domenica 8 giugno 2008

Ecco tutti i fiori del Baldo

[Fonte: L'Arena del 07 giugno 2008]
" Dalla passione per i funghi è sbocciata, prorompente, quella per i fiori, specialmente per «I fiori del Monte Baldo». Il volume, è del veronese Antonio Testi, 65 anni, che ne ha visti, cercati, fotografati, studiati e schedati ben 1231, per un totale di 1455 immagini, tra cui anche panorami e cartine geografiche. Sono 785 pagine, il lavoro finora più completo sui fiori che crescono abbarbicati al «Paterno Monte», l’Orto botanico d’Europa.Antonio Testi, presidente del gruppo micologico «Caro Massalongo» che fa base al centro d’incontro della terza circoscrizione, lo ha presentato nell’auditorium della Gran Guardia, con una conferenza. E siccome è anche membro nel «Coro Scaligero dell’Alpe Cai (Club alpino italiano) Verona», i suoi amici hanno arricchito di voci la serata.Un tema strettamente connesso all’amore per la natura, in particolare per la montagna che Testi, in gioventù rocciatore, ha sempre adorato e dove ha conosciuto la moglie Paola Zampicinini, che lo ha poi accompagnato tra i sentieri del Baldo, alla scoperta dei fiori. Nel libro riporta il numero di riferimento della «Flora d’Italia», opera omnia del botanico Sandro Pignatti, dimensioni, periodo di fioritura e luogo di crescita della pianta.Negli anni Settanta faceva qualcosa del genere con i funghi: «Sono sempre andato in giro con la macchina fotografica e mi piaceva riprenderli», rammenta. «Poi hanno iniziato a colpirmi i fiori, che sul Baldo sono tantissimi. I migliori», sorride. «Mi sono accorto che non c’erano opere complete, che molte avevano foto in bianco e nero e ho cominciato a lavorare con quest’obiettivo». «Ce ne sono tantissimi, Se poi s’inquadrino da vicino rivelano forme inimmaginabili, quasi di cose animate o animali». Come la «bambolina dagli occhi di gatto» in ogni petalo dell’«Orchis purpurea».Scatti immortalati con la «storica» Hasselblad (pellicola, medio formato, un mito senza ruggine), proiettati su grande schermo. Da notare che la nomenclatura non è solo in italiano e latino, ma anche in tedesco «Die Blumen des Monte Baldo». «Perché i tedeschi apprezzano da più tempo e forse più di noi quest’incredibile tesoro che abbiamo sempre sotto gli occhi, ma loro fanno chilometri per venire a vedere», chiude Testi, che tocca così il traguardo del quinto volume, dopo «Fiori di Montagna» , «I funghi conoscerli e cucinarli», «Il libro dei funghi d’Italia», «Nuovo Atlante degli alberi d’Italia» pubblicati per l’editrice Demetra.(Barbara Bertasi) "
INFO: http://www.fioridelbaldo.net/index.htm

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