domenica 30 dicembre 2012

da www.larena.it: Escursionismo, il Cai lancia l'allarme Falsi segnali in Lessinia e sul Carega

da www.larena.it:
SELVA DI PROGNO. Qualcuno indica con frecce e aforismi percorsi pericolosi e non controllati
Vanno seguite soltanto le indicazioni regolamentari. A rischio i sentieri 186 e il 287 per Passo Malera

Gira per il gruppo del Carega un forsennato segnalatore di sentieri, che imbratta la montagna e mette in pericolo la vita degli escursionisti. Crea a sua discrezione nuovi tracciati e segnalazioni di particolarità da vedere, senza considerare i rischi a cui avvia persone ignare che le dovessero seguire. Roberto Piccoli, presidente della sezione Ettore Castiglioni del Cai di Tregnago, che ha in affidamento la manutenzione e la responsabilità della tabellazione di oltre un centinaio di chilometri fra il Carega e le dorsali della Val d'Illasi, è seriamente preoccupato: «C'è una normativa statale e regionale da osservare nella segnatura dei sentieri; c'è una competenza che le istituzioni hanno riconosciuto al Club alpino italiano per la sentieristica della zona di competenza; ci sono infine delle modalità da seguire per aprire nuovi sentieri o ripristinarne di vecchi, se qualcuno volesse, ma servono le autorizzazioni di Comune, Comunità montana e Parco, ciascuno per gli ambiti che gli sono propri». «Non possiamo accettare che qualcuno dalla sera alla mattina s'inventi una propria segnaletica, traendo in inganno escursionisti ignari e lasciandoli spesso in situazioni critiche», avverte Piccoli, che ha già segnalato il fatto al comando stazione del Corpo Forestale dello Stato, i cui agenti stanno già facendo delle indagini. «So per certo che se saranno individuati sentieri con pericolo partirà una denuncia, per il momento contro ignoti, fintantoché le indagini non porteranno a scoprire chi sia l'autore di questi segni assurdi»..
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da Marco:SOLO LA VERDAD TEHARA LIBRE!

Fitz Roy - photo by wikipedia
dicembre 30th, 2012 by marco.demo
Oggi giornata di trasferimento nel Sur patagonico. Passo la mattina in spiaggia a guardare questo cielo basso e questa luce che continua a cambiare all’andare e venire delle nuvole.
Folate di vento improvise sollevano maciate di sabbia. Mi spiace un po’ abbandonare la costa oceanica, con le sue lunghe maree e l’ampio orizzonte del mare.
Ma la montagna chiama e, come dice Schopenauer: “un uomo puo’ fare come vuole, ma non puo’ volere come vuole”. Tantovale assecondarsi.
Dal finetrino di un aereo sbatacchiato dal vento, guardo dall’alto la pampa argentina e i batuffoli di nuvole che macchiano la terra con la loro ombra.
Saranno gli orizzonti infiniti, sara’ la latitudine, sara’ il buco nell’ozono, ma a me sembra proprio che quii il cielo sia piu’ basso. E’ la sensazione piu’ forte che finore mi sta lasciando questa terra nuova.
Arrivo a El Calafate verso le 5 della tarde e subito mi dirigo verso la stazione degli autobus per organizzare gli spostamenti dei giorni seguenti. Lungo la strada mi imbatto in un punto informazioni per i trekker. Entro. divani, cartine, bagno, internet e una ragazza molto carina tutta a disposizione per me per organizzare i prossimi 10 giorni nella natura. Gratis. Esco dopo un’ora e mi rendo conto che oltre ai cani randagi, El Calafate e’ ricca di vita. Gente ovunque, negozi di alpinismo a ogni incorcio, bar, vita.
Sembra di essere aChamonix, solo che qui le montagne piu’ vicine sono a 200 Km di distanza. Si vedono i ghiacciai in fondo alla via che attraversa il paese. Ho ancora la sabbia della mattina nei capelli. Domani parto. Destinazione El Chalten, campamento Poincerot, Fitz Roy. Prima di uscire dal bar chiedo alla cameriera, che non smette di guardarmi, di scrivere qualcosa per me. Si avvicina e sorridendo mi dice che scrivera’ la frase che ha tatuata sulla spalla: Solo la verdad tehara Libre….

