..la meteo incerta dell'ultimo fine settimana ci ha costretto a rimandare la gita al prossimo sabato/domenica.
Bovolone - Verona. L’Associazione opera nella zona del basso veronese dal 1991. Nata per iniziativa di un gruppo di amici appassionati di montagna, si propone come obiettivo quello di mettere in contatto fra di loro gli escursionisti e alpinisti della nostra zona. -> Info: adm91blog@gmail.com
lunedì 30 luglio 2012
giovedì 26 luglio 2012
mercoledì 25 luglio 2012
Anticipazioni dal Filmfestival Lessinia 2012..
estratto dal sito: http://www.filmfestivallessinia.it/it/
"Sarà il lupo uno dei protagonisti del XVIII Film Festival della Lessinia. Nella retrospettiva tematica che il festival dedicherà al più celebre e affascinante abitante delle montagne, ci sarà occasione di rivedere il celebre Zanna Bianca nella storica produzione Walt Disney eccezionalmente concessa per una proiezione in Lessinia. Per i bambini sarà tra i protagonisti il mezzo-lupo Balto di Simon Wells e la storia della piccola Misha diSopravvivere coi lupi di Véra Belmont. Per Le Notti del Festival, le proiezioni notturne, in programma l’inquietante capolavoro di Neil Jordan, In compagnia dei lupi, e, in anteprima italiana, una nuova produzione svizzera, Trapped di Philippe Weibel. Workshop per bambini, spettacoli teatrali, escursioni e laboratori con i cani addestrati completano il programma di questo omaggio al lupo."
"Sarà il lupo uno dei protagonisti del XVIII Film Festival della Lessinia. Nella retrospettiva tematica che il festival dedicherà al più celebre e affascinante abitante delle montagne, ci sarà occasione di rivedere il celebre Zanna Bianca nella storica produzione Walt Disney eccezionalmente concessa per una proiezione in Lessinia. Per i bambini sarà tra i protagonisti il mezzo-lupo Balto di Simon Wells e la storia della piccola Misha diSopravvivere coi lupi di Véra Belmont. Per Le Notti del Festival, le proiezioni notturne, in programma l’inquietante capolavoro di Neil Jordan, In compagnia dei lupi, e, in anteprima italiana, una nuova produzione svizzera, Trapped di Philippe Weibel. Workshop per bambini, spettacoli teatrali, escursioni e laboratori con i cani addestrati completano il programma di questo omaggio al lupo."
sabato 21 luglio 2012
venerdì 13 luglio 2012
da www.larena.it: Fa 100 croci fino alla sua Un altro dramma-verità
estratto da www.larena.it
13 LUGLIO 2012 - VELO. Questa sera al debutto «Toni delle croci», testo e regia di Alessandro Anderloni. Le Falìe continuano la serie di spettacoli in cui il paese inscena la propria storia. Stavolta è la vita del Toni un «matto di guerra» e scultore ucciso dai nazifascisti
Velo. Un'altra storia vera, un'altra storia tolta dall'oblio della piccola cronaca che aiuta a capire la grande storia è il tema della nona commedia del regista autore e compositore di Velo Alessandro Anderloni che presenterà con Le Falìe oggi alle 21 al teatro di Velo Toni delle croci, la storia vera di Antonio Paggi detto Toni il matto, scalpellino di contrada Bazani di Roverè, vissuto a cavallo fra Ottocento e Novecento, costruttore assieme al fratello Battista, detto Tita, della Casa delle croci, un'abitazione incompiuta, consacrata da decine di croci scolpite nella roccia, nei sassi d'angolo, sugli stipiti, sul pavimento, sui davanzali, all'interno e all'esterno, dove altre croci si trovano sulle lastre che delimitano il prato e la stradina d'accesso. Era rimasta fino a pochi anni come l'aveva lasciata il suo costruttore, ucciso da un colpo di fucile alla schiena il 7 febbraio 1944, da un gruppo armato, forse di tedeschi e fascisti in rastrellamento. Pare che l'autore del gesto fosse un diciassettenne tornato qualche giorno dopo sul posto: di lui volutamente o per disgrazia si sono persi nome e tracce. Toni non era un soggetto facile; oggi si parlerebbe di disadattato, allora più semplicemente di matto perché introverso e asociale agli occhi dei più che lo vedevano camminare avvolto in tabarro e cappello neri trascinando un bastone e biascicando una litania, come un lamento o una preghiera, una specie di Om mantrico che non lo abbandonava mai, quando scolpiva pietre, costruiva muri o stava inginocchiato in chiesa...
