domenica 14 dicembre 2008

Lessinia: "San Giorgio sepolto dalla neve"

da http://www.larena.it/
Se il ritmo sarà quello di questi giorni, verrà frantumato il record di neve in Lessinia negli anni più recenti, stabilito nell’inverno 2003-04 con cinque metri complessivi, dati Meteomont rilevati dal Comando stazione di Boscochiesanuova del Corpo Forestale dello Stato ai 1480 metri di altitudine, vicino ai parcheggi di Malga San Giorgio.Lì, a inverno non ancora iniziato, i 227 centimetri caduti durante l’intera stagione, da novembre ad aprile dello scorso anno, sono stati già raggiunti in appena tredici giorni. Il manto aveva raggiunto i 180 centimetri già ieri sulle piste dove la neve era stata in precedenza battuta e non accennava a diminuire la precipitazione ancora abbondante verso l’imbrunire.«Abbiamo difficoltà a battere le piste», conferma Gianni Bonetti, direttore tecnico della stazione sciistica, «perché la neve supera le paline e le reti di demarcazione dei tracciati. Non si riesce a vedere il percorso». In più nei giorni scorsi c’era anche bufera che impediva la visibilità. Con i mezzi battipista gli addetti uscivano appena c’era uno spiraglio di luce che delineasse i possibili contorni del tracciato. «Non possiamo aspettare perché le previsioni sono pessime anche nei prossimi giorni», aveva ammesso già mercoledì scorso sotto la bufera, «pertanto usciamo almeno per livellare i cumuli più alti».Il proposito è quello di aprire gli impianti nella giornata di oggi, primo giorno di avvio ufficiale della stagione, ma tutto è legato alle condizioni meteorologiche: se il cielo lascia lavorare, si lavorerà anche di notte per allestire i tracciati, ma le previsioni non sono buone né per oggi né per domani.A San Giorgio sono preoccupati per l’arrivo degli sciatori del fine settimana. La troppa neve ha ridotto al minimo gli spazi utilizzabili per i parcheggi. «È un problema, forse non per questo fine settimana, quando le previsioni meteo scoraggeranno i più a venire, ma per i prossimi giorni quando tornerà il bel tempo», ammette Bonetti. Si fa strada l’ipotesi di trasferire con i camion la neve dai piazzali e dai parcheggi: una spola verso i vicini pascoli e vaj dove liberare tanto bendiddio che in inverni asciutti sarebbe stato pagato oro. Di solito a San Giorgio succedeva il contrario, che dal basso salissero camion a portare ghiaccio. Capitava quando l’innevamento era scarso e si sfruttava la raschiatura del palaghiaccio, risultata dal livellamento della pista. «Ottimo materiale usato come coadiuvante per la battitura delle piste e la sistemazione dei punti critici di maggior usura», rivela Bonetti, «e di cui ci siamo serviti in più occasioni in passato».Infatti, invece di essere scaricato nel vajo sottostante al palaghiaccio, veniva accumulato sul piazzale e trasferito con un camion a San Giorgio per integrare il lavoro dei cannoni sparaneve, talvolta costretti all’inattività della temperatura dell’aria troppo elevata.Il meteo condiziona anche l’apertura di Lessiland a Passo Fittanze: «C’è mezzo metro di neve in più rispetto allo scorso fine settimana. Lavoriamo per togliere i giochi sommersi dalla neve e contiamo di essere pronti per metà mattinata di sabato», dice Roberto Gotta.Anche per lo sci di fondo tutte le piste verranno tracciate di nuovo appena cesserà di nevicare, sia la Translessinia sia gli anelli di Conca dei Parpari e quello di Malga Lobbia. Intanto la neve fresca fa la felicità degli escursionisti, che possono affrontare percorsi con le ciaspole, e degli amanti dello sci fuoripista, prestando naturalmente molta attenzione ai possibile distacco di valanghe.(Vittorio Zambaldo)

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