da Marco: CAIPI MARACUJA: 1/3 VODKA 1/3 MARACUJA 1/3 LIMONE AZUÇAR

dicembre 29th, 2012 by marco.demo
Ore 21.30, fuori dal bar Margarita e’ ancora chiaro. Sono al secondo cocktail bavuto in compagnia di Tamara, una ragazza di Puerto Madryn conosciuta poco fa, di padre turco e madre polacca. Di mestiere fa la chef cucinando cibo italiano in casa d’altri. Ha studiato come cuoca in Italia. Purtroppo se ne sta gia’ andando e quindi non mi resta che pensare alla giornata di oggi. E a voi sorbirvi il pippone alla Piero Angela.
Puerto Madryn e’ una ridente cittadina del nord este della Patagonia. Affacciata al Golfo Nuevo, atlantico, ha la particolarita’ che la profondita’ della costa consente l’attracco di navi molto grandi. Questo ha permesso lo sviluppo dell’industria mineraria e della pesca. Una fabbrica di alluminio da impiego a piu di 2000 persone. La corrente antartica, fredda, si scontra proprio davanti alla penisola di Valdes, con la corrente calda che scende dal Brasile. Lo scontro di di queste masse d’acqua genera una circolazione naturale che solleva le acque piu profonde e ricche di plancton. Ecco perche’ le balene amano questi luoghi.
L’industria del pesce di mezzo mondo manda le sue flotte al largo di ÇPuerto Madryn e il pesce, morto, di taglia non commerciale viene ributtato a mare. Per la gioia di pingioni, foche e leoni marini, che affollano le coste. Il turismo naturalistico e’ arrivato di conseguenza. Prima di tutto questo movimento, qui vivevano di lana merinos, lana di guanacho e sale. Sale che veniva trasportato a BA via nave e utilizzato per conservare la carne spedita in Europa. Il business del sale era in mano agli italiani.
Il pinguino di magellano ama il caldo. Passa 6 mesi al largo delle coste del Brasile. Maschi con maschi e femmine con femmine. 6 mesi li passa invece sulle coste della penisola di Valdes per cambiare le piume, riprodursi e covare le uova. E’ monogamo e vive 25-30 anni.
Il leone m,arino invece possiede un harem, detto arenas, di 25 femmine, che ingravida ogni 6 mesi ma una sola volta nella vita. E’ una gran fatica avere una arenas. il leone marino pesa 3 tons e alla fine del suo anno sabbatico, dopo aver lottato con altri maschi e dopo mesi di attivita’ sessuale sfrenata arriva ap erdere anche 1 ton di peso. Dopo questa avventura passa il resto della sua vita spiaggiato, guardando le fatiche degli altri maschi intenti a farsi una arenas. ignari del destino che li aspetta. Le orche vivono fino a 80 anni. Il leone maricno fino a quando un orca non se lo mangia. sulla spiaggia.
Le femmine del leone marino vivono gravide tutta la vita. La gravidanza dura 6 mesi ma nel frattempo possono essere fecondate comunque. L’ovulo fecondato, infatti, rimane in stand by fino al parto successivo e avanti cosi.
della vita delle foche non mi ricordo. Informatevi da voialtri.