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13 LUGLIO 2012 - VELO. Questa sera al debutto «Toni delle croci», testo e regia di Alessandro Anderloni. Le Falìe continuano la serie di spettacoli in cui il paese inscena la propria storia. Stavolta è la vita del Toni un «matto di guerra» e scultore ucciso dai nazifascisti
Velo. Un'altra storia vera, un'altra storia tolta dall'oblio della piccola cronaca che aiuta a capire la grande storia è il tema della nona commedia del regista autore e compositore di Velo Alessandro Anderloni che presenterà con Le Falìe oggi alle 21 al teatro di Velo Toni delle croci, la storia vera di Antonio Paggi detto Toni il matto, scalpellino di contrada Bazani di Roverè, vissuto a cavallo fra Ottocento e Novecento, costruttore assieme al fratello Battista, detto Tita, della Casa delle croci, un'abitazione incompiuta, consacrata da decine di croci scolpite nella roccia, nei sassi d'angolo, sugli stipiti, sul pavimento, sui davanzali, all'interno e all'esterno, dove altre croci si trovano sulle lastre che delimitano il prato e la stradina d'accesso. Era rimasta fino a pochi anni come l'aveva lasciata il suo costruttore, ucciso da un colpo di fucile alla schiena il 7 febbraio 1944, da un gruppo armato, forse di tedeschi e fascisti in rastrellamento. Pare che l'autore del gesto fosse un diciassettenne tornato qualche giorno dopo sul posto: di lui volutamente o per disgrazia si sono persi nome e tracce. Toni non era un soggetto facile; oggi si parlerebbe di disadattato, allora più semplicemente di matto perché introverso e asociale agli occhi dei più che lo vedevano camminare avvolto in tabarro e cappello neri trascinando un bastone e biascicando una litania, come un lamento o una preghiera, una specie di Om mantrico che non lo abbandonava mai, quando scolpiva pietre, costruiva muri o stava inginocchiato in chiesa...
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domenica 8 luglio 2012
mercoledì 4 luglio 2012
28-29 luglio 2012 - Via Ferrata dei Molignon dal Rifugio Alpe di Tires / Catinaccio d'Antermoia
Rifugio Alpe di Tires - photo by http://www.tierseralpl.com |
Il II° giorno godremo della vista di alcuni tra i +famosi 3000 delle Dolomiti: Sassolungo, Piz Boè, Tofane, Sorapìs, Antelao, Marmolada, Civetta, Cimon della Pala.
Se il meteo e la voglia ci sosterranno potremo concatenare la +facile e facoltativa ferrata al Catinaccio d'Antermoia.
Per informazioni ed iscrizioni:
Paolo Bolognese: 338 7085622
Enrico Bergamini: 339 7763285
Luogo e ora di partenza: parcheggio presso il casello di Verona sud ore 7
percorso stradale: BZ nord - Val di Tires - Bagni di Lavina Bianca (1160m.)
Attrezzatura indispensabile:
Kit da ferrata completo e caschetto
Descrizione del percorso:
I°giorno: attraverso la Val Ciamin e il Buco dell'Orso al rif Alpe di Tires (2440m.), dislivello 1300m. 3h30' diff. EE.
II°giorno: ferrata Laurenzi dislivello 500m. 4h30' diff. EEA molto difficile e solo in parte attrezzata. Rientro a Lavina Bianca attraverso P.so Principe e il rif. Bergamo 250m. dislivello in salita e 1600m. in discesa 3h30'. Se decideremo di fare anche la ferrata al Catinaccio d'Antermoia 250m.+250m. e +2h30'.
lunedì 2 luglio 2012
Le foto della gita sullo Sciliar
Ecco le foto della gita di domenica 24 giugno al sentiero geologico del Riofreddo,
nel gruppo dello Sciliar.
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