martedì 29 giugno 2010

coming soon...

Dome de Niege: il versante glaciale dove passa la via normale

Dome de Niege: la selvaggia e repulsiva parete nord ovest..

domenica 27 giugno 2010

da www.larena.it: È nata la prima guida al Parco delle mura e Forti

DA WWW.LARENA.IT..
" È nata la prima guida al Parco delle mura e dei Forti di Verona. A realizzarla sono state tutte le associazioni impegnate nella cura e nella manutenzione di questa vasta area. La guida è sponsorizzata dal Csv (Centro servizi volontariato), la prima circoscrizione, il programma Gioventù in azione. A patrocinarla Comune, Provincia e Amia. Questa sera alle 18, nella sala riunioni del Csv, alla caserma Santa Marta in via Cantarane, verrà distribuita ai presenti una copia.Lorenzo Albi (presidente di Legambiente) con Carlo Furlan nel ruolo di editing, Enrico Scognamiglio, (responsabile della cultura degli Amici del Forte Rivoli), Stefania Leoni (Legambiente) e Maria Rodriguez Copca (coordinatrice del progetto) ne sono entusiasti non solo perché questo manuale è il risultato di una rete di associazioni impegnate nel mettere in luce un patrimonio artistico culturale poco conosciuto dagli stessi ...
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sabato 26 giugno 2010

riceviamo dalla Fiab (Amici della bicicletta di Verona) e pubblichiamo: " UNA BELLA NOTIZIA.DA OGGI - SABATO 26 GIUGNO - È FINALMENTE DISPONIBILE IN SEDE, la seconda edizione della cartina provinciale degli itinerari cicloturistici che abbiamo realizzato, con il patrocinio della Provincia, insieme agli editori Tappeiner e Scripta.
Questa edizione - LA PRIMA FIAB - tra qualche giorno verrà posta in vendita (8 €) tramite i normali canali per questo tipo di editoria.
I nostri soci FIAB, SOLO I NOSTRI SOCI!, potranno, già da oggi, acquistarla in sede ad un prezzo scontato (se non hai ancora rinnovato la tessera, con un salto in sede puoi cogliere due piccioni con una fava …).
La cartina, due fogli 70x100 ripiegati in una custodia di plastica, è in scala 1:50.000, copre tutto il territorio fra il trentino e il Po e riporta oltre 70 itinerari individuati dai nostri soci più esperti prevalentemente su strade secondarie.È davvero bella e siamo la prima associazione Fiab che riesce a realizzare un progetto così complesso frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto molti volontari: esperti del territorio, tenaci raccoglitori di pubblicità, abili amministratori, coordinatori pazienti …Tanto lavoro per colmare un incredibile vuoto (non esisteva nulla del genere per un territorio che pure sembra fatto apposta per essere goduto in bicicletta!) e per dimostrare agli operatori pubblici e privati quali opportunità possono cogliere promuovendo il cicloturismo. Siamo molto contenti. "

da www.larena.it: La storia di Giazza scritta dalla sua gente

È l'opera più completa finora uscita sulla piccola frazione cimbra di Giazza, quasi 400 pagine tutte illustrate a colori, un tomo che rende onore alle Edizioni La Grafica di Vago di Lavagno e consacra Antonia Stringher come autrice, dopo la sua prima opera di cinque anni fa, «Storia delle storie di Buscangrüabe».Ora con «Storia di Giazza e la sua gente», Stringher, di madre cimbra e di padre di origine austriaca, allarga prospettive e temi con gli argomenti di cui è appassionata: archeologia, mineralogia, storia, territorio e animali, tutto ripreso in una raccolta sistematica.Se Bruno Schweizer e Giuseppe Cappelletti per primi, avevano affrontato i temi della realtà più recente di Giazza, comparandoli con gli argomenti di storia, religione, tradizioni e superstizioni, i mestieri e la lingua, seguiti poi con intento più divulgativo da Carlo Nordera è ora merito di Antonia Stringher aver raccolto e sistematizzato gli stessi argomenti con la novità di coprire anche gli ultimi cinquant'anni, grazie a personaggi conosciuti direttamente o le cui vicende le sono state raccontate...