sabato 29 dicembre 2012

da Marco: JHONNY LA GENTE ESTA MUY LLOCHA. VIVA LA NOTCHE, VIVA LA FIESTA

dicembre 28th, 2012 by marco.demo
Lascio i bagagli in albergo e faccio un giro a piedi nel quartiere di Puerto Madero. La giornata e’ molto soleggiata e ho tutta la mattina a disposizione. La prendo comoda. Cammino molto, avanti e indietro, lungo i docks di BA che sono stati restaurati da poco e offrono una passeggiata molto piacevole. Mi gusto il sole piu’ che posso perche’ mi aspettano 18 ore di viaggio. Partenza alle 15.30.
Alla stazione dei pullmann c’e’ pieno di gente e un pullman che parte ogni 5 minuti. Il mio non arriva e comincio a temere di aver sbagliato ora, giorno o stazione. Continuo a aguardare il biglietto in cerca di spiegazioni, sempre piu’ in ansia. Alle 15.40 mi decico e chiedo indicazioni a una signora che aspetta tranquilla. Mi dice che probabilmente e’ in ritardo e di aspettare che annuncino la partenza. In ritardo, si, ma di quanto? Mi sforzo di stare tranquillo. Parto alle 16.45.
Arrivo alle 10.45 aPuerto madryn. Sono stanco e allucinato.
Esco dalla stazione e mi fermo alla prima panchnia che incontro. mi fumo una sigaretta. In 18 ore di nulla abbiamo attraversato solo 3 villaggi. Come si passano 18 ore? Guardando un film dopo l’altro, in spagnolo. Dopo 5 ore di viaggio e 2 film l’impianto TV del pullman si rompe. Sia llodato, non ne potevo piu’ di questo volume assordante che non ti lascia scampo. Ma ecco che, all’improvviso, scoppia la rivolta. La gente vuole la TV. Il pullman rallenta e si mette a viaggiare a 50 all’ora, nel frattempo la radio a tutto volume trasmette tutto il repertorio di Jennifer panettone Lopez e ogni 2 canzoni ti infilano un pezzo che sta spopolando in Argentina. Giunti in una stazione di servizio ci fermiamo e dopo 30 minuti ci raggiunge un pick up di pronto intervente con a bordo una scheda VGA. Dopo 1 ora la maledetta TV funziona nuovamente. Ripartiamo, il tempo di un filma e un paio di ripetizioni del tormentone e poi a nanna. Al risveglio e’ la solita solfa. Paesaggio immutato, 1 film, una raffica di tormentoni, questa volta con tanto di video e siamo arrivati.
La sigaretta e’ finita ma ho un solo pensiero per la testa:
JHONNY LA GENTA ESTA MUY LLOCHA.
VIVA LA NOTCHE.
VIVA LA FIESTA
VIVA LA FIESTA
VIVA L A FIESTA
VIVA LA FIESTA
VIVA LA FIESTA
VIVA LA FIESTA

penisola di Valdes, le foche - foto by wikipedia

TODO BICHO QUE CAMINA VA A PARAR A LA COCINA
dicembre 28th, 2012 by marco.demo
Niente balene. Sono partite ieri. Colpa del clima che cambia. Passo la giornata a cazzeggiare in spiaggia. Mi sono fatto 20 Km a piedi lungo il golfo di Puerto Madryn, ammirando l’oceano e facendo conoscenza con il vento patagonico.
Domani gita alla penisola di Valdes a vedere pinguini, leoni marini e foche elefante.
A proposito, la penisola di Valdes e’ l’unico posto al mondo dove le orche si spiaggiano volontariamente per mangiarsi le foche che prendono il sole sulla spiaggia… Qui in Argentina dicono che “tutto quel che cammina va a finire in gradella”

venerdì 28 dicembre 2012

Da Marco: BEYOND ME AND MY REPUTATION (A TRIP TO ARGENTINA) EL QUE MADRUGA DIOS LO AYUDA

photo by wikipedia - Avenida de Mayo, nal barrio de Monserrat
dicembre 25th, 2012 by marco.demo

