sabato 25 settembre 2010

Domenica 10 ottobre 2010: VAL DI TOVEL – Malga Tuena

..il meraviglioso spigolo sopra Malga Tuena
Adm offre a tutti i partecipanti un piatto di pasta presso la Malga Tuena!
E’ indispensabile l’iscrizione !
Per informazioni ed iscrizioni: Andrea Negri tel 335 7186186
Luogo e ora di Partenza: parcheggio casello di Verona Sud - ore 7:30
Dislivello: 600 m fino alla malga Tuena
Tempo di percorrenza: 1,5/2 ore fino a Malga Tuena
Difficoltà: E - escursionistico - facile percorso, alla portata anche di famiglie e bambini
Descrizione percorso:
partenza dal parcheggio presso il lago di tovel si imbocca il sentiero dal lago che in circa 1 ora e mezza ci porterà alla Malga Tuena (segnavia 309, in prossimità del centro visitatori).
La discesa verrà effettuata lungo il sentiero che ci riporterà alla località "la porta" a 1032 m.

da www.larena.it: Cessato pericolo, ha riaperto la strada dei tredici Comuni

SELVA DI PROGNO. I lavori di messa in sicurezza necessari dopo la frana di agosto si sono conclusi in anticipo L'intervento ha previsto la posa di rete metallica in funi d'acciaio sulla parete del Monte Aguzzo Prossime opere a Giazza
È stata riaperta ieri, con una decina di giorni d'anticipo sul contratto d'appalto, la strada provinciale 13 «dei tredici Comuni», che era stata interrotta la sera di venerdì 13 agosto, dopo che verso le 20.30, con un gran boato, si era staccata dalla parete sud-est del Monte Aguzzo una frana che aveva provocato l'abbattimento di numerosi faggi, fermandosi a una sessantina di metri dall'asfalto. L'instabilità era tale, che si provvide all'immediata chiusura della strada che collega Velo con Selva di Progno e la Lessinia centrale con la Val d'Illasi. Il sopralluogo tecnico del mattino successivo permise di verificare che le piogge torrenziali di quei giorni avevano causato il distacco di un grosso diedro, come ha riconosciuto immediatamente il geologo Ugo Franceschetti, dell'unità operativa dissesto idroegeologico e Protezione civile della Provincia: mille metri cubi di roccia calcarea, accompagnata da tantissimo fango e terra argillosa. L'assessore alla Protezione civile e alle politiche montane, Giuliano Zigiotto, aveva subito disposto un fondo di 70 mila euro per un intervento d'urgenza che permettesse di riaprire la strada con tutte le garanzie di sicurezza e i lavori sono stati affidati alla ditta Unirock di Bolzano..
Leggi tutto l'articolo su www.larena.it

giovedì 23 settembre 2010

Tocati Verona 2010: Narrazioni in gioco

C'è anche la montagna al Tocati ...
Segnaliamo dal sito http://www.tocati.it/narrazioni.php:
Uomini e donne di cultura che partono dal proprio vissuto per raccontare esperienze, riflessioni e implicazioni del gioco
Ricordiamo che tutti gli incontri sono ad ingresso grautito, fino ad esaurimento posti.

Carlo Grande e Alessandro Anderloni
GIO 21.00 - Biblioteca Civica Sala Farinati, Vicolo San Sebastiano 3

Serata con Alessandro Anderloni e Carlo Grande. Introduce Agostino Contò, direttore della Biblioteca Civica di Verona. Carlo Grande, torinese, è autore di vari romanzi e racconti ("La via dei lupi", Premio Grinzane Montagna 2006) , il più recente è "Terre Alte" (2008, Ponte Alle Grazie), dedicato alla natura e alla montagna, omaggio al gusto del salire accettandone i rischi e le avventure, per non cancellare il proprio "paesaggio interiore". A dialogare con lo scrittore, c'è Alessandro Anderloni, scrittore, compositore, regista simbolo della Lessinia, ideatore di "Velo -Festival" e di "Film Festival Lessinia". Dopo l'incontro Alessandro Anderloni presenta spezzoni originali di film sul tema "Gioco e Montagna".

