
Bovolone - Verona. L’Associazione opera nella zona del basso veronese dal 1991. Nata per iniziativa di un gruppo di amici appassionati di montagna, si propone come obiettivo quello di mettere in contatto fra di loro gli escursionisti e alpinisti della nostra zona. -> Info: adm91blog@gmail.com
martedì 30 settembre 2008
quattro veronesi alle prese con un ottomila...

lunedì 29 settembre 2008
Da www.larena.it: Il Cai ripropone l’«Escursione del centenario»

martedì 23 settembre 2008
Domenica 5 ottobre 2008 - Gruppo del Brenta

Percorso stradale: casello di VR Sud – A22 del Brennero - casello di S.Michele all’Adige – Cles – Tuenno – Lago di Tovel.
Dislivello: 900 m. di salitaTempo complessivo: ore 5,00 – escluse le soste(vedi anche escursione alternativa)
domenica 21 settembre 2008
oggi .. Passo Manghen
sabato 20 settembre 2008
venerdì 19 settembre 2008
Lago di Tovel - Malga Flavona
venerdì 12 settembre 2008
ATTENZIONE !
Resta invariato tutto il programma contenuto nella scheda informativa.
Passo Manghen - Domenica 21 Settembre 2008
Il passo Manghen ( Mappa Google Maps ) è collocato nella parte ovest del gruppo del Lagorai sullo spartiacque tra il fiume Brenta e Adige e mette in comunicazione la Val di Fiemme con la Valsugana.
Il gruppo del Lagorai è ancora un posto dove la natura non è stata addomesticata più di tanto dalle esigenze dell'uomo moderno al contrario delle vicine Val di Fiemme e Fassa.
Per cui il nostro itinerario si svolgerà in un'ambiente solitario dove l'unico rumore è dato dallo scorrere dell'acqua dei ruscelli che alimentano i numerosi laghetti della zona e quello del vento che si infila tra le creste delle cime.
Per info ed iscrizioni: GianniMorandini 340 3582697 o 348 5290404
Scheda descrittiva:
Luogo e orario di ritrovo: Casello di Vr sud ore 07.00
Percorso stradale: A4 direzione Milano,si svolta sulla A22 direzione Trento,uscita TN centro, SS47 direzione Padova fino uscita Borgo Valsugana,Telve,Passo Manghen
Difficoltà:E (escursionistica)
Attrezzatura:Normale da escursione (tenere conto che siamo a quote superiori i 2000mt)
Tempi e dislivelli: 5.30/6 ore escluse le soste 500 mt in salita idem in discesa
Pranzo: Al sacco
Descrizione dell'itinerario
Da Passo Manghen (mt2047) si prende il sent.322 in direzione est sul versante nord della cresta principale del gruppo del lagorai.Dopo aver costeggiato il lago delle Buse continueremo in direzione est restando comunque sempre in quota fino ad arrivare alla forcella di Montalon che ci consentirà di scavalcare la cresta per portarci sul versante sud.
Appena dopo la forcella incontreremo il lago di Montalon dove faremo una sosta per il pranzo al sacco. Dal lago si prende il sent 622b fino alla forcella Ziolera dove passeremo in mezzo ai resti dei baraccamenti e delle postazioni della prima guerra mondiale.Da qui non ci resta che raggiungere la forcella dei Frati per poi scendere di nuovo al passo Manghen.
giovedì 11 settembre 2008
L'impresa degli speleologi forlivesi - In grotta per 50 ore
http://www.splugadellapreta.it/
da http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/:
" Sono Matteo Turci, Fabrizio Bandini, Massimiliano Mambelli dello Speleo Club Forlì che hanno partecipato a una spedizione impegnativa all’interno della 'Spluga della Preta', un abisso nei monti Lessini.
Una bella impresa ha visto come protagonisti tre speleologi forlivesi, Matteo Turci, Fabrizio Bandini, Massimiliano Mambelli dello Speleo Club Forlì, che, insieme al collega Fabrizio Spazzoli del G.S.A di Ravenna, hanno partecipato a una spedizione all’interno della “Spluga della Preta”, un abisso, il cui ingresso si trova a circa 1500 metri di quota sui monti Lessini, nel Veronese.
La grotta è famosissima nell’ambiente speleologo, in quanto, per accedervi, è necessario scendere in un grandioso 'pozzo' a cielo aperto profondo 131 metri: la severità dei suoi stretti e freddi meandri, che improvvisamente si perdono in baratri oscuri che paiono infiniti, fanno della Spluga della Preta uno degli ambienti in grotta più affascinanti e nello stesso tempo più impegnativi nel panorama della cavità nazionali, tanto che negli ultimi 80 anni questa discesa è stata compiuta da centinaia di esploratori, senza tuttavia riuscire a svelarne alcuni dei misteri.
Il gruppo di speleologi forlivesi ha raggiunto il campo base posto a circa 700 metri di profondità e da qui è partito per la sala Nera, vecchio fondo della grotta a meno 800, con lo scopo di recuperare corde e materiali lasciati da spedizioni precedenti, preziosi per proseguire l’esplorazione di un ramo laterale scoperto da poco nei pressi dello stesso campo. Prima di poter affrontare questa impresa sono stati necessari allenamenti specifici di circa due mesi e, nonostante la perfetta forma fisica al momento della discesa nella 'Spluga', le difficoltà non sono state poche: “Non è stata per nulla facile – afferma Matteo Turci - la permanenza per tante ore a una tale distanza dall’ingresso, con una temperatura attorno ai 4 gradi, l’umidità al 100%, praticamente senza dormire e assimilando pochissimo cibo”. La spedizione si è comunque conclusa positivamente con l’ottenimento degli obiettivi prefissati ed il recupero del materiale posto nel fondo della grotta: dopo una progressione continua e faticosa di ben 12 ore di risalita il gruppo ha riconquistato la superficie. "
Disponibile anche il racconto di uno dei protagonisti in: http://www.speleoclubforli.it/
martedì 9 settembre 2008
estate 2008.. le immagini dei soci Adm
Val Miller (Adamello) -luglio 2008
lunedì 8 settembre 2008
ALP Ritratti #II Riccardo Cassin
Molti legano "Cassin" ad un marchio di attrezzature di montagna, picozze, imbragature ecc. ma Cassin (Riccardo) è soprattutto un alpinista "storico" nel vero senso del termine.
Alle soglie dei cent'anni, ha attraversato tutto il secolo scorso, creando capolavori che sono ambiti e inseguiti ancora oggi da alpinisti di tutto il mondo, sulle alpi, in Karakorum e in Alaska.
Alleghiamo il sommario presente sul numero di ALP in oggetto.