CHE… mal de cabeza.
Ieri, dopo il ristorante, mi sono trascinato in albergo percorrendo via Uriburu e poi prendendo un taxi. Gli autisti sono veramente espansivi e se attacchi bottone ti chiedono subito di che schieramento politico sei, destra o sinistra? Il mio era un peronista convinto, con foto di Evita Peron appese nel taxi, anche sul finestrino tanto per mettere le cose in chiaro. Non ho capito se il peronismo e’ di destra o di sinistra.
Poi mi ha chiesto se ero in vacaciones in Argentina perche’ in Italia c’e’ la crisi e qui costa meno. La colpa della crisi in Italia, mi ha detto, e’ colpa delle banche che vi stanno rubando tutti i soldi.
Ho fatto una doccia, ho lavato i vestiti e poi mi sono fatto portare da un altro taxi nel quartiere di Palermo soho. La serata sara’ lunga da passare e chiedo all’autista di portarmi nella piazza del quartiere dove si fa `piu’ festa. “CHE… italiano El que madruga Dios lo ayuda” mi ha detto lasciandomi in strada davanti a una fila di bar. E fu cosi che sono tornato alla bevanda dell’estate: Mojito.
Questa notte c’e’ stato un temporale molto forte che, oltre alla correte di mezza citta’, si e’ portato via tutta l’afa, per fortuna. Sono in piazza Dorrego, nel quartiere di San Telmo e ci sono 20¨C. Bevo vino e ascolto il Tango. Questo e’ il quartiere dove si balla Tango a tutte le ore, ballerini in piazza che si fanno fotografare dai turisti.
Emigranti che hanno abbandonato tutto nella speranza di una vita migliore. Il Tango nasce in questa atmosferra di solitudine, di difficolta’ di comunicazione, di male di vivere, di malessere e nostalgia per una vita, forse felice, lasciata nel proprio paese. All’inizio si ballava tra uomini, nei bordelli. Rappresenta il sogno di trovare e possedere una donna. E’ la danza della forza virile e del desiderio sessuale. Qui dicono che il Tango e’ un pensiero triste che si balla. CHE… TANGO

Da Marco..Hasta Siempre Nadales !

photo by AdM
cominciamo oggi il racconto di viaggio del nostro amico e socio Marco Demo.Partito domenica 23 dicembre per l'Argentina con destinazione la Patagonia..Cerro Torre e Fitz Roy.
BEYOND ME AND MY REPUTATION (CIUMICIURRI)

"dicembre 24th, 2012 by marco.demo
Parto a piedi dall’hotel che e’ mattina presto e prendo per Avenida 9 de Julio, nel senso sbagliato.

Torno indietro. Sono le 10.00 e sto gia’ sudando. Avro’ percorso si e no 4 quadras. Le strade a BA si misurano in quadras, cioe’ gli incroci fra le strade disposte a scacchiera come in un castrum romano.

Arrivo al famoso obelisco, ripreso in tutti i film che hanno BA come sfondo, e prendo per Plaza de Majo dove ancora oggi ci sono postazioni permanenti di gente che manifesta per i desaparecidos e contro il governo in generale. Mi fermo un po’ e poi infilo Avenida de la Reconquista. La riconquista del denaro. entro in un quartiere che e’ tutto grattacieli, banche e polizia che gira. Inferriate alle finestre fino al primo piano. Barboni accampati un po’ ovunque. Nessuno in giro.

Buenos Aires - photo by wikipedia
Sono diretto alla stazione dei colectivos, i pullman che collegano le varie citta’, per comprare il biglietto per raggiungere tra qualche giorno Puerto Madryn. Gia’ che ci sono, in questo quartiere, decido di prelevare contanti. Peccato pero’ che nei bancomat del quartiere delle banche di contante ce ne sia poco. provo 4 sportelli diversi prima di riuscire. Segno di crisi.

