[Fonte : L'Arena del 20 Giugno 2008]
Da domani fino a domenica 14 settembre, compreso il giorno di Ferragosto, è aperta ogni fine settimana la Grotta di monte Capriolo, dalle 15 alle 19 il sabato e la domenica anche dalle 10 alle 12. Sono possibili visite guidate a cura degli speleologi della Commissione speleologica veronese (Csv) anche in altri giorni e orari, previa prenotazione ai seguenti numeri telefonici: 045-918484 oppure 045-562573.La Grotta di monte Capriolo, nota anche come Grotta di Roverè 1000 o Grotta del sogno, si apre a quota 1005 metri, in contrada Capraia, poco oltre l’abitato di Roverè, dopo una leggera deviazione ben segnalata lungo la strada che porta a Velo.È la più importante grotta turistica esistente in Lessinia e la più visitata del Veneto, formata da due saloni di crollo che comunicano attraverso un passaggio artificiale. Il primo è un pozzo di crollo, il secondo invece raggiunge notevoli dimensioni ed è fortemente concrezionato.Il soffitto, le pareti e il pavimento di questa grande sala sono ricoperti di stupende stalattiti, stalagmiti, colonne, coralloidi, colate, vele e cortine, concrezioni eccentriche, uno scenario fiabesco che incanta il visitatore. Il percorso turistico, di circa 110 metri, si snoda lungo un sentiero attrezzato che permette al visitatore di addentrarsi in tutta sicurezza, mentre lo sviluppo totale della grotta è di 242 metri con un dislivello di 75 metri e una temperatura che si mantiene costante attorno ai 9 gradi.La grotta fu scoperta e rilevata per la prima volta nel 1957 dal gruppo grotte Falchi di Verona e dieci anni dopo il gruppo grotte Crisv (Centro ricerche idrologiche speleologiche Verona) con il professor Perin ne abbozzò un percorso turistico, realizzato nel 1972 dal Gruppo amici della montagna (Gam) e dal Crisv in collaborazione con la Pro loco di Roverè.Sono del 1995 le scoperte del Gruppo speleologico del Club alpino italiano di Verona di ulteriori proseguimenti che hanno portato allo sviluppo della grotta come oggi si conosce.Dopo quasi trent’anni di utilizzo a scopo turistico e didattico della grotta, grazie al lavoro degli aderenti alla Commissione speleologica veronese e all’appoggio economico di Comunale e Parco della Lessinia, sono stati effettuati importanti lavori di manutenzione delle strutture interne e di messa in sicurezza degli impianti di illuminazione.Si continua intanto a lavorare per nuove transenne, per un terrario con animali cavernicoli e un acquario. Infatti dal 1993 sono iniziati studi biologici, idrogeologici e di tutela ambientale della cavità carsica con la posa di diverse strumentazioni per il monitoraggio, che hanno permesso di segnalare la presenza di numerose specie cavernicole: ragni troglofili (Meta menardi e Nesticus eremita), pseudoscorpioni (Chtonius lessiniensis), coleotteri Cholevidi, e una Neobatyscia in corso di studio, probabilmente appartenente ad una nuova specie.L’abitante più diffuso nella grotta è Laemostenus schreibersi, un carabide troglofilo, predatore. (Vittorio Zambaldo)
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