martedì 1 luglio 2008

Vediamoci in Paradiso, slogan per il nuovo rifugio Chierego (L'Arena)

Da L'Arena www.larena.it del 1 luglio 2008
photo by www.verona.com
«Vediamoci in Paradiso» è lo slogan lanciato da Stefano Lorenzetto, editorialista del Giornale ed ex caporedattore dell’Arena, al convegno organizzato dalla Comunità montana del Baldo al rifugio Chierego. Spiega il presidente Cipriano Castellani: «Siamo qui per il passaggio di proprietà del rifugio dal Club alpino italiano (Cai) alla Comunità montana. Il 30 giugno è anche il terzo anniversario della riapertura degli impianti di risalita sul Baldo. È una giornata di studio quindi sul rapporto fra territorio e turismo». La Provincia di Verona ha contribuito economicamente all’acquisto del rifugio Chierego e al restauro degli impianti di risalita; a rappresentarla c’erano il vicepresidente Antonio Pastorello e Loris Danielli, amministratore di Provincia di Verona Turismo Srl. Il presidente della società Prada-Monte Baldo Srl, Marco Bisagno ha ricordato il valore della seggiovia.Lorenzetto sta preparando un libro dal titolo Baldus, edito da Marsilio in italiana e inglese, voluto dalla Comunità del Baldo. «Con me», ha spiegato il giornalista, «scriveranno anche Vasco Senatore Gondola, Bartolo Fracaroli, Cecilia Tomezzoli, Angelo Peretti ed Eugenio Cipriani. Le foto sono della famosa guida alpina trentina, Daniele Lira».Sarà stata la giornata particolarmente limpida, post-temporale, che ha reso il paesaggio contemplativo, ma sia Fracaroli che Lorenzetto si sono commossi ripercorrendo la storia di queste vette. Fracaroli ha spiegato: «Il Chierego può diventare il perno della conoscenza naturalistica globale del Baldo e la chiave di lettura delle sue risorse, compresa la base per lo studio e il trekking dal massiccio alla Lessinia. Su 52mila specie di farfalle in Italia, 27mila sono sul Baldo, ma è ancora proibito parlare di Parco. Purtroppo sulle fonti di informazione compare sempre il versante trentino nella promozione di questo meraviglioso luogo, dimenticando spesso la parte veronese che è ricchissima e valico di migrazioni. Da questa sella, a metà del 1944, passarono i sette partigiani provenienti da Pasubio che fondarono la divisione Avesani, ricordata in un cippo bellissimo». E ancora: «I rifugi non sono più i tavolacci di una volta e il Chierego credo sia l’unico a possedere anche una piccola biblioteca».Lorenzetto ha proposto diverse iniziative: «Questa è un’oasi di silenzio e tale deve restare. Ci sono centinaia di vegetali da cui si traggono terapie erboristiche. Ci dovrebbe essere un festival dei cori di montagna, come anche un concerto estemporaneo della scuola veneziana, oppure un concerto sotto le stelle, il più alto in quota; notturne per bambini; l’osservatorio astronomico dovrebbe rimanere aperto tutte le sere dell’anno. Bisogna rilanciare l’enogastronomia: ci sono quattro tipi di polenta; fare una scuola di micologia e di zoologia».(Annamaria Schiano)

Nessun commento: