All'indomani del centenario della fine della Grande Guerra,ripercorreremo i sentieri di una montagna che fu teatro di asprissimi e sanguinosissimi combattimenti tra il Regio Esercito Italiano e quello dell'Impero Austroungarico.
La meta della nostra gita sarà il Corno Battisti, cima che prende il nome dal Tenente degli Alpini Cesare Battisti che proprio in quel punto fu catturato dagli Austroungarici al termine di una battaglia.
La meta della nostra gita sarà il Corno Battisti, cima che prende il nome dal Tenente degli Alpini Cesare Battisti che proprio in quel punto fu catturato dagli Austroungarici al termine di una battaglia.
Insieme al tenente Cesare Battisti fu
catturato anche il Sottotenente Fabio Filzi anche lui facente parte
della numerosa compagine di cittadini Trentini che scelsero di
arruolarsi volontariamente nelle file del Regio Esercito Italiano a
sostegno della guerra per l'annessione all'Italia del Trentino (Sulla
cima ci sono 2 cippi a ricordo di quell'evento).
A distanza di cento anni sono ancora
ben visibili le traccie dei tremendi combattimenti che sono avvenuti
in quei luoghi che al tempo erano il confine tra il Regno d'Italia e
l'Impero Austroungarico.
Nel corso di questi cento anni la
natura è riuscita a ricucire molte ferite impresse al territorio in
quegli anni e a tal proposito meritano una vista i rifugi della
zona dove sono in mostra parecchie foto e altri cimeli che
testimoniano la devastazione compiuta dai furiosi combattimenti tra il 1915 e il 1918.
Da segnalare per gli alpinisti
esperti che sul Corno Battisti esiste una fitta rete di gallerie
scavate durante la guerra e in parte percorribili con una
attrezzatura adeguata.
Per info e iscrizioni:
Gianni Morandini 3485290404
o morandini.gianni@gmail.com
Luogo e ora di
ritrovo: Casello di Verona Nord ore 07.30
Percorso: A22 fino all'uscita di Rovereto Sud- Rovereto-Giazzera-Località Malga Cheserle
Dislivello: 600/700 metri
Difficoltà: EE
Descrizione del percorso:
Partenza: malga Cheserle - quota 1400
Arrivo: giro ad anello: valico del Menderle 1680 metri, monte Corno Battisti, monte Testo 2000 metri, rifugio Vincenzo Lancia quota 1800
Sopra le poche case di Giazzera, la strada continua, e nella bella stagione ci consente di addentrarci nella valletta: punto di partenza ottimale per numerose escursioni.
Imbocchiamo il sentiero SAT 122 e, in breve tempo, sbuchiamo sui pascoli di malga Zocchi, arrivando ad un bivio segnalato da tabelle escursionistiche. Proseguendo diritti arriveremmo subito alla bocchetta dei Foxi; allunghiamo di poco piegando ad ovest lungo una stradina forestale e poi, dal valico del Menderle, sulla dorsale, in mezzo ai mughi e alle caratteristiche baite in pietra.
Con pendenza trascurabile raggiungiamo la Selletta Battisti (1740 metri) e le steli commemorative: qui vennero catturati gli irrendentisti Filzi e Battisti, poi giustiziati al Castello del Buonconsiglio a Trento. La cima del "Corno" è in vista; scendendo sul versante sud troveremmo numerosissime testimonianze belliche.
Ritorniamo alla selletta, arrivando finalmente alla già nominata bocchetta dei Foxi: un bivio ci pone la scelta fra il sentiero escursionistico 102/A ed il sentiero "EE" 102, più diretto. Entrambi poi arrivano alla bocchetta delle Corde.
Scendiamo alla bocchetta delle Corde e poi, per sentiero SAT 105, alla malga Pozze 1810 metri, al rifugio Lancia e quindi su una carrareccia si tornerà al punto di partenza