venerdì 25 giugno 2010

la seconda delle tredici cime..

a distanza di un anno abbiamo fatto la seconda delle tredici cime.. dopo il cevedale nel 2009.
La previsione è di completare la lista per il 2021.. è meglio che gli diamo un accelerata..
Scherzi a parte il 6 giugno 2010 abbiamo salito la Punta San Matteo nel Gruppo Ortles Cevedale, bellissima gita ed ultima con gli sci per questa stagione.

lunedì 21 giugno 2010

dal Notiziario CAI Verona del maggio 2008...

Parliamo ancora del Rifugio Biasi del Cai di Verona.
Sperando di non "ledere" troppo il copyright alleghiamo sotto un interessante articolo storico comparso sul Notiziario CAI di Verona, del maggio 2008.

di Ezio Etrari
Il Rifugio Gino Biasi e l'imperatrice Sissi
Assai movimentate furono le vicissitudini che portarono alla costruzione del rifugio Gino Biasi (già rifugio Regina Elena, già rifugio Città di Torino, già Kaiserin Elisabethhaus, già Beckerhaus) la cui storia è stata ampiamente illustrata nella monografia (1994) che la Sezione di Verona pubblicò in occasione dei cento anni dall'inaugurazione. Ora, invece, ricorrendo quest'anno il 1100 anniversario della tragica morte dell'Imperatrice Sissi, desideriamo soffermarci su questa leggendaria figura la cui immagine, ancor oggi, aleggia intorno al rifugio che fu a lei intitolato.
Pensiamo che nessun'altro personaggio femminile della storia più recente, godette, della popolarità di cui ancor oggi gode l'Imperatrice Elisabetta d'Austria (1837-1898), tanto da creare intorno a lei miti e leggende mai sopite. La storia, gli scritti, ed i filmati, sono stati gli artefici di quell'immagine oleografica che l'hanno raffigurata come una donna mite, semplice, romantica. Dotata di un fascino particolare, dovuto non solo alla sua bellezza, ma anche alla spontaneità, alla fragilità e nello stesso tempo alla sua forza interiore, Sissi incantava chiunque la incontrasse. personaggio misterioso ed affascinante, dalla complessa e poliedrica personalità, cambiò il suo amabile comportamento dopo la morte (1889) del principe ereditario Rodolfo; da allora la Regina perse ogni gioia di vivere: vestiva sempre di nero, ed evitava ogni contatto con il prossimo.
Tuttavia, mentre ancora ferveva la leggendaria costruzione del rifugio, era partita, senza molte
speranze che fosse accolta, la domanda all'Imperatore Francesco Giuseppe 10 affinché concedesse il privilegio di dedicare il nuovo rifugio all'Imperatrice. La domanda non solo fu accolta, ma si ventilò pure la possibilità che la Regina partecipasse all'inaugurazione. Varie vicissitudini, politiche e personali, (impegnata com'era nei continui viaggi e nei molti interessi culturali con i quali cercava di sopire il profondo malessere che la perseguitava) non consentirono alla sovrana di presenziare all'inaugurazione, ma l'invito di visitare il rifugio rimase. Nell'agosto del 1898, mentre la Regina era in vacanza all'Hotel Lago di Carezza, fu combinato un incontro casuale con il dott. Arnold (promotore e artefice di quel manufatto). Fu un colloquio cordiale e decisivo: la sovrana, nuovamente invitata, si disse disposta a salire al suo rifugio, stabilendo la visita per