Alberto Schön e Elisabetta Marchiori
VEN 17.30 - Biblioteca Civica Sala Farinati, Vicolo San Sebastiano 3
L'incontro propone un intreccio di memorie autobiografiche di genere e riflessioni psicoanalitiche fra Alberto Schön e Elisabetta Marchiori. Introduce: Chiara Stella, insegnante e psicoterapeuta dell'infanzia. Alberto Schön è medico neurologo, membro della Società Psicoanalitica Italiana (S.P.I.) e Internazionale. Si occupa di psicoanalisi applicata all'umorismo, alla creatività, all'esperienza estetica. I suoi pazienti (così si legge nella sua biografia) "lo hanno perfezionato" a proposito di angosce, contraddizioni, dubbi, per cui, adesso, può parlare di questi temi. Riflessione a due voci con Elisabetta Marchiori, medico psichiatra, membro della Società Psicoanalitica Italiana, raffinata cultrice di cinema e di animazione.


Lorenzo Cremonesi e Marco Albino Ferrari
VEN 21.00 - Biblioteca Civica Sala Farinati, Vicolo San Sebastiano 3

Il tema è "Il gioco dell'alpinismo: aspetti ludici dell'arrampicarsi": ne parlano Lorenzo Cremonesi e Marco Albino Ferrari, introduce: Beppe Muraro, giornalista Rai. Lorenzo Cremonesi, giornalista, inviato speciale del "Corriere della Sera" nelle zone di crisi mediorientale, autore per la Rizzoli del libro-testimonianza del 2008 "Dai nostri inviati", è ospite a "Narrazioni in gioco" in veste di esperto alpinista. Nell'incontro con Marco Albino Ferrari, giornalista e scrittore ("La sposa dell'aria" Feltrinelli, 2010), fondatore del bimestrale "Meridiani Montagne", rivela quanto le esperienze ludiche infantili abbiano giocato sulla sua passione: arrampicarsi.

Roberto Piumini e Patrizia Ercole
SAB 9.00 - Chiesa S. Maria in Chiavica
"Storie dell'Orizzonte"
è uno spettacolo di racconti e poesie di Roberto Piumini, recitati dall'autore e da Patrizia Ercole, con musiche originali di Andrea Basevi. Segue conversazione con Roberto Piumini, autore di filastrocche, poesie, poemi, fiabe, racconti, romanzi, testi teatrali. Scrive testi per opere musicali di Sergio Liberovici, Andrea Basevi Gambarana, Pavle Merkù, Dimitri Nicolau, Mario Ruffini e altri musicisti. Per dieci anni ha scritto i testi per il programma televisivo "Albero Azzurro". Patrizia Ercole è attrice e regista-pedagoga, diplomata alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova. Partecipa anche Andrea Basevi, docente al Conservatorio di Alessandria, autore di opere musicali per ragazzi, direttore artistico dell'Associazione Sant' Ambrogio Musica e membro dell' Aikem.

Franco Pajno Ferrara
SAB 15.00 - Biblioteca Civica Spazio Nervi, Via Cappello 43
"Giocare con l'inconscio della montagna"
è il titolo del laboratorio sull'immaginario della montagna condotto da Franco Pajno Ferrara. Introduce Luisa Lissoni, psicoterapeuta. Si passa dalle visioni della montagna incantata alle montagne di rifiuti; dalla realizzazione creativa concreta (con materiali di recupero) e dal lavoro tattile all'analisi sulla riflessione simbolica e sulle rappresentazioni psichiche che muove. Franco Pajno Ferrara, neuropsichiatra infantile, docente di neuropsichiatria infantile (Università degli Studi di Verona), ha ideato e conduce un gruppo di studio e ricerca sull'immaginario. Autore di "Per fare un albero ci vuole un fiore" (Cierre).

Marc Augé
SAB 17.00 - Palazzo della Ragione. Entrata presso la biglietteria
Il tema dell'incontro è:"Trasformazione urbana e luoghi di gioco: la memoria e il presente".

