giovedì 13 giugno 2019

Domenica 7 Luglio 2019- 101 anni dopo.. il Corno Battisti - Monte Pasubio

All'indomani del centenario della fine della  Grande Guerra,ripercorreremo i sentieri di una montagna che fu teatro di asprissimi e sanguinosissimi combattimenti tra il Regio Esercito Italiano e quello dell'Impero Austroungarico.

La meta della nostra gita sarà il Corno Battisti, cima che prende il nome dal Tenente degli Alpini Cesare Battisti che proprio in quel punto fu catturato dagli Austroungarici al termine di una battaglia.
Insieme al tenente Cesare Battisti fu catturato anche il Sottotenente Fabio Filzi anche lui facente parte della numerosa compagine di cittadini Trentini che scelsero di arruolarsi volontariamente nelle file del Regio Esercito Italiano a sostegno della guerra per l'annessione all'Italia del Trentino (Sulla cima ci sono 2 cippi a ricordo di quell'evento).
A distanza di cento anni sono ancora ben visibili le traccie dei tremendi combattimenti che sono avvenuti in quei luoghi che al tempo erano il confine tra il Regno d'Italia e l'Impero Austroungarico.
Nel corso di questi cento anni la natura è riuscita a ricucire molte ferite impresse al territorio in quegli anni e a tal proposito meritano una vista i rifugi della zona dove sono in mostra parecchie foto e altri cimeli che testimoniano la devastazione compiuta dai furiosi combattimenti tra il 1915 e il 1918.  
Da segnalare per gli alpinisti esperti che sul Corno Battisti esiste una fitta rete di gallerie scavate durante la guerra e in parte percorribili con una attrezzatura adeguata.


Per info e iscrizioni: 
Gianni Morandini 3485290404 
o morandini.gianni@gmail.com

Luogo e ora di ritrovo: Casello di Verona Nord ore 07.30

Percorso: A22 fino all'uscita di Rovereto Sud- Rovereto-Giazzera-Località Malga Cheserle

Dislivello: 600/700 metri
Difficoltà: EE

Descrizione del percorso:
Partenza: malga Cheserle - quota 1400
Arrivo: giro ad anello: valico del Menderle 1680 metri, monte Corno Battisti, monte Testo 2000 metri, rifugio Vincenzo Lancia quota 1800
Sopra le poche case di Giazzera, la strada continua, e nella bella stagione ci consente di addentrarci nella valletta: punto di partenza ottimale per numerose escursioni.
Imbocchiamo il sentiero SAT 122 e, in breve tempo, sbuchiamo sui pascoli di malga Zocchi, arrivando ad un bivio segnalato da tabelle escursionistiche. Proseguendo diritti arriveremmo subito alla bocchetta dei Foxi; allunghiamo di poco piegando ad ovest lungo una stradina forestale e poi, dal valico del Menderle, sulla dorsale, in mezzo ai mughi e alle caratteristiche baite in pietra.
Con pendenza trascurabile raggiungiamo la Selletta Battisti (1740 metri) e le steli commemorative: qui vennero catturati gli irrendentisti Filzi e Battisti, poi giustiziati al Castello del Buonconsiglio a Trento. La cima del "Corno" è in vista; scendendo sul versante sud troveremmo numerosissime testimonianze belliche.
Ritorniamo alla selletta, arrivando finalmente alla già nominata bocchetta dei Foxi: un bivio ci pone la scelta fra il sentiero escursionistico 102/A ed il sentiero "EE" 102, più diretto. Entrambi poi arrivano alla bocchetta delle Corde. 

Scendiamo alla bocchetta delle Corde e poi, per sentiero SAT 105, alla malga Pozze 1810 metri, al rifugio Lancia e quindi su una carrareccia si tornerà al punto di partenza

domenica 9 giugno 2019

20-21 luglio 2019 Wildspitze .. la seconda cima dell'Austria

Percorso Alpinistico - si richiede completa autonomia nelle capacità alpinistiche ed attrezzatura (normale attrezzatura da ghiacciaio+caschetto)


La Wildspitze (3772 m) è la vetta più alta delle Otzaler Alpen e la seconda dell'Austria dopo il Grosglockner (3798 m). Completamente circondata di ghiacciai, si presta a belle e frequentate cavalcate d'alta quota relativamente facili e poco di moda tra gli alpinisti italiani, come anche la breve parete nord (circa 300 metri a 50°) variante più difficile, ma anche più ambita.

Per Informazioni ed Iscrizioni:
Andrea Negri 335 7186186 - Silvano Pasquali 348 9259825

Partenza dal parcheggio di Verona Nord ore 8.00

Dislivello salita secondo giorno: 950 m
Difficoltà: PD con pendenze glaciali fino a 30°
Durata: 3/4 h la salita dal rifugio; 2/3 h la discesa

Rifugio Breslauerhutte 
Accesso e descrizione percorso: dal Passo del Rombo (2483 m) in Val Passiria, si valica la frontiera e dopo 19 km si arriva alla borgata di Zwieselstein (1472 m). Qui si devia a sinistra per successivi 13 km, fino a Vent (1896 m) alla testata della Ventertal, nel cuore delle Otzaler Alpen, dove si parcheggia. Si sale il sentiero che, dopo avere oltrepassato la località di Stablein, raggiunge in 3 h la Breslauerhutte. È anche possibile usufruire della seggiovia che porta a Stablein (2356 m)riducendo i tempi.
Punto d'appoggio: Breslauerhutte (2844 m)

Salita: ci si incammina sulla morena portandosi verso la Vedretta di Mitterkar che, dopo il suo tratto finale più ripido (alcuni passaggi attrezzati), giunge a una sella, la Mitterkarjoch (3470 m). Dalla sella, che consente di mettere piede sul grande ghiacciaio sovrastante, si devia verso destra affrontando il pendio ghiacciato poco ripido, ma insidioso per la presenza di crepacci, che porta alla cresta sud e, per un ultimo breve tratto di roccette in prossimità della vetta sud, la Sudgipfel (3768 m). Proseguendo per un breve tratto di cresta nevosa si tocca la cima nord, la Nordgipfel (3765 m). Discesa: per la via di salita.

ATTENZIONE: l'attività escursionistica e alpinistica è soggetta a rischi e pericoli soggettivi ed oggettivi. L'associazione Amici della montagna declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali infortuni che dovessero verificarsi in danno dei partecipanti nel corso delle escursioni programmate. Si fa presente che l’Associazione Amici della Montagna ha natura prettamente amatoriale, senza scopi di lucro, ed i suoi organizzatori e capo gita non sono professionisti, ma semplici appassionati della montagna, le cui competenze ineriscono esclusivamente alla logistica ed all’illustrazione dei percorsi escursionistici. Si esclude, pertanto, l’assunzione da parte degli stessi di qualsivoglia responsabilità riguardanti la tutela dell’incolumitàdei partecipanti. Si fa, infine, presente che la partecipazione alle gite da parte di minori è ammessa solamente laddove questi siano accompagnati da genitori o da accompagnatori adulti che se ne assumano ogni responsabilità.