Arrivo alla Plaza de la Fuerza Aerea Argentina e proprio dietro c’e’ la stazione del treno e dei collectivos. Qui il paesaggio cambia radicalmente. Dietro la stazione partono strade impolverate che portano chissa’ dove. Gente accampata ovunque, bancarelle, sbandati, odore di cibo, gradelle di salsicce che cuociono anche se ci sono 42,5C. Ma nessuno che ti importuna. Entro in stazione e al primo piano ci sono gli sportelli delle varie compagnie di trasporto. Mi avevano consigliato di sentirne un paio per trovare il prezzo migliore. ce ne sono piu’ di 180. Partiro’ il 26 alle 15 e arrivero’ a Puerto Madryn il 27 alle 9.30..
Dall’altra parte della stazione inizia il quartiere del Barrio Norte, ricco e pieno di negozi. Prendo per l’Arroyo e dopo un’infinita’ di quadras entro nel quartiere di Recoleta. Bello qui e si capisce perche’ BA e’ nota come la Parigi del Sud America.
Entro in Plaza Lopez sfiancato dal caldo e completamente fradicio di sudore. Fa un caldo soffocante e mi siedo su una panchina sotto ad un albero gigantesco. Mentre riposo penso che ho fame. La guida consiglia un ristorante dove cuociono carne, in via Arenales, ma non riesco ad orientarmi con la cartina. un uccellino mi caga sulle braghe. Fermo un passante e gli dico in italiano che mi sono perso e che cerco via Arenales. mi guarda divertito.
“are you lost?”, “si”, “sei italiano” dice, “si ” rispondo, mi sorride “Che italiano, sono tres quadras” per di la’ mi fa col dito. Ringrazio.
Al ristorante ho mangiato “bife de lomo” chiedendo al cameriere dell’olio di oliva per condire la carne. No, mi fa lui, no oliva: CIMICIURRI.
ve lo traduco io. Deriva dal gallese, perche’ pare che anche molti gallesi siano immigrati come gli italiani: CHE, GIVE ME CURRY"

domenica 23 dicembre 2012

Strani animali della Lessinia.....



In questi giorni in Lessinia sono possibili degli avvistamenti di strani animali che probabilmente sono stati oggetto di qualche incantesimo da parte delle "fade".
Il loro aspetto è alquanto inquietante, sembrano degli esseri preistorici piombati  nei nostri giorni da migliaia di anni fa e per effetto di un incantesimo delle " fade" che popolano gli anfratti della Lessinia, sono stati lignificati.
In Lessinia si racconta una leggenda che dice che in una notte di plenilunio l'incantesimo si spezza e questi animali tornano ad essere degli esseri viventi per qualche ora.
Al sorgere del nuovo giorno però gli animali tornano di nuovo nel loro stato ligneo.
Per chi non ci crede, la sera del 26 di Gennaio potrà venire con noi a vedere con i propri occhi questa magia nella Valle delle Sfingi.....

venerdì 21 dicembre 2012

grande successo al pranzo AdM..

si è svolto presso la frazione del Chievo di Verona, il pranzo AdM 2012..grande successo, hanno partecipato oltre 60 soci/amici. Scambi di auguri e presentazione del calendario AdM 2013.
Vi aspettiamo alla prima ciaspolada (c'è la neve quest'anno !) del 13 gennaio !

domenica 16 dicembre 2012

presentato il calendario Adm 2013 !

oggi al pranzo di natale AdM è stato presentato il nuovo calendario gite 2013 !
Vi aspettiamo alla prima ciaspolada !


