sabato 4 gennaio 2014

da www.larena.it: Le «mani» della Virtus sfidano il tetto d'America

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da www.larena.it del 3 gennaio 2014:Attacco ai settemila. «Quando arrivi a toccare il cielo con un dito, poi vorresti andare un metro più in su. Non ti fermeresti mai». Saverio Corradini ha 62 anni, vive a Tregnago e ha una missione: attaccare l'Aconcagua, la vetta più alta della Cordigliera delle Ande che misura 6962 metri. «Rispettandola. Perchè se non rispetti la natura, rischi di farti male».
La storia di Saverio è singolare. Da una vita fa il massofisioterapista alla Virtus Vecomp, la terza squadra di Verona. Cura i muscoli dei suoi ragazzi. Nel tempo libero corre, scala, si allena. In bici e a piedi. Da tempo sta preparando la sua personalissima tabella di marcia per la missione Aconcagua. «Ci andrò» dice. «Non so ancora quando». Ma ci andrà
Tutto è iniziato circa quindici anni fa. «Mi è venuta la passione per la montagna, che avevo sempre coltivato senza particolari pretese». E Saverio si è messo a scalare le cime. Prima l'Europa, poi il Sud America.
Perchè proprio là? E magari non l'Asia dei grandi giganti protesi verso il cielo? «Amo la civiltà Inca. Volevo entrare in contatto con la loro cultura, visitare i loro templi. E allo stesso tempo mettermi alla prova». Mostra, orgoglioso, una foto di Machu Picchu. «Un piacere finire fin lassù. E quando ci arrivi ti fermi a contemplare quello che sta tutto attorno. La natura, gli orizzonti. Il mondo che avvolge questo bellissimo sito».
La storia, intanto. «Amo la Lessinia. Un mucchietto di splendida terra rispetto alle grandi montagne del mondo. Ma anche qui da noi gli scenari sono spettacolari. Per chi ama e vive questa terra».

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