mercoledì 7 settembre 2011

estratto dal programma FESTIVAL LETTERATURA 2011 di Mantova..

il programma PDF completo..

giovedi 8 settembre:
17.30, PALAZZO DUCALE - CORTILE DELLA CAVALLERIZZA, € 4,50
Erri De Luca - L’ARTE DELLA FUGA
“Fuga è un termine usato in guerra e in musica”, scrive Erri De Luca: “in entrambi i casi è un’arte”. Come ben sa l’uomo di montagna “bisogna capire quando è necessario fare un passo indietro, quando devi ritirarti”. Occorre controllo, mente fredda, capacità di superare la fatica. Così Dio chiede a Mosè e agli ebrei in fuga “una disciplina adatta allo sbaraglio” per attraversare
il Sinai. Fuggire per iniziare di nuovo a vivere e a combattere.

Venerdì 9 settembre:
21.30, AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ, € 4,50
Dante Colli e Davide Longo con Alessandro Giorgetta
IL SILENZIO HA LE MANI APERTE
Vita e opere di Ettore Zapparoli, alpinista solitario “Benché io non sia mai stato là, lo vedo uscire dal rifugio Marinelli alla luce della luna e allontanarsi attraverso le rocce e poi sulla fosforescente
neve (...) soltanto la sua sottile sagoma scura tra i ghiacciai, dritta, viva, fi n troppo romantica, con la eleganza rigorosa di chi parte per l’eternità”.
Così Dino Buzzati ricorda l’amico Ettore Zapparoli, scomparso durante una delle sue escursioni in solitaria sul Monte Rosa. Mantovano di nascita e milanese d’adozione, Zapparoli fu - oltre che alpinista - autore di romanzi, poeta e musicista: una figura geniale, inquieta, che continua
ad attirare l’attenzione non solo degli appassionati di montagna.
Ne parlano Dante Colli, curatore di una recente antologia degli scritti di Zapparoli (L’alpinismo solitario di Ettore Zapparoli), e Davide Longo, curatore dell’antologia Racconti di montagna. Presenta Alessandro Giorgetta, direttore editoriale del CAI.

Sabato 10 settembre
17.00, TEATRO BIBIENA, € 8,00
Mario Brunello e Davide Longo - IN VIAGGIO CON BACH
“La cosa che mi piace di più della montagna è che basta che qualcuno smetta di parlare e non si sente più niente”. Un bambino va a fare un trekking in montagna con la mamma. Non c’era mai stato prima. Per lui che è nato in città è tutto nuovo, diverso: le cime imponenti, la roccia grigia e rosa delle Dolomiti, il cielo sulla testa, i prati. Ad accompagnarlo in questa sua esperienza sono i racconti di un anziano alpinista e la voce di un violoncello, che di tanto in tanto un signore estrae da una custodia rossa per mettersi a suonare Bach. Con l’aiuto di due piccoli lettori, Davide Longo (Il signor Mario, Bach e i settanta) e il violoncellista Mario Brunello portano in scena una montagna vista e ascoltata in modo nuovo.

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