uomini senza nome, film documentario archeologico di Lucio e Anna Rosa, sulle pitture rupestri del Tadrart Acacus (Sahara libico).
Alla proiezione parteciperà il regista, oltre a Francesco Prestopino, Presidente del Centro culturale “Silfio” e Vicepresidente dell’ AIRL, il critico cinematografico Roberto Tirapelle, l’attrice Giulia Caiolotto, mentre la moderatrice sarà la giornalistaClaudia Farina.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, la Regione Veneto e l’AIRL (Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia).

La storia millenaria del Sahara racconta di un alternarsi di fasi climatiche estreme: periodi di grandi aridità, di grandi piogge, e dietro di esse le vicende di uomini che ebbero la ventura di scegliere quella terra come loro dimora.
12000 anni fa, dopo una fase di aridità estrema, ritornò la pioggia e la vita ricominciò a germogliare lentamente.
Così, nel Sahara centrale, sui massicci del Tadrart Acacus e del Messak, nel sud ovest della Libia, si formarono le prime comunità, tenaci e vitali, culturalmente compiute, che seppero definire la loro identità non solo attraverso la pura sopravvivenza materiale del gruppo, ma che riuscirono anche ad elevare a linguaggio pittorico, quindi complesso, il loro vissuto quotidiano ed il loro primitivo bisogno di trascendenza.
I ripari che li accoglievano, divennero attraverso l'arte rupestre, dalla fine del Pleistocene all’Olocene, fino all'ultima desertificazione, sede e conservazione di un sapere, libri di pietra sui quali si dipanava e si affermava una vicenda umana che ancora oggi mostra intatta tutta la sua straordinaria ed avvincente magia.


Informazioni e contatti:
Biblioteca Civica
tel. 045 8079700
E-mail bibliotecacivica.eventi@comune.verona.it

mercoledì 7 marzo 2012

A Montecchio Maggiore una mostra dedicata alle montagne andine: "Al partir por los Andes" dal 4 febbraio al 18 marzo 2012

Prendiamo spunto dal sito http://www.casadicultura.it/ :
" NUOVA ESPOSIZIONE | Ogni anno la CCC legherà il suo nome a progetti di solidarietà nei diversi continenti, con l’intento di costruire relazioni culturali e fare ciclicamente un giro del mondo solidale. Cominceremo a febbraio con il Sudamerica ospitando in prima assoluta la mostra fotografica AL PARTIR POR LOS ANDES del geologo esploratore Franco Michieli e del sacerdote Padre Topio.
Due eccellenti fotografi sul campo che ci porteranno a scoprire immagini esclusive della Cordillere Blanca, Huayhuash, Real e il lavoro dei volontari italiani dell’Operazione Mato Grosso, ai confini tra Bolivia e Perù. Franco Michieli, riconosciuto a livello internazionale come uno dei maggiori esploratori delle montagne andine, voce autorevole dell’esplorazione geografica contemporanea, presenterà in anteprima alla CCC la prima guida organica di queste montagne: dopo anni di lavoro ed esplorazione il libro vedrà la luce proprio nei giorni dell’esposizione, all’interno della quale saranno esposte fotografie protagoniste della pubblicazione. Nel corso della mostra sono inoltre in programma una sfilata di moda italo-peruviana (design di uno stilista italiano pensato per i laboratori artigianali delle Ande) e una presentazione dell’OMG mediante collegamenti “cibernetici” con le Guide Andine Don Bosco di Marcarà in Perù, messe in rete dal Direttore della CCC, Alberto Peruffo, curatore della mostra. A breve ulteriori dettagli e la brochure-catalogo nel formato classico della CCC. Inaugurazione della mostra con la sfilata di moda italo-peruviana sabato 4 febbraio 2012 "

martedì 6 marzo 2012

sui Lessini..cadono meteoriti: da www.larena.it «Meteorite? Mai vista finora una così»

IL PARERE DEGLI ESPERTI. Anna Maria Fioretti, ricercatrice del Cnr: «Ha una sfumatura strana, ma vorrei esaminarla»
Romano Serra: «Sembra verniciata, ma per capirne la vera natura servono le analisi»
L'area in cui si trovava la pietra trovata a RoverèAttorno al misterioso ritrovamento a San Francesco di Roverè (la foto è stata inviata per conoscenza e per un parere a cinque esperti del settore) si è acceso l'interesse del mondo scientifico. La prima reazione è stata quella dell'incredulità: «Per dire cosa sia questo oggetto, bisogna averlo in mano. A volte ci sono delle rocce che solo con analisi dettagliate si mostrano per quello che sono, meteoriti o meno. L'impressione è che non sia una meteorite», taglia corto Romano Serra del Dipartimento di Fisica dell'università di Bologna, che è ritenuto uno dei massimi esperti in materia e che pensa addirittura a uno scherzo. Perché? «Perché si nota una macchia di colore che è lo stesso della pietra sul ceppo di legno dov'è stata messa per essere fotografata», suggerisce da attento osservatore. «Io sono un gran praticone di meteoriti», confessa, «ma una cosa del genere non l'ho mai vista. Non è lunare, non è marziana, non è una delle meteoriti che finora abbiamo conosciuto. Se lo fosse potrebbe arrivare da Mercurio, ma per determinare cosa sia occorrono analisi molto sofisticate e complesse...