l'ultima settimana di settembre. Ci si mise subito al lavoro per agevolare il percorso e renderlo accessibile alla Regina ed al suo seguito. Sui piani orizzontali e sui piani inclinati già predisposti per la miniera imperial-regia di Monteneve, gli illustri ospiti avrebbero dovuto raggiungere da Vipiteno il villaggio dei minatori di S. Martino a Monteneve. Qui l'opera di cinquanta minatori rese in breve tempo cavalcabile il sentiero fino alla Croda Nera di Malavalle. Con una comoda slitta la sovrana avrebbe poi proseguito attraverso il ghiacciaio fino alla base del Bicchiere, per raggiungere infine la cima a piedi. Tutto era pronto, quando ad infrangere i sogni degli organizzatori, e della popolazione che tanto l'amava, il 10 settembre 1898 (pochi giorni
prima del tanto desiderato evento) giunse da Ginevra il dispaccio con il quale si comunicava che l'Imperatrice era stata uccisa dall'anarchico Luigi Licheni. Il desiderio di salire al rifugio della loro sfortunata Regina, indusse un sempre maggior numero di alpinisti ad affrontare il non agevole percorso: nel 1911 i visitatori furono ben 1950. Ma i prodromi della guerra tolsero ogni velleità alpinistica. Con la fine del tragico conflitto alla Sede Centrale del CAI furono assegnati (1921) dal Ministero della Guerra tutti quei rifugi di proprietà delle associazioni estere, venutisi a trovare entro i confini italiani. La gestione del Beckerhaus fu assunta (1926) dalla sezione CAI di Torino che non badò a spese e fatiche per ripristinarlo. Il rifugio cambiò nome e divenne il Regina Elena - Città di Torino, ritornando subito a nuova vita tanto da registrare, l'anno successivo, la visita di ben 1155 persone. Ma la distanza della città e le continue ingenti spese che il rifugio richiedeva, indusse la sezione di Torino a ritornarlo alla Sede Centrale. Nel frattempo la sezione di Verona era stata privata del suo bellissimo rifugio Verona al Colle Tasca (Alpi Venoste), acquisito nel 1926 e distrutto da un furioso incendio nel 1931. In sua sostituzione le fu proposto il rifugio Regina Elena: proposta che il C.D. della sezione di Verona accettò (1936) con entusiasmo. Il 30 agosto 1942 muore sul fronte russo il vicepresidente della sezione Gino Biasi al quale, in ricordo della sua intensa partecipazione alla vita sezionale, sarà intitolato l'ex Regina Elena. Ma le difficoltà sono sempre all'ordine del giorno: continue spese, vandalismo, terrorismo, obbligano la sezione ad interventi sempre più costosi. Ora la situazione sembra tornata alla normalità, dovuta anche al fattivo ed alacre impegno del gestore Erich Pichler. L'edificio posto su di un cocuzzolo attorniato dai ghiacciai, la sua storia, la suggestione del luogo, merita sicuramente una visita. Se nella solenne calma di una serata estiva vi capitasse di indugiare davanti al rifugio, ed ammirare laggiù le fioche luci della Val Ridanna, vi capiterà forse di sentirete il fruscio di una veste passare come una carezza sul vostro volto: è lo spirito vivente della dolce Sissi, che ancora aleggia su quel suo rifugio.

sabato 19 giugno 2010

da www.larena.it: In funzione i rifugi del Cai Verona - Porte aperte anche al «Biasi»