13 gennaio – gita con le ciaspole
Monte del Passo
Bolognese Paolo tel 338 7085622 – Pasquali Silvano tel 348 5232109

Sabato 26 gennaio
notturna - gita con le ciaspole
Camposilvano – Valle Sfingi -Lessinia
Morandini Gianni tel 348 5290404 – Mozzo Luciano tel 329 6478906

17 febbraio - gita con le ciaspole
Monte Cogne da Sicina
Lagorai - Val di Cembra
Bolognese Paolo tel 338 7085622 – Pasquali Silvano tel 348 5232109

3 marzo, recupero gita ciaspole

14 aprile
Tra la Val di Ledro e l’Alto Garda - E
Bergamini Enrico tel 339 7763285

12 maggio, per famiglie
Asiago, Museo delle Trincee - T
Mantovanelli Davide tel 348 7035660

1 e 2 giugno
Pista Ciclabile Val d’Isarco – dal Passo del Brennero a Bolzano
Morandini Gianni tel 348 5290404 – Negri Andrea tel 335 7186186

23 giugno, per famiglie
Rifugio Lancia – Pasubio - T
Pasquali Silvano tel 348 5232109 – Mantovanelli Davide tel 348 7035660

7 luglio
Ferrata dei Campanili
Dolomiti – Latemar - EEA
Bolognese Paolo tel 338 7085622 –
Bergamini Enrico tel 339 7763285

19-20-21 luglio
Weissmies 4023 m
Alpinistica
Negri Andrea tel 335 7186186 – Pasquali Silvano tel 348 5232109

24-25 agosto
Via della Pace e ferrata Furcia Rossa
Dolomiti di Fanes - EEA
Bolognese Paolo tel 338 7085622 - Morandini Gianni tel 348 5290404

7-8 settembre
Ferrata degli Alleghesi
Dolomiti – Civetta
Alpinistica
Bergamini Enrico tel 339 7763285 – Mantovanelli Davide tel 348 7035660

13 ottobre, per famiglie
Chiusura attività in Val di Tovel - T
Dolomiti di Brenta


ATTENZIONE: l'attività escursionistica e alpinistica è soggetta a rischi e pericoli soggettivi ed oggettivi. L'associazione Amici della montagna declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali infortuni che dovessero verificarsi in danno dei partecipanti nel corso delle escursioni programmate. Si fa presente che l’Associazione Amici della Montagna ha natura prettamente amatoriale, senza scopi di lucro, ed i suoi organizzatori e capo gita non sono professionisti, ma semplici appassionati della montagna, le cui competenze ineriscono esclusivamente alla logistica ed all’illustrazione dei percorsi escursionistici. Si esclude, pertanto, l’assunzione da parte degli stessi di qualsivoglia responsabilità riguardanti la tutela dell’incolumità dei partecipanti. Si fa, infine, presente che la partecipazione alle gite da parte di minori è ammessa solamente laddove questi siano accompagnati da genitori o da accompagnatori adulti che se ne assumano ogni responsabilità.

mercoledì 12 dicembre 2012

da www.larena.it: Roccia, sci e cascate..a Simonini il Biasin 2012

Giancarlo Biasin  - photo by www.larena.it
10.12.2012: 
MONTAGNA. I Gruppi veronesi assegnano al ventisettenne il riconoscimento, ideato 40 anni fa. Il premio per i giovani alpinisti al socio del Cesare Battisti Pergamena cultura a Valdinoci Targa alla memoria per il Cola.
Ha arrampicato sulle pareti di Marmolada, Brenta, Civetta, Sella, ma anche del monte Uddè, in Sardegna. Ha percorso, fra le altre, vie alpinistiche sui monti Bianco, Rosa, Gran Paradiso e Gran Zebrù. E poi itinerari di scialpinismo in Austria, in Lagorai e Dolomiti. Ancora: cascate di ghiaccio in Brenta, Sassolungo, Val di Daone, Rosa e Vallunga. Così Andrea Simonini, 27 anni, veronese, si è aggiudicato il Premio Biasin 2012, assegnato ai giovani alpinisti emergenti da Cai Verona, Cai Cesare Battisti, Cai Legnago, Famiglia Alpinistica, Gasv, Giovane Montagna, Gem Caprino, Gao ed El Capel Parona. Simonini è del Gruppo alpino Cesare Battisti. DECINE e decine di uscite e di giorni in montagna, negli ultimi tre anni, per assaporare il gusto di un'impresa che ha soprattutto, però, un significato interiore, per certi versi intimo. Dove la tecnica e l'aspetto atletico contano, certo, ma conta di più la passione, la ricerca di emozioni vere, a contatto con la natura, a volte quella estrema. Simonini ha cominciato la sua attività otto anni fa...

