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RITORNO SELVAGGIO. È nata a fine maggio e il suo richiamo, un «kya-kya» ripetuto, si aggiunge a quello degli esemplari già presenti. Figlia di una coppia a lungo seguita da un specialista trentino: ha già preso il volo e ora dovrà cercarsi il proprio territorio.Baldo struggente di colori autunnali. Contro il cielo terso spicca un volo silenzioso, volteggiante e scivolante, ad ali molto divaricate, con rari battiti. Il dubbio: una poiana o un'aquila? Buona la seconda ipotesi: si tratta di una giovanissima aquila reale, dal colore bianco molto evidente alla base delle penne primarie, e una coda pure bianca con una larga banda terminale scura, il resto del corpo è scuro ma la testa e la nuca sono giallo oro, la coda squadrata, l'aspetto imponente e maestoso: quasi 180 centimetri di larghezza per oltre 80 di lunghezza. Un «kya-kya» ripetuto è il suo verso, frammisto a note fischianti. Un esemplare «immaturo», a detta degli ornitologi.Ora è sola, deve arrangiarsi, trovarsi un proprio nuovo territorio dopo che la coppia genitrice le ha dato la vita a fine maggio e l'ha «educata» fino al suo primo involo il 20 luglio, scortata da mamma e papà. È raro vedere tre aquile nel cielo impegnate in una vera scuola di volo o che perlustrino i fianchi del Baldo, a caccia di lepri, marmotte, cuccioli di volpe, camoscio e capriolo, capretti, agnellini, uccelli...
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