domenica 20 settembre 2009

da www.larena.it: Si rifà il sentiero della Corona

da www.larena.it:
«Attenzione sentiero in manutenzione». Finalmente. Il segnale sta all’ingresso e lungo il percorso del Pellegrino, quello che sale da Brentino Belluno al Santuario Madonna della Corona di Ferrara di Monte Baldo e che, proprio per questo, resterà impercorribile dopo il 16 settembre ma solo nei giorni feriali. Il primo colpo di piccone, annunciato dal sindaco Virgilio Asileppi, è saltato solo di un giorno dall’1 al 2 settembre, probabilmente perché il sindaco, il mercoledì, è in municipio tutto il giorno e non voleva perdersi l’esordio del cantiere aperto dal Servizio forestale regionale di Verona, di cui è responsabile Damiano Tancon, e che è diretto da Anna Paola Perazzolo.Già da una settimana si procede non stop e, meteo permettendo, si proseguirà fino alla fine di novembre, almeno fino a quando il freddo che verso Ferrara in quei mesi si fa pungente, non gelerà le malte. L’intervento, in quattro «tranche», fa parte del progetto di «Recupero dell’antica viabilità sul versante orientale del Monte Baldo», che il Comune ha dato in delega al Servizio forestale sulla base di una convenzione siglata appena un mese fa con la Regione Veneto, che prevede inoltre il recupero di un sistema di altri sette percorsi: Pozza Galeto- Orsa, Orsa Pian di Festa, tre che uniscono Pian di Festa a Cerbiolo, Rivalta e Brentino Belluno e due che collegano Orsa a Brentino e Ferrara. A uno di questi , quello che sale da Rivalta a Pian di Festa, si è pure iniziato a lavorare.Intanto già si vedono i risultati di quanto fatto in questa prima settimana in cui il Servizio è intervenuto nel primo tratto, che va dalla base, l’ippocastano di Brentino, al «Primo mistero gaudioso», circa 500 metri. Dopo aver aperto le piste per lo scavatore che porta materiale e malte, si è iniziato a sistemare i gradini sconnessi e mancanti, fissando i sassi con cemento e ricoprendoli poi con terriccio del posto. Inoltre si è deciso di chiudere le vie alternative create dalla gente per aggirare i gradini divenuti ormai troppo alti e si sono stabiliti i punti ove realizzare canalette di scolo per l’acqua piovana per evitare che le intemperie sfascino ancora il sentiero. Il lavoro dovrebbe durare due mesi.Nel frattempo si partirà anche in quota per sanare il terzo tratto delle scalette, uno dei più delicati poiché richiederà l’intervento di elicottero e lavoro con le corde. «Dal 16 settembre», fa sapere Perazzolo, «apporremo dei cartelli agli imbocchi, sia a monte sia a valle, che indicheranno la chiusura assoluta nei giorni lavorativi, da lunedì a venerdì. Il sentiero resterà però aperto il sabato e la domenica, a disposizione dei devoti… Sappiamo quanti tengano a percorrerlo e non vorremmo rompere la tradizione del gruppo che da anni raggiunge il Santuario a piedi ogni sabato», dice.«In ogni caso chi salirà nei giorni feriali sarà mandato indietro poiché su questo tratto, particolarmente esposto, dovremo fare disgaggi di sassi che rotoleranno a valle con evidente pericolo per eventuali non addetti presenti». Sarà un’operazione in grande stile, impegnativa, che vedrà all’opera pure l’elicottero che il Servizio regionale utilizza negli interventi di spegnimento incendi. Mentre si procederà su questo tratto e su quello iniziale un’altra squadra lavorerà lungo il secondo troncone (dal «Primo mistero gaudioso» alle scalette, passando per la croce che s’affaccia sulla Valdadige), «procedendo a mano con piccone e badile, integrando i sassi mancanti e chiudendo i punti in cui la traccia originaria era stata aggirata».Nel frattempo attenzione: «Si raccomanda a quanti dovessero percorrere il sentiero al di fuori del periodo di chiusura di prestare sempre la massima attenzione data la presenza di macchine, scavatrici, muletti ed operai».(Barbara Bertasi)

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