FRA LE VETTE. Il terzo fine settimana di giugno coincide su tutte le Alpi con l'avvio ufficiale dell'annata alpinistica .
l Barana sorge a 2.147 metri di quota, vicino al monte Telegrafo: è il miglior belvedere della zona, uno dei rifugi preferiti dai veronesi. Da non perdere la visita al circo glaciale delle Buse, 500 metri a sud È stato chiuso solo per una stagione, cioè nell'estate del 2009, eppure agli appassionati d'alta montagna e a tutti quelli cui sta a cuore questo rifugio che a pieno merito rientra fra i più suggestivi di tutte le Alpi, un anno è sembrato un'eternità. Ma ora è tornato il sorriso sui volti degli alpinisti, primo fra tutti il presidente della sezione veronese del Club Alpino Italiano Piero Bresaola cui la forzata chiusura l'anno scorso del rifugio G. Biasi al Bicchiere, dovuta semplicemente a problemi familiari del gestore, proprio non è andata giù. Soprattutto non sono piaciute le polemiche sorte sui giornali dalle quali sembrava fosse tutta colpa del Cai Verona la mancata apertura del rifugio. Invece la colpa, se di colpa si può parlare, è stata di una bambina. Proprio così: la figlia del gestore che l'anno scorso ha pensato bene di nascere quasi in concomitanza con l'apertura della stagione estiva.
leggi tutto l'articolo..

mercoledì 16 giugno 2010

Biblioteche di Verona: Avventure nel mondo - Rassegna di film al Centro Audiovisivi

segnaliamo estratto dal sito delle Biblioteche del Comune di Verona:

L’iniziativa conferma la tradizionale proposta estiva del Centro Audiovisivi che consente agli appassionati di cinema rimasti in città di viaggiare con i film proposti e la fantasia in luoghi esotici e avventurosi.
Data la tematica “avventurosa”, la rassegna rientra tra le attività salgariane che coinvolgono vari Enti e Istituzioni di Verona e Provincia.
Programma:
> 17 giugno 2010 - VARI PAESI: IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI (2004) di Frank Coraci
> 24 giugno 2010 - ASIA: VIAGGIO IN INDIA (2005) di Mohnsen Makhmalbaf
> 1 luglio 2010 - AMAZZONIA: MISSION (1986) di Roland Joffè
> 8 luglio 2010 - AUSTRALIA: THE TRACKER (2002) di Rolf De Heer
> 15 luglio 2010 - IRLANDA/AMERICA: CUORI RIBELLI (1992) di Ron Howard
> 22 luglio 2010 - ASIA: SETTE ANNI IN TIBET (1998) di Jean Jacques Annaud
> 29 luglio 2010 - AFRICA: LE MONTAGNE DELLA LUNA (1990) di Bob Rafelson
> 5 agosto 2010 - SUD AMERICA: I DIARI DELLA MOTOCICLETTA (2003) di Walter Salles
> 12 agosto 2010 - AFRICA: LE QUATTRO PIUME (1939) di Shekhar Kapur
> 19 agosto 2010 - AUSTRALIA: CARABINA QUIGLEY (1990) di Simon Wincer
> 26 agosto 2010 - AMAZZONIA: FITZCARRALDO (1982) di Werner Herzog
> 2 settembre 2010 - POLO NORD: LA TENDA ROSSA (1969) di Michail K.Kalatov
> 9 settembre 2010 - VARI PAESI: I FIGLI DEL CAPITANO GRANT (1961) di Robert Stevenson

Proiezioni nell'anfiteatro del Centro Audiovisivi (max 30 posti) c/o Biblioteca Civica - Via Cappello 43 - Verona
Quando: Tutti i giovedì alle ore 17.00, a partire dal 17 giugno fino al 9 settembre 2010 Come: Ingresso libero fino ad esaurimento posti (max 30)
Informazioni e contatti:
Centro Audiovisivi c/o Biblioteca Civica, via Cappello, 43 - 37121 Verona
tel 045 - 8079732 e mail: servizio.audiovisivi@comune.verona.it

Il programma di Voci e Luci in Lessinia 2010

segnaliamo l'interessante programma di VOCI E LUCI IN LESSINIA 2010.
Il primo evento è programmato per domenica 4 luglio ore 21:30 in piazza ad Erbezzo.
CRISTINA DONA' una delle voci più originali del panorama musicale italiano
Abbinato al programma ci sono tutte le escursioni organizzate con il programma CAMMINAPARCO dal 12 giugno al 14 novembre.

