giovedì 1 ottobre 2009

da www.larena.it: Il rocciatore ugo manera e il mito degli anni ’70

da http://www.larena.it/ del 1 ottobre 2009:
" C’è stato una sorta di ’68 anche nell’alpinismo. Fatto di gente che saliva pareti di roccia o compiva ascensioni in montagna non necessariamente per arrivare su una cima, ma anche soltanto per cimentarsi su una difficile parete, anche in ambienti meno estremi, ma non per questo meno degni di essere vissuti. Luoghi da vivere con piacere, assaporando il gusto del gesto tecnico, del contatto con la natura, dell’appagamento psicologico. Senza per questo rinunciare all’avventura con tutti i suoi crismi. Magari vissuta e condivisa con qualcuno.Nasceva e si sviluppava così, una quarantina di anni fa, il Nuovo Mattino, un movimento alpinistico che tra i suoi esponenti, oltre a Gian Piero Motti, aveva ugo manera, oggi 70 anni, torinese, alpinista di punta, dedicatosi, dopo una prima fase di attività classica, alla ricerca e alla scoperta del nuovo e alla valorizzazione di terreni rocciosi sinora sconosciuti, su cui firmava decine di prime ascensioni. manera, domani, alle 21, nella sala Lucchi del palazzetto Masprone, vicino allo stadio, racconterà il mito degli anni ’70, cioè l’alpinismo attraverso le luci del Nuovo Mattino. Organizza la serata, a ingresso libero, il Gruppo Alpino Scaligero Verona (Gasv), sottosezione del Cai. E.G. "

Nessun commento: