E' stata una bella avventura, forse un po' esagerata, pensare di salire in giornata al Rifugio Marco e Rosa, non tanto (forse) per il dislivello di 1600 metri e passa.. certamente per la lunghezza dell'itinerario, ma soprattutto per le condizioni dei ghiacciai...!
Servivano conferme sul fatto che fosse un'estate calda e molto anomala...? Beh, basta guardare le foto di come sono ridotti i ghiacciai, ormai privi di neve, ghiaccio nero, con fiumi di acqua che scorrono in superficie...
Lo zero termico al di sopra dei 4500 metri vuol dire che di notte non ghiaccia, che i ponti sui crepacci non si consolidano e diventano davvero pericolosi...oppure che le pareti scaricano sassi di continuo, oppure ancora vuol dire uscire alle sei del mattino e trovare la neve molla (incredibile!)... si vedono le impronte nella neve molla in questa foto, pochi metri sopra il rifugio:
E' vero non siamo arrivati in cima, ma è stato comunque un bel viaggio...con tante difficoltà...crepacci su ponti instabili, scariche di sassi, pendii di neve e terra o di ghiaccio vivo, una ferrata con catene un po' lunghe tra gli ancoraggi...insomma è mancata la cima eppure è stata davvero una bella alpinistica.... Allora come dice sempre Davide non ci resta che concludere con un "Bravi tutti!!!"
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