martedì 15 giugno 2010

Domenica 27 giugno 2010 - Valle di San Nicolò - Dolomiti

Per informazioni e iscrizioni :
Enrico Bergamini: tel 339 7763285
itinerario stradale: casello vr sud h 7.00 - a22 - uscita Egna Ora - Pozza di Fassa
dislivello: 400 mt circa - circa 4 ore complessive

il gruppo dei Monzoni visto dalla bassa valle S.Nicolò
Descrizione:
Da Pozza di Fassa (frazione Media mt 1319) si prende la cabinovia del Buffaure che porta nei pressi del ripiano prativo su cui sorge il rif. Buffaure (mt.2044) e, senza raggiungerlo si risale il crinale deviando a sinistra per prati seguendo il sentiero 613. Su ripidi pendii erbosi del Col Valvacin, su cui si trova la stazione di arrivo della seggiovia, si raggiunge sempre lungo il sentiero 613 la sommità panoramica del Sass d'Adam (mt 2430) cresta erbosa che separa la Val Giumela dalla Val di San Nicolò (h.1,30). Una rapida discesa e un tratto di saliscendi ci permettono di seguire la cresta che porta alla Sella del Brunech (mt 2428) (h. 0,30) da qui, in funzione del tempo rimasto, ritorneremo a Pozza lungo la Val Giumela (2 ore circa) o la Val di San Nicolò (4 ore).
ATTENZIONE: l'attività escursionistica e alpinistica è soggetta a rischi e pericoli soggettivi ed oggettivi. L'associazione Amici della montagna declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali infortuni che dovessero verificarsi in danno dei partecipanti nel corso delle escursioni programmate. Si fa presente che l’Associazione Amici della Montagna ha natura prettamente amatoriale, senza scopi di lucro, ed i suoi organizzatori e capo gita non sono professionisti, ma semplici appassionati della montagna, le cui competenze ineriscono esclusivamente alla logistica ed all’illustrazione dei percorsi escursionistici. Si esclude, pertanto, l’assunzione da parte degli stessi di qualsivoglia responsabilità riguardanti la tutela dell’incolumitàdei partecipanti. Si fa, infine, presente che la partecipazione alle gite da parte di minori è ammessa solamente laddove questi siano accompagnati dai genitori.

domenica 13 giugno 2010

Domenica 13 giugno 2010 - LE FOTO ! ciclabile della Val di Sole

Scappando un pò dalle nuvole, dai temporali e piovaschi ..
ci siamo riusciti !

martedì 8 giugno 2010

da www.larena.it: È spinta dalle ali del vento l'energia pulita dell'altopiano BADIA CALAVENA

PHOTO BY http://www.it-energy.it/ Località il Tiglio, Badia Calavena (VR)
Gli aquiloni artigianali volteggiano incerti intorno alla grande pala eolica, manovrati dalle mani poco esperte dei bambini delle scuole elementari di Badia. Mentre a Roma, a Villa Borghese si inaugura il parco tecnologico sull'eolico nazionale, sul Monte Pecora, a Badia, l'inizio delle manifestazioni per la giornata mondiale del vento sono una festa: «Questo è un messaggio per le nuove generazioni», dice il sindaco Ermanno Anselmi, «Non possiamo cambiare il mondo da soli ma nel nostro piccolo possiamo e dobbiamo fare qualcosa per lasciare un mondo migliore di come lo abbiamo ricevuto. Invece di lamentarci e basta, possiamo fare tutti qualcosa: partendo dal piccolo si possono ottenere grandi risultati».Poco sotto, c'è una vasta esposizione di pannelli solari, fotovoltaici, stufe ed impianti di riscaldamento di ultima generazione e soprattutto pale verticali e orizzontali, di ogni genere e di ogni dimensione.L'ingegnere Marco Stoppele, della It-Energy, mostra agli alunni il piccolo rotore che con l'ausilio di due pannelli fotovoltaici fornisce l'energia necessaria agli stand e spiega come funzionano senza inquinare: «Bisogna fare informazione, far vedere alla gente che è fattibile e funziona....
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lunedì 7 giugno 2010

DISPONIBILE ONLINE ..

