Da L'Arena di mercoledì 2 aprile
" L’OSPITE DEL BALDO. La polizia provinciale prosegue i controlli. Ultimi rilievi dopo una recente predazione. L’orso non dorme. Anzi, ha fame. L’ultimo pranzo, poco dopo Pasqua, se l’è procurato a spese di un pastore, sul versante occidentale del BALDO. Capre, tre certamente divorate, di cui si sono trovati i resti. Ma il totale del «colpo» del plantigrado porterebbe il bottino a sei. «Il tutto in una zona recintata», spiega Anselmo Furlani, responsabile di zona della polizia provinciale, «piuttosto limitata».Insomma, il plantigrado ha scelto la propria dimora tra le cime e il lago. Si muove costantemente e gli agenti che lo tengono d’occhio costantemente, anche contro la minaccia dei bracconieri, conoscono e vigilano ormai «di routine» i suoi percorsi. Ora potrebbe fare un viaggio a Nord: è un maschio e non è escluso che cerchi di accasarsi, presumibilmente in Trentino. Ma la fedeltà non è il suo forte: a luna di miele conclusa, di solito, la femmina resta ad accudire i piccoli mentre il capofamiglia riparte in cerca di avventure.«Tornerà», sorride Anselmo Furlani, «perchè ormai ha colonizzato questo territorio, lo sente come la sua casa. Potrebbero passare anche mesi ma di certo non rinuncerà a un habitat che ha trovato decisamente di suo gusto».Nessun rischio per i frequentatori del BALDO. L’hanno visto in molti, sempre piuttosto da lontano (salvo il caso di un avvistamento dal balcone di una casa di Prada, nella notte), e lo stesso animale sembra avere poco desiderio di approfondire la conoscenza con gli umani. «Problemi non ce ne sono, a patto di non pretendere di vederlo troppo da vicino», conferma l’agente della polizia provinciale. «Gli unici attacchi nei confronti di esseri umani, in Romania, sono avvenuti nel tentativo di fotografarlo, di notte, con i flash, decisamente troppo da vicino. È un animale selvatico, e non va mai messo alle strette. Comportandosi in questo modo, il rischio è nullo».In ogni caso l’orso del BALDO è divenuto uno dei motivi «attrattori» per il comprensorio. Apparso nell’estate scorsa, accolto come un «fantasma» si è palesato come presenza realesolo dopo i rilievi della polizia provinciale, che ha istituito allo scopo anche una speciale «unità di monitoraggio». Rilievi (escrementi, ciuffi di peli) che sono servito anche per confermare la sua ultima impresa. «È entrato nel recinto delle capre da due punti precisi, e da altrettanti se ne andato», racconta Anselmo Furlani. Un selvatico, l’orso del BALDO, che ha comunque molti occhi addosso. Quelli dei poliziotti provinciali che lo sorvegliano; e forse anche quelli dei bracconieri, che lo verrebbero morto. Ma che hanno davanti le «nuove tecnologie» di sorveglianza: lo dice Davide Zeli, il comandante. Quali? «Top secret». B.B. "
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