di Carlo Caccia e Roberto Mantovani "
Prezzo: 6,50
Pagine: 120
Anno: 2008
domenica 7 settembre 2008
da www.larena.it - 6 settembre 2008: Ora il Filmfestival fa tendenza

" È calato il sipario sull’edizione dei record del Film Festival della LESSINIA e si tirano le prime somme: 10 serate di proiezioni di cui 8 contemporaneamente in due sale, oltre a 5 proiezioni pomeridiane. «È raddoppiato il numero dei film in visione rispetto all’anno scorso e abbiamo avuto una media di 450 spettatori a serata, contando anche gli eventi speciali», annuncia Alessandro Anderloni, direttore artistico del Film Festival. Buono il riscontro per la Libreria della montagna e la Piazza del festival, eventi organizzati su piazza Marconi, all’ingresso del teatro Vittoria e che hanno attirato pubblico prima e dopo le proiezioni. «Aggiungerei anche la mostra “LESSINIA di pietra” che ha caratterizzato un aspetto importante della nostra montagna, con l’esposizione dei pannelli nell’atrio della sala Olimpica e la presenza dell’architetto Paolo Portoghesi», aggiunge Anderloni. Ed ora il livello artistico della manifestazione: «Non credo di esagerare definendolo ottimo con due momenti alti», ricorda Anderloni, «il concerto della Caucasian Chamber Orchestra in prima nazionale e la proiezione della sua storia e della sue finalità che è stato il film «Grozny dreaming», prima mondiale e premio LESSINIA d’oro 2008. La presenza degli orchestrali caucasici proprio nei giorni del conflitto armato tra Georgia e Russia ha costituito uno dei momenti più toccanti del Festival», riconosce Anderloni, «e ci siamo impegnati a sostenere gli ideali di questa compagine anche con iniziative future». «Il secondo momento alto è stato la presenza del regista svizzero Fredi Murer le cui opere hanno entusiasmato il pubblico sebbene Murer non possa definirsi autore di film da cassetta. La risposta entusiastica degli spettatori ha sorpreso lo stesso regista che si è complimentato per l’atmosfera trovata, per l’accoglienza e per l’idea di un festival dedicato a vita storia e tradizione in montagna, così vicino alla sua sensibilità». Dunque una rassegna che non ha più bisogno di pescare tra i vincitori di altri festival per mostrare pellicole di livello: «Abbiamo ricevuto conferma di un salto di qualità e dell’ottimo livello raggiunto proprio dalle proiezioni in anteprima mondiale e italiana e dalla difficoltà della giuria costretta ad assegnare un paio di ex aequo».Una macchina di questo genere chiede risorse e impegno che non si possono condensare in poche settimane prima dell’inizio del festival: «Dal punto di vista organizzativo siamo al limite di quanto si possa fare contando sulle forze attuali. La manifestazione non è andata male ma non si può più pensare di gestirla così perché in più di un’occasione abbiamo rischiato che la macchina si inceppasse: lo staff che ha lavorato è splendido e molto professionale ma per il 2009 rischiamo di essere in difficoltà senza una struttura stabile», dice Anderloni.Si torna a parlare di soldi: «Purtroppo è venuto meno l’apporto di uno degli enti che lo avevano garantito, perché al pareggio di bilancio manca solo questa voce».«Con il grazie a chi ci ha sostenuto: Regione, Provincia, Comunità montana e Parco della LESSINIA, Comune di Boscochiesanuova, Consorzio Verona Tuttintorno e Cassa rurale Bassa Vallagarina chiedo anche un ulteriore sforzo per ripianare il debito. Spero che tutti capiscano che quanto si sta facendo è vanto per la montagna veronese "