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martedì 11 dicembre 2012

da www.larena.it: Via le bici dall’Arena? Questa non l’abbiamo capita

Piazza Brà - photo by www.wikipedia.org
ci uniamo anche noi AdM alla protesta della fiab di Verona.
Allego sotto articolo del quotidiano L'arena 8 dicembre 2012:

«Non abbiamo proprio capito l'uscita della Sopritendenza che vorrebbe togliere bici e rastrelliere dall'Arena. La nostra associazione è la prima a ribadire la necessità di un Piano della Sosta anche per le bici e a protestare quando i ciclisti sono costretti a ricorrere a pali, ringhiere e a vecchie e sudice rastrelliere (come quelle a fianco dell'anfiteatro) per legare le loro bici che altrimenti, lo ricordiamo, verrebbero rubate. Ma se i divieti non offrono nessuna alternativa si rischia di cadere in sterili anatemi o, peggio, in posizioni talebane. Del resto, basta fare due passi in più per vedere che il lato esterno di Via Anfiteatro è stato quasi per intero destinato a stalli per auto e che l'ala dell'Arena è diventata il supporto per un cartellone pubblicitario. Quelli vanno bene? Se poi ci vogliamo spostare di appena qualche centinaio di metri in linea d'aria vedremo che due tra le più belle piazze della città come Piazza Duomo e Piazza San Zeno sono diventate quasi per intero dei piazzali per automobili. Cosa che ha fato rabbrividire un nostro socio inglese dirigente dell'ECF (l'equivalente europea della nostra FIAB - Amici della Bicicletta) durante la sua ultima visita a Verona. Invece di sparare nel mucchio, e colpire il mezzo di trasporto più debole, meno invasivo e non inquinante, sarebbe meglio metterci tutti attorno al tavolo e trovare soluzioni condivise, perché la città e i monumenti sono fatti per essere vissuti e le persone in qualche modo si devono pur spostare. Altrimenti la prossima mossa quale sarà, togliere anche taxi e bus da piazza Bra? Giorgio Migliorini, presidente Amici della Bicicletta - Fiab Verona "

mercoledì 5 dicembre 2012

domenica 16 dicembre 2012: Pranzo e brindisi di Natale AdM !

Vi aspettiamo tutti !
soci, amici e simpatizzanti al Ricreatorio parrocchiale del Chievo - via Angelo Aereoporto Berardi 110 - Verona.
* Appuntamento ore 11.30 - aperitivo di benvenuto
* ore 12.30 inizio pranzo

A disposizione dei bimbi ampio spazio esterno, con campetto di calcio
Quota di partecipazione 10 € (pagano solo gli adulti)

Per domenica 16 dicembre: Promozione speciale tesseramento 2013 AdM:
Tessera ordinario 10 euro
Tessera familiare 8 euro
Iscrizioni: Andrea Negri tel 335 7186186

martedì 4 dicembre 2012

dal sito Fiab di Verona: PUBBLICATE LE TRACCE DEI PERCORSI CICLOTURISTICI DI VERONA


estratto dal sito Fiab di Verona:

" Grazie a molti nostri soci volontari sono stati accuratamente tracciati con navigatori GPS tutti i percorsi della seconda edizione (prima edizione FIAB) della cartina provinciale degli itinerari cicloturistici che abbiamo realizzato, con il patrocinio della Provincia, insieme agli editori Tappeiner e Scripta.
Come partner per la pubblicazione delle tracce è stato scelto GPSies, uno dei servizi liberi più importanti e famosi.
Da questo sito è possibile scaricare le tracce in tanti formati per la visualizzazione dei percorsi sui navigatori o su pc.
Seguendo questo link è possibile arrivare all’indice dei percorsi AdB, che hanno lo stesso nome e numero indicato anche nella cartina e quindi più facilmente riconoscibili.
Oltre a molte altre funzionalità e opzioni, si possono vedere i percorsi, scaricarli sul proprio navigatore in molti formati (gpx, tcx, kml) , confrontarli, vedere il profilo altimertico, ecc.
Le tracce ovviamente sono relative alla situazione rilevata durante le ricerche. Consigliamo quindi prima di procedere alle escursioni di informarsi sulla percorribilità ed eventualmente pericolosità.
Consigliamo comunque l’acquisto della nostra cartina: i nostri soci possono acquistarla in sede ad un prezzo scontato rispetto agli 8€ richiesti in libreria. Meglio sempre avere la cartina per farne un uso combinato con il navigatore "

lunedì 3 dicembre 2012

da www.ilgiornaledivicenza.it/: Valli del Pasubio, è crollato un pilastro del Cornetto

la catena del Sengio Alto - photo by AdM
VALLI DEL PASUBIO. Il terribile boato è riecheggiato nella val Leogra ieri mattina intorno alle 10. Un unico alpinista in zona ha dato subito l'allarme ai volontari del Cai.
Una immensa ferita ha violentato ieri mattina il monte Cornetto alto 1899 metri. Una frana staccatasi dal pilastro nord est del vajo Stretto, stimata in oltre cento metri d'altezza per cinquanta di base, ha trasformato l'orografia di una delle zone più apprezzate dagli alpini
sti. Un'ondata di roccia calcolata in più di 5 mila tonnellate di roccia si è così riversata nella valle sottostante, danneggiando seriamente la strada che dal Pian delle Fugazze porta all'Ossario, immediatamente chiusa al traffico sia veicolare che pedonale. «È sotto la nostra competenza da sei mesi e sarà riaperta solo quando avrò la certezza che non ci saranno altri crolli», annuncia il sindaco di Valli del Pasubio, Armando Cunegato, alle prese con una nuova emergenza. Quasi non bastassero quelle che già gravano sul paese valligiano...
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sabato 1 dicembre 2012

da www.larena.it: Monte Noroni cava esemplare è pronta a diventare un parco

27.11.2012
L'area naturalistico-didattica di circa 40 ettari resterà di proprietà della Cementirossi, che sta definendo con i Comuni una gestione pubblica.
Morire cava e rinascere parco. Un buco nelle colline può trasformarsi da sfregio nel paesaggio ad amico dell´ambiente? Fa scuola in Italia la cava di Monte Noroni, tra Fumane e Marano, area estrattiva per la marna da cemento, utilizzata fino al 2004 dalla Cementirossi di Fumane, finita nell´occhio del ciclone per la richiesta di scavare a Marezzane (negata proprio per incompatibilità ambientale).
Cava Noroni è stata una miniera, ma ora è pronta a diventare parco naturale di circa 40 ettari, con una trentina di habitat per flora e fauna. È stata inserita da Legambiente e Aitec (associazione cementieri di Confindustria) tra i dieci casi eccellenti a livello nazionale per il recupero ambientale e fonte d´ispirazione delle «Linee guida per la progettazione, gestione e recupero delle aree estrattive». Lo studio unisce, una volta tanto, ambientalisti e produttori di cemento, e segnala 148 cave italiane (su oltre 5mila totali) che hanno intrapreso la strada della sostenibilità. Laddove c´erano ruspe e marna, insomma, al lavoro in un buco nel cuore della Valpolicella ai piedi della Lessinia, nasce un´area per valorizzare flora e fauna autoctona, monitorare biodiversità, proteggere specie naturali...