Marc Augè propone una riflessione autobiografica e considerazioni antropologico-urbanistiche sul presente dialogando con Nicola Gasperini dell'Associazione Giochi Antichi, architetto e scenografo del Festival. Introduce Chiara Stella, insegnante e psicoterapeuta dell'infanzia. Marc Augè, fondatore dell'antropologia della "surmodernité", direttore della "Ecole des hautes ètudes en science sociales", autore di numerosissimi saggi (fra cui "Dialogo di fine millennio: tra antropologia e modernità", ed. L'Harmattan, "Il mestiere dell'antropologo"," Disneyland e altri non luoghi", ed. Bollati Boringhieri), parte dalle proprie memorie d'infanzia per riflettere su come la trasformazione urbana abbia plasmato e stia plasmando le nuove identità in relazione alle possibilità di sperimentare tempi e luoghi di gioco. All'inizio dell'incontro, un breve saluto da Arnaldo Toffali, presidente dell'Ordine degli Architetti della provincia di Verona.

Guido Salvetti e Eva Wiederkehr
DOM 11.00 - Auditorium Conservatorio Dall'Abaco Piazza S. Anastasia
"Paul Klee, pittura e musica come gioco e il gioco come astrazione"
,
sono i temi di questo incontro dedicato al grande pittore svizzero, che viene inframmezzato da brani musicali. Ad analizzare la passione di Klee per la musica, testimoniata da ben cinquecento titoli di suoi lavori sono: Eva Wiederkehr, assistente scientifica della Fondazione Paul Klee di Berna e membro dell'équipe che ha curato il Catalogo Ragionato delle opere dell'artista; Guido Salvetti, pianista e musicologo, autore di numerosi saggi e attualmente Presidente della Società Italiana di Musicologia. Eva Wiederkehr illustra inoltre le molteplici attività della prestigiosa Fondazione aperta nel 2005 per custodire più di quattromila opere dell'artista, scomparso nel 1940.

Pier Aldo Rovatti
DOM 11.00 - Biblioteca Civica Spazio Nervi, Via Cappello 43

Il filosofo Pier Aldo Rovatti conduce una riflessione sul tema: "Le regole e il gioco: viaggio nelle teorie di Wittgenstein". Introduce: Daniela Brunelli, direttrice della Biblioteca Universitaria "Frinzi" di Verona. Pier Aldo Rovatti, allievo di Enzo Paci, è docente di Filosofia teoretica e contemporanea all'Università di Trieste, direttore dal '74 della rivista di filosofia e cultura "Aut Aut", autore di numerosissimi saggi filosofici (fra cui il recente "Etica minima", ed. R. Cortina) e co-autore di libri sull'esperienza ludica (fra cui "Per gioco e " La scuola dei giochi", ed. Bompiani). Esperto conoscitore degli scritti di Wittgenstein, nell'incontro approfondisce il pensiero del grande studioso, soprattutto per quel che riguarda il suo oscillare fra un'idea di gioco basata su regole costituite e un'idea di gioco in cui tutte le regole si negoziano in base all'uso che ne facciamo. Il tutto intrecciato (come sempre in "Narrazioni in gioco") con elementi di riflessione autobiografica legati alle memorie ludiche del relatore.

Andrea Fazioli
DOM 16.00 - Piazza Svizzera

Tema dell'incontro sono il gioco della scrittura, della costruzione di una trama di romanzo e la realtà della Svizzera nelle pagine di un autore contemporaneo
. Conduce Beppe Muraro, giornalista Rai. Andrea Fazioli, nato nel 1978, vive a Bellinzona nella Svizzera italiana. Ha appena pubblicato "La sparizione" (Guanda). Con lo stesso editore ha pubblicato i romanzi "L'uomo senza casa" (2008, vincitore Premio Stresa di narrativa e finalista Premio Comisso) e "Come rapinare una banca svizzera" (2009). Nel 2005 è uscito il romanzo "Chi muore si rivede" (ed. Armando Dadò, Locarno). Andrea Fazioli attualmente lavora alla RSI (Radiotelevisione Svizzera