Giovedì 10 giugno 2010 - AcchiappaSogni a Vicenza

AcchiappaSogni a Vicenza, serata di beneficenza in ricordo di Cristina Castagna.
Giovedì 10 Giugno 2010 alle ore 21 Presso il Teatro Comunale di Vicenza, la Fondazione San Bortolo onlus organizza una serata benefica e per la vita in ricordo di Cristina Castagna: "Acchiappasogni" con la regia di Luca Lovato.
L'evento è patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Vicenza e dalle sezioni CAI di Recoaro Terme e Vicenza.Il ricavato della serata è destinato all'acquisto dello IORT, apparecchiatura per la radioterapia intraoperatoria, per l'Ospedale San Bortolo.Il programma prevede l'esibizione del coro dei Crodaioli diretti da Bepi De Marzi. Insieme al Coro suoneranno il trombettista Andrea Tofanelli e la Arrigo Pedrollo band, una performance coreografica a cura di Paola Zamunaro e Alberto Munarin.
Ingresso 25 euro
fonte: www.planetmountain.com

mercoledì 2 giugno 2010

da www.larena.it del 2 giugno 2010: Tornano a Velo l'orma del dinosauro e lo scheletro dell'orso delle caverne

il Covolo di Camposilvano
LESSINIA. Si arricchisce di due tesori il Museo geopaleontologico di Camposilvano, che racconta la storia della «laguna di pietra» del Giurassico L'impronta del «cugino» del tirannosauro risale a 195 milioni di anni fa L'«Ursus spelaeus» venne trovato da Benetti a fine anni '50 nei Covoli.
Tornano in Lessinia, al Museo geopaleontologico di Camposilvano, l'orma di dinosauro terapode Kayentapus e lo scheletro completo ricostruito di Ursus spelaeus. La prima fu rinvenuta nel 1992 in Val di Revolto dal geologo Guido Roghi: era la prima, e finora unica certa, individuata nel Veronese e successive ricerche in località Bella Lasta, a una quota di circa 1.650 metri sul livello del mare, hanno messo in evidenza un'altra orma e almeno quattro diverse piste percorse da due differenti specie di dinosauri, di cui due quadrupedi e due bipedi, vissuti circa 195 milioni di anni.L'orma era ben visibile sul lastrone del Giurassico, impressa come su una grande lavagna, e poco dopo fu individuata la seconda pressoché allineata alla distanza di circa un metro. Le impronte, lunghe 32 cm e larghe 28, sono tridattile e con dita piuttosto tozze. Gli studiosi le hanno attribuite a Kayentapus, un dinosauro teropode, bipede e carnivoro, dello stresso gruppo dei dinosauri più conosciuti, inclusi il Tyrannosaurus rex e il Velociraptor, resi noti dal film «Jurassic Park»...
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martedì 1 giugno 2010

SERATE OSSERVATIVE DELLE STELLE 2010 - Gruppo Gastrofili Val d'Alpone

segnaliamo dal sito http://www.gastrofili.it/ Gastrofili di Val d'Alpone alcune loro iniziative photo by http://www.gastrofili.it/

SERATE OSSERVATIVE DELLE STELLE
Anno 2010
• Sabato 08 maggio : il cielo primaverile
• Sabato 05 giugno : la volta celeste estiva
• Sabato 17 luglio : la volta celeste estiva
• Sabato 04 settembre: il cielo d’autunno
Gli incontri inizieranno verso le ore 22,00 ed il gruppo Gastrofili sarà presente con telescopi ed esperti astrofili che spiegheranno quanto si andrà ad osservare.
Per informazioni o prenotazioni rivolgersi ai gestori del rifugio Revolto allo tel 045-7847039