di Vittorio Zambaldo
" È calato il sipario sull’edizione dei record del Film Festival della LESSINIA e si tirano le prime somme: 10 serate di proiezioni di cui 8 contemporaneamente in due sale, oltre a 5 proiezioni pomeridiane. «È raddoppiato il numero dei film in visione rispetto all’anno scorso e abbiamo avuto una media di 450 spettatori a serata, contando anche gli eventi speciali», annuncia Alessandro Anderloni, direttore artistico del Film Festival. Buono il riscontro per la Libreria della montagna e la Piazza del festival, eventi organizzati su piazza Marconi, all’ingresso del teatro Vittoria e che hanno attirato pubblico prima e dopo le proiezioni. «Aggiungerei anche la mostra “LESSINIA di pietra” che ha caratterizzato un aspetto importante della nostra montagna, con l’esposizione dei pannelli nell’atrio della sala Olimpica e la presenza dell’architetto Paolo Portoghesi», aggiunge Anderloni. Ed ora il livello artistico della manifestazione: «Non credo di esagerare definendolo ottimo con due momenti alti», ricorda Anderloni, «il concerto della Caucasian Chamber Orchestra in prima nazionale e la proiezione della sua storia e della sue finalità che è stato il film «Grozny dreaming», prima mondiale e premio LESSINIA d’oro 2008. La presenza degli orchestrali caucasici proprio nei giorni del conflitto armato tra Georgia e Russia ha costituito uno dei momenti più toccanti del Festival», riconosce Anderloni, «e ci siamo impegnati a sostenere gli ideali di questa compagine anche con iniziative future». «Il secondo momento alto è stato la presenza del regista svizzero Fredi Murer le cui opere hanno entusiasmato il pubblico sebbene Murer non possa definirsi autore di film da cassetta. La risposta entusiastica degli spettatori ha sorpreso lo stesso regista che si è complimentato per l’atmosfera trovata, per l’accoglienza e per l’idea di un festival dedicato a vita storia e tradizione in montagna, così vicino alla sua sensibilità». Dunque una rassegna che non ha più bisogno di pescare tra i vincitori di altri festival per mostrare pellicole di livello: «Abbiamo ricevuto conferma di un salto di qualità e dell’ottimo livello raggiunto proprio dalle proiezioni in anteprima mondiale e italiana e dalla difficoltà della giuria costretta ad assegnare un paio di ex aequo».Una macchina di questo genere chiede risorse e impegno che non si possono condensare in poche settimane prima dell’inizio del festival: «Dal punto di vista organizzativo siamo al limite di quanto si possa fare contando sulle forze attuali. La manifestazione non è andata male ma non si può più pensare di gestirla così perché in più di un’occasione abbiamo rischiato che la macchina si inceppasse: lo staff che ha lavorato è splendido e molto professionale ma per il 2009 rischiamo di essere in difficoltà senza una struttura stabile», dice Anderloni.Si torna a parlare di soldi: «Purtroppo è venuto meno l’apporto di uno degli enti che lo avevano garantito, perché al pareggio di bilancio manca solo questa voce».«Con il grazie a chi ci ha sostenuto: Regione, Provincia, Comunità montana e Parco della LESSINIA, Comune di Boscochiesanuova, Consorzio Verona Tuttintorno e Cassa rurale Bassa Vallagarina chiedo anche un ulteriore sforzo per ripianare il debito. Spero che tutti capiscano che quanto si sta facendo è vanto per la montagna veronese "
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