Paolo Rumiz
DOM 17.00 - Biblioteca Civica Sala Farinati, Vicolo San Sebastiano 3

Scrittore da sempre attento alle tradizioni, Paolo Rumiz presenta il suo nuovo libro "La cotogna di Istanbul –Ballata per tre uomini e una donna" (Feltrinelli). Paolo Rumiz, editorialista de "La Repubblica", viaggiatore e narratore instancabile e raffinatissimo, vincitore nel 2007 del premio"Grinzane Montagna" con "La leggenda dei monti naviganti" (Feltrinelli), chiude la sezione "Narrazioni in Gioco 2010"con una di quelle storie che si raccontano intorno al fuoco che lui ha saputo tradurre in una ballata su carta.

martedì 14 settembre 2010

da www.larena.it: A cima Gramolon nuova ferrata difficile ma sicura

photo by: http://www.rifugiobertagnoli.it
CAREGA. Al confine tra Verona e Vicenza Il toponimo deriva dal dialetto e rimanda alla friabilità del posto.
Proprio sulla linea di confine fra le province di Verona e Vicenza, per la precisione nel Gruppo del Carega a cavallo fra la Val Fraselle e la Val del Chiampo, si alza una bella cima rocciosa dal nome singolare: Gramolon. Per fortuna il significato di questo toponimo è sconosciuto ai più, altrimenti la cima rischierebbe di essere evitata. «Sgramolare», infatti, è un verbo dialettale oggi piuttosto in disuso che descrive un processo di riduzione in grumi o in poltiglia di qualche cosa di solido. Insomma, Gramolon significa montagna che si sgretola. E che la Val del Chiampo, ma più in genere tutto il Gruppo del Carega, sia costituito da rocce facilmente friabili è cosa nota. Ma escursionisti e alpinisti non si fermano davanti a nulla...
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17 Settembre 2010: Storie di uomini che vengono da lontano

Segnaliamo dal sito dell'associazione "Liberamente" di Bovolone:

Convegno presso l'Auditorium della Biblioteca Civica di Bovolone,
venerdì 17 settembre alle ore 20,45.
Stiamo parlando di uomini e donne, non di pacchi postali. Donne e uomini, nati bambini come noi, vissuti in terre lontane ed ora qui, con noi. E' tutto facile? Certo che no. Non è una festosa sagra di paese questa strana integrazione figlia di un mondo rovescio. I problemi e le fatiche? C'è qualcuno così cieco da negarli? Ma sono uomini e donne, così come lo siamo noi, e alla loro innegabile dignità alcune realtà dell’associazionismo e della cooperazione bovolonesi hanno voluto dedicare un convegno. Medici senza Frontiere, Nigrizia, Cestim sono nomi grossi, resi grandi dalla loro dedizione umana e dalla loro competenza, fatta e pagata sul campo. Abbiamo bisogno di partire da qui, con il cuore aperto e la mente disponibile.
Si paventava di fare un CIE (centro di identificazione ed espulsione per immigrati) a Bovolone, poi hanno deciso di farlo in provincia di Rovigo. Ma non cambia niente, il convegno si fa perchè la validità dei suoi obiettivi non cambia: conoscere, conoscere, conoscere, amare.
L'obiettivo della conferenza è quello quindi di far luce sulle problematiche legate al fenomeno migratorio che sempre più negli ultimi anni ha originato riflessioni di carattere politico, sociale a volte oscurate da pregiudizi, luoghi comuni e da una scorretta informazione.
Interverranno alla conferenza: Raffaello Zordan, redattore di Nigrizia, mensile edito dalle Missioni comboniane dedicato al continente africano, che analizzerà gli aspetti socio-culturali alla base del fenomeno migratorio con particolar riferimento all'Africa. Rolando Magnano, co-redattore del rapporto “Al di là del muro. Viaggio nei centri per migranti in Italia” di Medici Senza Frontiere (MSF), organizzazione medica indipendente internazionale di grande prestigio e impegno umanitario. MSF è l'unico organismo non governativo ad aver condotto in Italia un'indagine sui CIE, luoghi di detenzione pr migranti privi di permesso di soggiorno, e ad indagare gli aspetti socio-sanitari e le condizioni di vita all’interno di queste strutture. Con “Al di là del muro” MSF intende far conoscere la realtà di questi spazi chiusi ad osservatori esterni e far emergere la quotidianità vissuta da migliaia di persone. Cestim, centro di documentazione sui fenomeni migratori, fornirà un quadro delineato degli aspetti legati all'integrazione sul territorio veronese.

