sabato 23 agosto 2014

Croda di Cengles


6 e 7 Settembre 2014

Croda di Cengles 
(Gruppo dell'Ortles)



La meta di questa gita,ossia la Croda di Cengles ( 3375mt), si raggiunge attraverso una nuova via ferrata che sostituisce la vecchia, con un itinerario impegnativo, esposto e spettacolare al cospetto della cerchia di monti della valle di Zai. La cima è il punto più panoramico dell´intera val Venosta!


Luogo e ora di partenza : Casello di Verona Nord ore 08.00 (06/09)
Itinerario: Autostrada A22 fino a Bolzano sud -Superstrada per Merano, poi SS della Val Venosta-Solda
Equipaggiamento e attrezzatura : Da Alta montagna + Kit da via ferrata
Difficoltà, tempi e dislivelli: EEA,(Escursionisti esperti attrezzati) 1° giorno 900 mt, 2°giorno 650 mt in salita (di cui 400 mt di ferrata) 1400 in discesa (con possibilità di sfruttare gli impianti di risalita)

Per informazioni e iscrizioni : Gianni Morandini 3485290404 ,Luciano Mozzo 3296478906

Il pernottamento è previsto presso il Rif.Serristori (vedi foto)  per un numero limitato di partecipanti,pertanto quanti volessero partecipare sono pregati di prenotarsi per tempo.
Si ricorda inoltre che in Rifugio è obbligatorio utilizzare il sacco lenzuolo.

Descrizione dell'itinerario:Il primo giorno si salirà al Rif.Serristori lungo la valle di Zay (3 ore) dove pernotteremo .Il secondo giorno si prosegue per la valle di Zay lungo un sentiero dapprima senza problemi e poi con percorrenza sempre più impegnativa tra  distese di massi. Si arriva ad un bivio con il Passo di Zay in circa 40 minuti. Superati i laghetti si sale per  dei detriti stando attenti a non perdere le tracce.  Dopo altri 40 minuti a quota 3000 circa un cartello indica sulla destra la direzione da seguire per la via ferrata abbandonando il percorso normale.
Ritorno:  la discesa per la via normale sino alla forcella prevede vari passaggi attrezzati, Dalla forcella in avanti  la discesa  si svolge  lungo un canalone ripidissimo su terreno instabile e detriti. Una volta rientrati al rifugio decideremo se scendere a valle a piedi lungo il sentiero del giorno precedente o raggiungere gli impianti di risalita.
Viste le particolari condizioni climatiche di questa estate,ci riserviamo di annullare/modificare il programma di questa gita anche con pochissimo preavviso.


martedì 19 agosto 2014

Domenica 24 agosto Ferrata al Corno di Grevo (gruppo dell'Adamello)


La via ferrata al corno di Grevo è una via ferrata sicuramente impegnativa, ma permette di salire una spettacolare cresta aerea che se percorsa in una giornata consente di godere un panorama che va dal pian di neve alla cresta del Carè Alto...
(photo by Cai Rovato)

La via ferrata ha il suo inizio alla fine di un sentiero che si stacca da quello che dal rifugio cai Lissone in valle Adamè, porta al Forcel Rosso (sarà l'itnerario per il ritorno). Dall'attacco all'uscita questa via ferrata è sempre continua, snodandosi quasi esclusivamente sullo spartiaque roccioso della montagna lungo lisce placche di granite. L'impegno è alto (la ferrata è classificata molto difficile) quanto la soddisfazione di una ferrata così imponente!
Escursione riservata ad escursionisti esperti e dotati di idonea attrezzatura

Per Informazioni ed iscrizioni:
Davide Mantovanelli tel 348 7035660

Luogo e ora di ritrovo: Partenza ore 06:30 Verona Sud 

Percorso: direzione Brescia uscita Brescia/ Valcamonica. Seguire direzione nord per Cedegolo, poi si procede verso Val di Saviore fino alla località Croste (rifugio Stella Alpina).

Dislivello: 1200 metri (500 la sola ferrata)
Difficoltà: Alpinistica (Molto difficile con alcuni passaggi estremamente difficili)
Ambiente severo.

martedì 5 agosto 2014

da www.larena.it: Una rete di piccoli rifugi vere sentinelle dei monti

Capita che in montagna, durante un'escursione, si parta con tempo buono e ci si ritrovi, come in questa umida estate, dentro un temporale con tuoni, fulmini, grandine e scrosci amazzonici. C'è di che disperare e, talvolta, perdere l'orientamento, troppo distanti da un vero rifugio alpino munito di ogni comfort (vitto, alloggio e soprattutto ricovero), quando si è in zone impervie - ed il camminare ancora a lungo sul suolo fradicio, tutti bagnati e con compagni in difficoltà - diventa problematico.
Elenchiamo allora per il massiccio del Baldo, l'altipiano della Lessinia e il gruppo del Carega, i luoghi dove funzionano, almeno nei fine settimana, strutture ricettive private - di associazioni ambientaliste e delle sezioni provinciali del Cai - dove, in omaggio alla solidarietà alpina, l'ospitalità non si nega mai. E, talvolta, la si dovrebbe chiamare soccorso. Si tratta di preziose «sentinelle del territorio», punti di riferimento che offrono sicurezza maggiore agli escursionisti che sulle nostre montagne si avventurano. Fatalmente ne ometteremo qualcuna, specie le malghe aperte durante la monticazione (30 giugno - 29 settembre), ma carta alla mano, se le trovate aperte, si verrà sempre accolti.
Sul Baldo gardesano è esemplare malga Brione (942 metri), ex malga di cavalli, alla fine del breve, facile e bel sentiero n° 32 da malga Zovello (1083 m) in uso dal Comune di Brenzone (proprietario) a una associazione di speleologi. E' l'unica con la porta sempre aperta, con provviste disponibile e legna vicino al camino. Un tempo era così ovunque, poi vennero i vandali...