domenica 20 febbraio 2011

da www.larena.it: Riaperta la via agli speleosub nella «Spurga delle Cadene»

photo by: Sandro Sedran
VAL D'ADIGE. Dopo quarant'anni si torna ad esplorare la Grotta di Peri, resa impraticabile dagli scarichi degli allevamenti. Nicola Ruggeri e Antonino Bileddo si sono spinti dove mai nessuno era arrivato, riscoprendo anche le meraviglie della «sala bianca»
Val D'Adige. Il gusto di andare oltre il conosciuto, di vedere cosa c'è al di là, di scoprire nuove meraviglie che la natura coltiva sottoterra nei secoli. Purché in totale sicurezza, attrezzati e allenati. Sono i sentimenti che agitano il cuore di due appassionati speleosub che, a fine gennaio, sono stati protagonisti di una discesa storica nella Spurga delle Cadene, a Peri di Dolcè, una delle più belle e ancora in parte inesplorate grotte della Lessinia, che si sviluppa per 1.200 metri.Nicola Ruggeri, falegname, di Villafranca, e Antonino Bileddo, insegnante d'informatica, di Verona, entrambi 45 anni, speleosub da oltre 20, appartenenti all'Unione Speleologica Veronese, non stanno nella pelle: dopo mesi e mesi di preparazione e attesa del momento giusto, sono entrati nelle profonde cavità della Spurga, supportati per l'attrezzatura non solo dagli amici dell'Unione, ma anche dal Gruppo Alti Lessini, dallo Speleo club Oristano e da altri speleologi di Malo e Mestre. Fianco a fianco hanno superato il sifone iniziale della grotta, lungo circa 55 metri e profondo sei, arrivando più avanti di tutti e scoprendo una cascatella e nuovi cunicoli che non sono neppure segnati sulle mappe d'epoca. Lo sguardo che hanno gettato al volo in zone mai raggiunte prima..

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