Condurrà la serata Franco Cappa, attore e giornalista di RadioAdige.
Organizzatori:
A.Ge. Bovolone - associazione italiana genitori
Gas Bovolone - gruppo acquisto solidale
Gea Onlus - associazione per l'educazione ambientale
Il Pellicano - cooperativa sociale
Il sorriso di Ilham Onlus - associazione per la mediazione interculturale
La Goccia - associazione per un commercio equo e solidale
La Rondine - cooperativa commercio equo e solidale
Liber@mente - associazione culturale
TUTTI si sentano inviati a partecipare, passate parola.

lunedì 13 settembre 2010

Alla FNAC di Verona: rivoluzione bici - 15 settembre 2010

Presso la Fnac di Verona - Via Cappello, 34

I SOGNI SON DESIDERI: ALTA VIA DEL GRANITO

Un filo sottile unisce questi pensieri all’ultima avventura raccontata su queste pagine: i Vaj del Carega.

La prima volta che ho sentito parlare di Malga Sorgazza e del suo gentile gestore è stato perché un amico del Maurizio, che si diletta a scoprire nuove linee di salita sul nostro Carega, è stato protagonista di una prima salita su una delle cascate di ghiaccio della Val Malene, Vertigo.

Dopo un inverno passato su e giù dai vaj del Carega mi sono detto che una visita alla Val Malene avrebbe riservato di sicuro buone sorprese. E così fu che, di ritorno dalla prima ripetizione di Vertigo venni a sapere dal Maurizio del recente ripristino di una serie di sentieri, parte dei quali tracciati ai tempi della Grande Guerra, e collegati tra loro a formare un trekking noto oggi come Alta Via del Granito.
Le parole entusiaste e gli occhi brillanti del mio interlocutore fecero nascere questo sogno-desiderio.
Sono passati anni da quell’incontro e finalmente è giunto il tempo di appagare questo desiderio nato tanto tempo fa.
Io e Ilaria partiamo una domenica di Agosto sapendo che, quando ci si perde per più giorni nella monotonia del cammino e si ha la fortuna della solitudine, il tempo che passa, il colore del cielo ed il profilo delle montagne all’orizzonte ti entrano a fondo nell’anima. E si torna a casa diversi…

Un libro mi porto nello zaino: “l’interpretazione dei sogni”. Libro nel quale Freud ci insegna con convinzione di come tutti i sogni siano in assoluto una ricerca di appagamento di desiderio. E allora lasciamoci andare a questo sogno.

Partiamo tardi da Malga Sorgazza e percorsa tutta la Val Malene entriamo subito nel cuore selvaggio del Lagorai, terra di granito

E dove per quasi tutto l’anno le nebbie la fanno da padrona.

E la nebbia confonde le idee.

Il rifugio Brentari è molto affollato ma comunque confortevole e la serata piacevole guardando la grandine che imbianca i pendii attorno al rifugio.
La mattina facciamo colazione aspettando che i raggi del sole ci precedano nella salita alla forcella di Socede.
Dove il sole non è ancora arrivato ci fermiamo ad ammirare le inaspettate meraviglie dell’alba.

Cammina, cammina, attraversiamo passi, percorriamo sentieri, superiamo laghi alpini, baite e ricoveri di guerra.
Ci cominciamo a domandare come ha fatto l’uomo ad assordarsi di cannonate di artiglieria su queste montagne abbandonate che sanno solo di silenzi.
Ci fermiamo poco a riposare lungo il sentiero che porta alle buse Todesche perché tra tutte queste mulattiere che scompaiono nella nebbia, sembra quasi di sentire il rumore degli zoccoli dei muli che faticavano a portare l’alrtiglieria verso il passo che ci attende.

Non un’anima viva incontriamo fino al sentiero dei nomadi, tanto che ci chiediamo se siamo ancora nella nostra realtà o piuttosto nella “zona” di Tarkovskij.

Proseguiamo incerti, ma appena cambiamo versante del monte ed entriamo timorosi nella valle dei laghi dell’Inferno, il cielo e l’acqua prendono il sopravvento sui nostri sensi e sulle nostre paure che ancora ci confondono.

