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SELVA DI PROGNO. Approvato l'ordine del giorno della minoranza sulla messa in sicurezza della carreggiata considerata a rischio caduta massi L'opposizione: «Cosa fa il Comune?». Rozza: «Problema ereditato, già chiesto l'aiuto di tutti gli enti»
È passato con qualche discussione animata, ma all'unanimità l'ordine del giorno presentato in Consiglio comunale dal gruppo di minoranza «Comunità unita – Lega nord», che aveva per tema la messa in sicurezza della strada Giazza-Revolto. Lo scorso agosto il tratto era stato interessato in due punti da un'ordinanza sindacale che vietava la sosta in altrettante piazzole perché ritenuta pericolosa sulla scorta di indagini geologiche che evidenziavano il rischio di caduta massi.«Cosa è stato fatto? Che cosa si pensa di fare? Soprattutto quanto è stato messo a bilancio per intervenire?», ha chiesto l'ex sindaco Silvano Valcasara.Gli ha risposto l'assessore Renato Rozza ricordando che il problema non è di questa estate ma di decine di anni fa, con un rimpallo di responsabilità fra enti: «Stiamo collaborando con tutti e abbiamo chiesto il coinvolgimento anche dei gestori dei rifugi visto che la strada è vicinale e la competenza è dei confinanti, in particolare della Regione che con Veneto Agricoltura gestisce l'intera foresta demaniale. Veneto Agricoltura ha garantito un incontro pubblico per illustrare competenze e interventi, perché è anche nel loro interesse non solo tenere in piedi le piante», ha precisato Rozza, «ma anche sviluppare micro attività economiche nell'area. Da parte loro c'è volontà di impegnarsi con un'amministrazione che sentono sensibile e con gli esercenti del posto. Restano alcune questioni, ma il dialogo è aperto», ha concluso Rozza rinfacciando ...
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