domenica 4 marzo 2012

mercoledì 7 marzo 2012 • Alaska come il GPS può cambiare il modo di viaggiare

Il Denali - photo by Wikipedia
riceviamo e pubblichiamo:
Seconda serata della 14a rassegna
"C'E' MONDO FUOR DA QUESTE MURA"
mercoledì 07.03. 2012 - ore 20.45
presso sala "Nicola Tommasoli" - via Ludovico Perini, 7 – Verona

Una premessa per questa serata: spero che il titolo non sia frainteso, non sarà una conferenza tecnica… noi raccontiamo di viaggi e continueremo a farlo.

Le guide di viaggio sono sempre più dettagliate, foto di luoghi su internet anticipano il ns. sguardo, cartine stradali e topografiche ci aiutano a muovere i nostri passi. Oggi anche la tecnologia, con il GPS, ci accompagna nei nostri viaggi, ma qualche volta va in tilt e ci fa perdere l’orientamento, ci porta fuori strada…sarà mica che ci vuol lasciare un po’ di libertà, una piccola via di fuga per sperimentare un po’ la sorpresa di qualcosa di ignoto?
In Alaska, dove la neve e i ghiacci sembrano assimilare ogni luogo, ci lasceremo sorprendere e guidare da Marilena e Giorgio, che quella terra l’hanno scandagliata in lungo ed in largo, sapendo cogliere con garbo il fascino del “L’ultima Frontiera”.
Ghiacciai a picco sul mare, fiordi di colore blu intenso, la varietà di fauna sono soltanto alcuni esempi del patrimonio ambientale presente in questi luoghi.
La spedizione scientifica, la quinta organizzata dall'ing. Meroni e sponsorizzata dall’Accademia Kronos (Onlus da sempre sensibile alle tematiche ambientali e al turismo responsabile), oltre a documentare i cambiamenti climatici, ha come l'obiettivo la creazione di un portale internet, con un database contenente le principali informazioni relative ai punti di particolare interesse storico e naturalistico, alle strutture ricettive, alle vie di accesso, il tutto corredato da immagini e filmati.Giorgio Meroni, ingegnere e capo spedizione, e Marilena Laveneziana, tecnico ambientale, sono due giovani laureati che vivono nei pressi di Lecco. Si sono posti una domanda semplice: perché non utilizzare il GPS (Global Positioning System), questa nuova tecnologia, per migliorare i servizi e offrire una proposta innovativa? Nasce lo Studio TecnicoMeroni (http://www.gpsbrianza.com/ ). La sfida che stanno affrontando potrebbe rivoluzionare il modo di viaggiare !
Durante la serata interverrà Mario Spezia che ci presenterà l'applicazione del GPS sul territorio veronese (sito http://www.collineveronesi.it/)

torna il lupo in Lessinia.. da www.larena.it "Gli ultimi «bolf» vennero visti nel 1880 nei boschi di Giazza"

PHOTO BY WIKIPEDIA
Il lupo, che nel dialetto della Lessinia è chiamato «loo» e in lingua cimbra «bolf» (dal tedesco wolf), ha sempre abitato l'immaginario collettivo delle popolazioni dell'altopiano: sono decine i racconti, le favole, le testimonianze attorno alla presenza di un animale che ha occupato questo territorio dalla preistoria fino alla seconda metà dell'800, quando la caccia e la riduzione del suo habitat, lo hanno portato alla scomparsa. Gli ultimi lupi vennero avvistati a Giazza nel 1880.
Un provvedimento emanato a Venezia il 2 febbraio 1818 dal governatore Pietro conte di Goëss, avverte che «sua maestà imperiale regia (l'imperatore d'Austria, ndr) a cui sta costantemente a cuore il bene de' propri sudditi, ha determinato di stabilire i seguenti premi per l'uccisione delle fiere, che si vanno ad indicare». E l'elenco distingue l'orsa, pagata 40 fiorini (104 lire italiane) dall'orso che ne vale 30 (78 lire); la lupa valutata 25 fiorini (65) e il lupo 20 (52), mentre per una caccia grossa che consegni un orso e lupo inferiore a un anno di età si pagano stranamente solo 10 fiorini mentre in lire il premio equivale a quello di un lupo adulto (52).
La raccomandazione è che «le dimande per simili premj dovranno essere corredate di regolari documenti comprovanti l'uccisione e qualità della fiera, per la quale viene chiesta la promessa gratificazione». Secondo la tradizione, i cacciatori che si organizzavano per uccidere i lupi, ricevevano un compenso per ogni esemplare abbattuto, da dividere in parti uguali fra tutti i partecipanti, mentre a chi materialmente aveva avuto il colpo in canna più «fortunato», oltre a ricevere la sua parte aveva anche diritto a tenere la pelliccia del lupo, usata con orgoglio per ricoprire i bavari dei tabarri..