La lunga discesa verso la piana di Caldenave è ricca di aspettative.

Stanchezza, fame, sonno. Voglia di una sedia e di un tavolo.

Un piatto di cibo è ormai il nostro unico pensiero.

Giunti al piccolo ma ospitale rifugio Malga Caldenave si fa la conta, sulle dita di una mano, di quanti siamo impegnati sull’alta via e ci si prepara alla meritata cena. Siamo una decina.
La mattina successiva si parte presto, tutti insieme. Ma presto ci si disperde e dopo poco siamo nuovamente soli.
Ilaria è stanca e assonnata, mentre cammina guarda dove appoggia i piedi, tutto il contrario di quello che fa in città…

Io invece guardo per aria e inciampo continuamente.
Durante la salita alla forcella Ravetta la mia mente è irrimediabilmente rapita dai solitari campanili della Val Orsera che ci stanno davanti.
Sogni, desideri, ricerca del loro appagamento.
Ma questa è un’altra storia.
La storia di oggi chiude il suo cerchio a Malga Sorgazza.
Stanchi ma felici.

Per la cronaca io a casa ci sono tornato veramente diverso…
Marco Demo e Ilaria






sabato 4 settembre 2010

TERZA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO "EMILIO SALGARI" ANNO 2010 - PREMIAZIONE FINALE

CORTE VASON CAPRINI, NEGRAR, VERONA
- SABATO 18 SETTEMBRE 2010 - ORE 20.30
il Consorzio delle Pro Loco della Valpolicella è lieto di invitare tutti i lettori SABATO 18 SETTEMBRE 2010 ORE 20.30 alla Galleria Vason Caprini, via Umberto, 1 - Negrar (VR) alla CERIMONIA DI PREMIAZIONE Interverranno gli autori selezionati: Pino Cacucci, Mino Milani, Alfredo Colitto e la Giuria degli Esperti.
Coordinano Mario Puliero, giornalista di Telearena e Luca Crovi, conduttore di Tutti i Colori del Giallo, trasmissione radiofonica di Radio2.
Letture e musiche a cura del progetto Attori & Attori.
Andrea De Manincor e Sabrina Modenini, attori. Dario Ferronato e Federico Fuggini, musicisti.
Al termine della serata consegna dei Premi riservati ai Lettori e brindisi con degustazione prodotti tipici.
Evento inserito nella manifestazione "I Tesori Veronesi" a cura di Provincia di Verona Assessorato ai Beni Culturali, Cultura e Identità Veneta.
Per informazioni: Segreteria Organizzativa c/o Consorzio Pro Loco Valpolicella - via Ingelheim, 7 - 37029 San Pietro in Cariano, Verona
tel./fax +39 045 7701920 - e-mail: info@valpolicellaweb.it
http://www.terradisalgari.it/

Il libro: Let My People Go Surfing

«..Diffida delle imprese che richiedono vestiti nuovi..» Henry David Thoreau

...da l'impressione di essere uno "spottone" pubblicitario, non è così, soprattutto pensando a quanto (poco) il patron della casa di abbigliamento outdoor Patagonia investe in pubblicità.
Questo "saggio" letto nell'anno horribilis dell'economia mondiale indubbiamente il suo effetto. Yvon Chouinard anticipa di 40 anni la green economy, arrivando ad affermare il paradosso che è diventato imprenditore per contribuire a salvare il pianeta. Non sono solo messaggi pubblicitari, Patagonia è stata fra i fondatori della fondazione "1% for the planet" le aziende che aderiscono donano l'1% del fatturato (badate bene, fatturato, non utile) ai progetti di salvaguardia dell'ambiente. Ho dato un'occhiata al sito, aderiscono 3 (!!) aziende italiane, di cui una è una onlus, la seconda è il Rifugio Cima Libera (Alpi Breonie) e la terza è uno studio pubblicitario, fotografico. Quanta strada che c'è ancora da fare !
Lettura consigliata a chi lavora nell'ambito commerciale, marketing e non solo, è veramente una lettura piena di buoni spunti ed idee.
PS: il titolo del libro si riferisce alla possibilità data ai dipendenti patagonia (1.200 dipendenti nel mondo e 315 milioni di dollari di fatturato) di disporre di un orario flessibile che consenta di andare a far surf quando ci sono le condizioni, quindi in orari assolutamente imprevedibile -condizione imprescindibile devono essere rispettati gli obiettivi individuali.
Andrea Negri

