giovedì 31 luglio 2008

Ma il sentiero è da aggiustare - da www.larena.it

" Il sentiero del pellegrino, che da Brentino Belluno porta alla Madonna della Corona, è solo il più famoso di tanti percorsi che che si snodano tra Valdadige, Monte Cimo e falde del Baldo. Un patrimonio da preservare, come si propone il «progetto di recupero dell’antica viabilità pedonale ordinaria e devozionale nel Comune di Brentino Belluno sul versante Monte Baldo», che è stato dichiarato ammissibile di beneficiare dei contributi europei, a parere del servizio patti territoriali e progetto Unione europea della Provincia di Verona, di cui è responsabile Isabella Ganzarolli.Il progetto è stato presentato anche al vescovo, monsignor Giuseppe Zenti, dal sindaco Virgilio Asileppi e dagli assessori regionali alle politiche dell’ambiente, Giancarlo Conta, e al bilancio, Maria Luisa Coppola, e da Laura Poggi assessore provinciale alle attività produttive (commercio, industria e artigianato) beni ambientali e politiche comunitarie.Ancora il 13 giugno erano stati illustrate ai Comuni le opportunità che derivano da un bando regionale, in base a cui la Regione Veneto accoglie e finanzia alcuni progetti accogliendo una graduatoria stilata dalla Provincia di Verona. Il 3 luglio ai Palazzi Scaligeri si sono così riuniti i cosiddetti tavoli di concertazione che sono stati presieduti dall’assessore alle attività produttive e beni ambientali Laura Poggi. In quest’occasione sono stati valutati una ventina di progetti e votati i tre giudicati ammissibili a finanziamento. Tra questi c’è appunto quello presentato dal sindaco di Brentino Belluno, Virgilio Asileppi, che lo ha illustrato con Serena Cubico, consigliere comunale a Ferrara di Monte Baldo.Da oltre due anni Asileppi chiede invano fondi in Regione per questo piano naturalistico-storico e ambientale che prevede un spesa globale di quasi 600mila euro e che gode già di un contributo di circa 150mila euro garantiti dalla fondazione Cariverona. «Il piano considera il riordino di un vasto reticolo di cui il sentiero del pellegrino è la spina dorsale», spiega il sindaco di Brentino Belluno. «Via millenaria, storica e nota in tutta Italia, è il più frequentato dell’anello da noi studiato».«Si sono impegnati ad aiutarci», continua Asileppi, «anche gli assessori Coppola e Conta, con cui mi sono recato dal vescovo Zenti nella speranza di impegnarli irrevocabilmente», sorride il sindaco. «Il vescovo ha espresso i suoi apprezzamenti», a sentire Asileppi, «e ci ha detto di aver percorso il sentiero una sola volta, vent’anni fa, aggiungendo che desidererebbe tornarvi. Speriamo di poterglielo presentare più ordinato, visto che da anni versa in pessimo stato e che le ultime piogge lo hanno ulteriormente devastato».Poi Asileppi torna al recente tavolo di concertazione: «Sono intervenuti rappresentanti di comuni del Nord e del Sud del Veronese», spiega. «È stato espresso un parere e stilata una graduatoria d’interventi da proporre alla Regione. Tra i cinque progetti ad avere ottenuto il via libera della Provincia c’è il nostro e, nell’ambito della Comunità montana del Baldo, la sistemazione di Campo di Brenzone. Chissà che non sia la volta buona», allarga le braccia.«Ho già presentato questo progetto in Regione due volte, adesso tentiamo anche questa strada» conclude il sindaco di Brentino Belluno.In sintesi, il piano prevede interventi al sentiero del pellegrino, al sentiero Monte Baldo-Malga Orsa-Val d’Orsa-Madonna della Corona, sentieri indicati nella planimetria generale secondo i seguenti itinerari: da Orsa a Brentino, da Capitello d’Orsa a Pian di Festa, dalla strada di Festa a Rivalta e da Festa a Belluno Veronese, da passo del Casello a Passo della Crocetta a Festa, da Cerbiolo a Pian di Festa. È un anello pedonale immerso in una zona di pace, che si percorre in non meno di cinque ore e dove si può intrattenersi per un’intera giornata. L’itinerario più conosciuto è il sentiero del pellegrino, che va da Brentino Belluno alla Corona, lungo 2425 metri per un dislivello di 470 metri circa, formato da un migliaio di scalini, di cui 260 scavati nella roccia. " B.B.
[Fonte : L'Arena del 27 Luglio 2008]

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