martedì 23 ottobre 2012

il racconto.. Ortles-Vorgipfel - 10-11 agosto 2012

L'Ortles e a sinistra la parte alta della sua parete nord
10-11 agosto 2012
Una scelta dettata dalla passione per l'Ortles-Cevedale e per le sue splendide vie classiche in posti selvaggi e poco frequentati, al cospetto di bellissime montagne ahimè teatro del primo conflitto bellico....Si parte !!
impegnato..sula cresta
uno dei torrioni
Raggiungiamo il rifugio Quinto Alpini per pernottarvi: molto caratteristica l'atmosfera; alla "Quinto", come la chiamano i frequentatori, gestita dal bravo ed appassionato Michele, sul libro del rifugio siamo gli unici di quest'anno a scrivere destinazione Ortlles. Il mattino seguente alle 5 partiamo; saliamo la vedretta dello Zebru, molto crepacciata, fino ad arrivare al Giogo Alto(valico glaciale fra "il Piccolo" e l'Ortles).
La prima parte della cresta, già abbastanza esposta, si percorre camminando, non c'é piu la neve: una volta si passava accanto ad enormi cornici. Giunti ad un avamposto quotato 3720 mt inizia la vera cresta. Come detto, non essendoci più la neve non si riesce a tagliare sul versante sud, ora assolutamente improponibile, ma bisogna seguire scrupolosamente il filo di cresta e scalare i 3 torrioni molto aerei che la caratterizzano.
La roccia non é buona, ma gli spit nei punti più utili aiutano eccome. Con passaggi molto aerei, forse i piu esposti da me fatti, qualcuno di quarto ed oltre, giungiamo all'ultimo torrione che con un'ultimo passaggio un pò atletico in traverso ci porta con una facile cresta di sfasciumi al ghiacciaio e quindi all'anticima, Vorgipfel appunto, quotata 3845 mt.
la cresta..verso la cima dell'ortles
Assieme a noi arriva anche la nebbia, ci scambiamo i complimenti per la salita, la vetta l'abbiamo entrambi raggiunta varie volte, decidiamo di scendere in fretta per la via dei Meranesi; non riusciamo pero a trovare la traccia, cosi per non sfidare la nebbia scendiamo dalla via normale, che dopo le difficoltà della Vorgipfel sembra facile, ma non da sottovalutare ! 
Bevuta una buona birra al Payer e già pensato alla prossima avventura, scendiamo passando sotto la temuta Nord. Una gita durata 13 ore, con i miei ritmi blandi; bella ed indimenticabile!!!   
GRAZIE TEO...GRAZIE ADM
Nicola Branzi

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