Let My People Go Surfing
Yvon Chouinard, 256 pagine
Vivalda Editori, 2009
Prezzo: 19.50€

Codice EAN: 9788874801404

mercoledì 1 settembre 2010

Domenica 12 Settembre 2010: LAGHI DI ALPLANER E CIMA TRENTA

La meta di questa gita si trova sulla testata della Val di Bresimo (TN) nel gruppo montuoso delle "Maddalene".
Questo "sconosciuto" gruppo montuoso si trova a nord-est del Parco Nazionale dello Stelvio e segna il confine tra il Trentino e l'Alto Adige,infatti una volta svalicato il Passo di Alplaner (mt 2424) ci troviamo sulla testata della Val d'Ultimo (BZ).
La scarsità di strade d'accesso e la posizione un pò defilata rispetto le direttrici della valli principali ha garantito a questi luoghi un isolamento che ha mantenuto pressochè inalterato l'ambiente che si contraddistingue per le grandi praterie alpine che ancora oggi vengono utilizzate per l'alpeggio del bestiame.
Da segnalare che oltre alla fauna che da sempre popola questi luoghi che confinano con il Parco nazionale dello Stelvio, è arrivato recentemente anche qualche esemplare di lupo dalla vicina Svizzera.
Ne sanno qualcosa i malgari locali che hanno visto i loro capi di bestiame più volte attaccati anche con esito mortale.

Per informazioni ed iscrizioni:
Gianni Morandini tel.3485290404
Luogo e ora di partenza: Casello di Verona sud ore 07.00

Percorso stradale:
Si prende l'autostrada in direzione del Brennero fino all'uscita di Trento Nord, da li si prende la nuova superstrada per la Val di Non fino ad arrivare a Cles e una volta superato il paese e arrivati all'incrocio per la Val di Sole si gira verso destra in direzione della val di Bresimo. Una volta imboccata la Val di Bresimo si continua sempre dritti seguendo la strada del fondo valle che sale sino ai 1806 mt di Malga Bordolona di sotto dove parcheggeremo le auto.

Attrezzatura: Essendo la metà di Settembre e arrivando a quote superiori ai 2000 mt è opportuno che il vestiario sia adeguato alla stagione e non ci scorderemo mai di ricordare che sono necessarie delle calzature da montagna. Si ricorda che il pranzo è al sacco.

Difficoltà e dislivelli:
E (escursionistica) e 600 mt di dislivello (2 ore e mezza) fino al Passo di Alplaner, mentre per chi vuole andare anche sulla cima Trenta bisogna prevedere altri 200 mt di salita ( 2 ore). L'ultimo pezzo di salita per arrivare alla cima presenta dei brevi passaggi su roccia.
Descrizione del percorso: Una volta parcheggiate le auto nei pressi di Malga Bordolona di sotto prenderemo il sentiero che ci condurrà in 30/40 minuti sino alla Malga Bordolona di Sopra (abbandonata) tagliando più volte la strada carrozzabile che le collega.
Da li attraverso gli ampi pascoli che contraddistinguono queste montagne in circa 1 ora e 1/2 arriveremo al passo di Alplaner che segna il confine tra il Trentino e l'Alto Adige.
A questo punto ci sono 2 alternative:
La prima prevede la salita alla vicina Cima Trenta che presenta nel tratto finale alcuni passaggi su roccia che vengono poi ricompensati con il bellissimo paesaggio che si gode dalla vetta.
In questo caso per la salita alla Cima e il rientro al passo Alplaner bisogna mettere in preventivo altre 2 ore di cammino circa.
La seconda alternativa "per i meno allenati" prevede un tranquillo relax nei pressi dei laghetti di Alplaner in attesa che il primo gruppo faccia ritorno dalla Cima.
Per il ritorno seguiremo lo stesso sentiero dell'andata.